Schmitt, Éric-Emmanuel - Il visitatore

Minerva6

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È un testo teatrale francese del 1993 che ha come protagonista il dottor Freud, sua figlia Anna e il misterioso visitatore del titolo (non vi svelo di chi si tratta). Ho scoperto che è stato rappresentato varie volte anche in Italia.
È un atto unico di 17 scene ed è ambientato nello studio del dottore, siamo nel 1938 quando l'Austria era stata da poco annessa alla Germania e Vienna era occupata dalle truppe naziste.
Freud, in quanto ebreo ma non credente, non si decide a fuggire per mettersi in salvo perché pensa che non sia da giusto abbandonare parenti ed amici e perché ancora non si immagina cosa accadrà agli ebrei.
Mentre attende il ritorno di sua figlia che è stata prelevata dalla Gestapo per un interrogatorio, avviene il dialogo con il visitatore che lo porrà di fronte ad ulteriori quesiti esistenziali e religiosi. Inutile dire altro perché rischierei, vista la brevità, di anticipare troppo. Vi consiglio solo di leggere quest'intensa opera a sfondo filosofico/psicologico e religioso.

Vi lascio qualche brano (ovviamente dal punto di vista di Freud :wink:):

Spesso la saggezza consiste nel seguire la propria follia, più che la propria ragione.

Non è la mente a voler credere, è la bestia che sta dentro di me, è il corpo che non vuole più impregnare le lenzuola di angoscia, è l'anelito dell'animale braccato, è lo sguardo del capriolo costretto dai cani in un angolo di roccia che ancora si guarda in giro alla ricerca di una via di fuga... Dio è un grido, è la rivolta della carcassa!

Se avessi Dio di fronte lo accuserei di spergiuro!
Sì, perché il male è promettere senza mantenere... Promesse non mantenute. Ed è ancora colpa di Dio. Sembra quasi che Dio ci abbia dotato di cervello solo per farci comprendere i limiti; la sete senza la bevanda. Siamo convinti che capiremo tutto, che conosceremo tutto, ci riteniamo capaci degli accostamenti più improbabili, delle impalcature più sottili, invece la mente ci lascia per strada. Non sapremo mai tutto. Né capiremo mai granché.

Bisognava farmi più stupido, allora, così non avrei sperato... sa cosa sarebbe Dio se esistesse? Un bugiardo. Uno che prende un impegno e poi ti scarica! Quindi un Dio malvagio, dato che il male è la promessa non mantenuta. Sarebbe un dio decisamente strano, Dio, se fosse contento del mondo che ha fatto. Sarebbe un Dio crudele, sornione, criminale: l'inventore del male fra gli uomini! Meglio per lui che non esista, in fondo. Se esistesse, non potrebbe che essere il diavolo...
 
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