Ondine
Logopedista nei sogni
Il titolo originale di questo romanzo è "Nocturno de Chile" e la lettura condivisa comincerà domani.
I partecipanti sono (in ordine alfabetico):
ayuthaya
Dallolio
Ondine
qweedy
Non anticipo la trama ma posto l'incipit che ho trovato parecchio impattante (conoscendo anche il dramma personale dell'autore che scrisse questo suo ultimo romanzo mentre attendeva invano un trapianto di fegato):
Ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. Ero in pace con me stesso. Muto e in pace. Ma all'improvviso le cose sono emerse. La colpa è di quel giovane invecchiato. Io ero in pace. Ora non sono più in pace. Bisogna chiarire certi punti. Quindi mi appoggerò su un gomito e solleverò la testa, la mia nobile testa tremante, e cercherò nell'angolo dei ricordi quelle azioni che mi giustificano e perciò smentiscono le infamie che il giovane invecchiato ha sparso in giro a mio discredito in una sola notte fulminea. A mio presunto discredito. Bisogna essere responsabili. È tutta la vita che lo dico. Abbiamo l’obbligo di essere responsabili delle nostre azioni e anche delle nostre parole e perfino dei nostri silenzi, sì, dei nostri silenzi, perché anche i silenzi salgono al cielo e Dio li sente e solo Dio li comprende e giudica, per cui molta attenzione ai silenzi.
Qualcun altro vuole unirsi?
I partecipanti sono (in ordine alfabetico):
ayuthaya
Dallolio
Ondine
qweedy
Non anticipo la trama ma posto l'incipit che ho trovato parecchio impattante (conoscendo anche il dramma personale dell'autore che scrisse questo suo ultimo romanzo mentre attendeva invano un trapianto di fegato):
Ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. Ero in pace con me stesso. Muto e in pace. Ma all'improvviso le cose sono emerse. La colpa è di quel giovane invecchiato. Io ero in pace. Ora non sono più in pace. Bisogna chiarire certi punti. Quindi mi appoggerò su un gomito e solleverò la testa, la mia nobile testa tremante, e cercherò nell'angolo dei ricordi quelle azioni che mi giustificano e perciò smentiscono le infamie che il giovane invecchiato ha sparso in giro a mio discredito in una sola notte fulminea. A mio presunto discredito. Bisogna essere responsabili. È tutta la vita che lo dico. Abbiamo l’obbligo di essere responsabili delle nostre azioni e anche delle nostre parole e perfino dei nostri silenzi, sì, dei nostri silenzi, perché anche i silenzi salgono al cielo e Dio li sente e solo Dio li comprende e giudica, per cui molta attenzione ai silenzi.
Qualcun altro vuole unirsi?