Alajmo, Roberto - L'arte di annacarsi. Un viaggio in Sicilia

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Annacare/annacarsi è in dialetto siciliano un verbo insidioso, difficilmente traducibile in italiano. Quel che più si avvicina è cullare/cullarsi, ma non è proprio la stessa cosa. L'arte di annacarsi prevede il muoversi il massimo per spostarsi il minimo. Una immagine che descrive bene lo spirito dell'isola e più ancora la disposizione d'animo dei siciliani tessuta di diffidenza. Ogni viaggio in Sicilia, anche quello intrapreso in questo libro, diventa una specie di danza immobile attorno alla geografia e alla filosofia, alla storia, al folklore e alla gastronomia, scoprendo che fra le diverse discipline esistono continui rimandi a una trama inestricabile. "Pur restando immobile, l'Isola si muove. Non è uno di quei posti dove si va a cercare la conferma delle proprie conoscenze. È invece un teatro dove le cose succedono da un momento all'altro. È un susseguirsi di scatti prolungati, pause per rifiatare e ancora fughe in avanti". Come l'Isola, Alajmo procede a zig-zag in un itinerario non lineare, senza vincoli di percorso né di tempo, da un capo all'altro, sulla base di pure suggestioni, guidato dalla bellezza, accompagnato da un lucido pessimismo. Come un atto d'amore che non si nasconde nessuna vergogna dell'oggetto amato: capita di innamorarsi di una canaglia. E anche se lo sai, che puoi farci?

Ho deciso di leggere questo libro perché amo la Sicilia, è una di quelle terre che mi attraggono da sempre, di cui mi affascina tutto, i lati buoni e quelli meno buoni, le bellezze e le contraddizioni. Mi aspettavo, da queste pagine, un viaggio attraverso questa terra che mi portasse a conoscerne meglio le differenze geofisiche, ma soprattutto di attitudine, di disposizione d'animo, di carattere degli abitanti. Non ho trovato esattamente quel che cercavo, mi sono rimasti dei dubbi, ma non sono per niente rimasta delusa ed anzi, posso dire di aver avuto un punto di vista valido e completo su questa terra così sfaccettata. Il non aver soddisfatto completamente le mie aspettative (pure molto specifiche) è positivo perché mi spingerà a leggere altro, a cercare ancora, e così a conoscere sempre meglio "l'oggetto amato", come scrive la quarta di copertina. Di per sé, questo libro è un ottimo punto di partenza per questo viaggio ideale in Sicilia, per questa danza immobile in una terra mobile, in continuo cambiamento eppure apparentemente sempre uguale a se stessa. Ho ritrovato, qui, la storia, i profumi, l'arte, la bellezza, la vivacità di un popolo per me ancora tutto da scoprire.
 
Ultima modifica:
Alto