Barthes, Sophie - Madame Bovary

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo film mi ha fatto venire voglia di rileggere questo classico che lessi a scuola e che ricordo purtroppo troppo vagamente per fare un adeguato confronto tra romanzo e trasposizione cinematografica. Mi sento comunque di scrivere che questa versione è onesta, nel senso che anche non avendo presente benissimo i vari passaggi della storia scritta, si respira un'atmosfera di crescente depressione nella protagonista (Mia ha un viso molto naturale e anche nei momenti di voluta inespressività e apatia riesce a trasmettere l'angoscia e la solitudine del personaggio, la sua è una passione non tanto manifesta quanto trattenuta e questo non mi è dispiaciuto). L'ambientazione è minimalista e grande risalto hanno i suoni ambientali che sembrano essere di accompagno alle emozioni di Emma e le scene si concentrano sulle piccole e sempre uguali azioni quotidiane che diventano via via opprimenti.

Il mio futuro è un lungo corridoio buio che finisce ad una porta chiusa
 

Meri

Viôt di viodi
Non sono riuscita ad arrivare fino alla fine, mi metteva ansia.
 

Grantenca

Well-known member
Se ne avrò la possibilità vedrò questo film, dal momento che da poco ho ultimato la rilettura del libro (nella versione: la signora Bovary.)
 
Alto