Il destino di molti, nelle mani di pochi. Nel 2015 si consuma la passione di uno stato economicamente dissestato come la Grecia, devastata da un debito pubblico che ne compromette la permanenza in un Europa rigorosa ed inflessibile nei suoi parametri soprattutto con i suoi membri meno virtuosi, e in cui comandano e dettano le regole solo i primi due paesi dominanti, alleati e connessi a far rispettare regole per loro facili ed opportune.
L'anziano regista greco racconta la crisi terribile che scosse la Grecia e che vide al collasso le istituzioni e la povertà incipiente di migliaia di cittadini. Il nuovo governo di sinistra di Tsipras raccoglie l'eredità di anni di malgoverno e cerca di negoziare il default attraverso il ministro delle finanze, Varoufakis, dal cui libro è ispirato il film. Il film non può che essere un vibrante appello contro il potere e dalla parte del popolo che si vedrà defraudato anche dall'esito del referendum perché il governo voterà esattamente il contrario rispetto al risultato ottenuto. Ovviamente si vede solo una parte e il film quindi risulta sbilanciato. Ma onore al coraggio ad un regista di 86 anni a cui vibra ancora la passione civile.
L'anziano regista greco racconta la crisi terribile che scosse la Grecia e che vide al collasso le istituzioni e la povertà incipiente di migliaia di cittadini. Il nuovo governo di sinistra di Tsipras raccoglie l'eredità di anni di malgoverno e cerca di negoziare il default attraverso il ministro delle finanze, Varoufakis, dal cui libro è ispirato il film. Il film non può che essere un vibrante appello contro il potere e dalla parte del popolo che si vedrà defraudato anche dall'esito del referendum perché il governo voterà esattamente il contrario rispetto al risultato ottenuto. Ovviamente si vede solo una parte e il film quindi risulta sbilanciato. Ma onore al coraggio ad un regista di 86 anni a cui vibra ancora la passione civile.