266° MG - Le impressioni di Berthe di Stella Stollo

Ondine

Logopedista nei sogni
Cominciamo il minigruppo su questa biografia di Berthe Morisot.
Avevamo stabilito il 1° ottobre e, nonostante i miei problemi di connessione, abbiamo rispettato la data.
Grazie per avermi aspettato ragazze!

Le partecipanti sono (in ordine alfabetico):

estersable88
Minerva6
Ondine
qweedy

Introduzione:

Nel marzo del 1896, ad un anno esatto dalla morte di Berthe Morisot, il gallerista Durand-Ruel organizza la prima retrospettiva a lei dedicata, con 394 opere tra dipinti e disegni. Per tre giorni gli amici più cari di Berthe, Renoir, Degas, Monet e Mallarmé, affiancati da Julie e da Edma, rispettivamente la figlia e la sorella della pittrice, lavorano senza sosta per allestire l’esposizione. Mentre gli artisti discutono animatamente, in disaccordo sulla sistemazione ideale delle opere nelle sale della galleria, l’attenzione di Julie viene attratta da alcuni quadri di sua madre; rivive cosi la storia professionale e personale di Berthe, a cominciare dal suo primo incontro col grande artista Edouard Manet e dalla loro reciproca passione, fino al matrimonio della donna con Eugène, fratello del pittore.

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La copertina ha come sfondo il celeste del cielo con in basso delle nuvole che si fondono con la veste bianca della ragazza in primo piano, dipinta di spalle e con i capelli biondi raccolti in uno chignon. La ragazza volge appena la testa a sinistra, le spalle sono scoperte, ha un nastro nero intorno al collo e orecchini tondi e di colore bianco come l'abito.
La copertina riprende un dipinto di Berthe Morisot dal titolo "Prima del ballo" in cui appunto c'è questa ragazza che si sistema lo chignon davanti allo specchio.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io non so se riuscirò ad iniziare a leggere più tardi. Mi raccomando, andate piano :wink:.
Mi affido a voi per la parte artistica, non conosco la protagonista e non ho ancora capito se la storia è romanzata o biografica nel senso classico ma sono sicura che in vostra compagnia sarà comunque piacevole leggerla.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Inizio "Al Louvre"

Sin da queste prime battute riesco a farmi un'idea di questo libro: è una storia romanzata, è molto intenso e penso che mi piacerà. Avverto la ricchezza della prosa, l'abbondanza di aggettivi e descrizioni, avverto lo strabordare della passione tra Berthe e Edouard, chiarissima nella scena della festa di fidanzamento: lui che rivendica l'artista quasi in uno spasmo tardivo di possesso, lei che rivendica la necessità di essere donna e di una vita concreta da opporre al sogno incantato in cui lui l'ha tenuta avvolta fino ad allora. Ritrovo la sensualità di questa donna, di quest'artista, che già avevo avuto modo di apprezzare in un altro libro a lei dedicato, "La donna in nero" di Brunella Schisa.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sono arrivata al capitolo Il balcone, le mie prime "impressioni" sono positive.
Vi chiedo gentilmente di postare i quadri che vengono nominati perché adesso sono curiosa ma dallo smartphone ho difficoltà e quindi aspetto voi per vederle :wink:. Grazie :).

In serata ripasso per commentare.
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Al Louvre

Mi piace moltissimo!
E' scorrevole, semplice ed intenso.
Mi piacciono i titoli dati ad ogni capitolo, mi piacciono i pensieri di Berthe e di Edouard scritti in grassetto quasi da sembrare una corrispondenza epistolare tra i due.
Mi piace il fatto che sia una biografia romanzata dove il confine tra realtà e fantasia è molto labile e questo continuo rimbalzo tra passato e presente lo trovo stimolante.
Prevedo una lettura piacevolissima.
 

qweedy

Well-known member
Il porto a Lorient

Ho iniziato anch'io la lettura di questo libro dalla copertina bellissima.
Mi chiedevo se all'interno del libro ci fossero le immagini dei quadri menzionati, ma credo di no.

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da Wikipedia Il balcone Édouard Manet

Ho avuto inizialmente qualche perplessità sulla struttura narrativa, non amo molto i flashbacks, avrei preferito un racconto lineare. Mi ci devo abituare...

La figura di Berthe appare in tutta la sua forza, è davvero molto determinata a difendere la sua volontà di affermarsi come pittrice, in un contesto storico che di certo non ammetteva questa possibilità.


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da Wikipedia Il porto a Lorient di Berthe Morisot
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Il balcone

Voglio lasciare "impresso" questo splendido passo:

So quanto la sciocca pretesa delle donne di essere comprese non possa trovare appagamento nel dialogo con gli uomini, la cui mente per sua stessa natura è sempre altrove e mai proprio lì in quel momento, disponibile all'ascolto. Come ho potuto sperare che stare fianco a fianco ci avrebbe portato a quell'affiatamento tra anime che dà un senso all'esistenza? Sto per perdere la mia unica confidente: presto mia sorella sposerà il tuo amico Pontillon e lo stomaco mi rifiuta il cibo; tutti sono preoccupati per il mio smagrimento e per il mio volto smunto. Tutti tranne te, neppure ti accorgi che soffro. Sciocca che sono, ho addirittura temuto che avresti voluto scoprire troppo di me e, una volta esaurite le domande, avresti iniziato a scrutarmi dentro, fino a penetrare nella zona più remota dei miei pensieri. Invece non mi chiedi mai nulla e i tuoi occhi si dedicano esclusivamente alla superficie.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Fine "Il balcone"

Stupenda la descrizione del primo incontro tra Berthe ed Edouard, suggestivo e molto azzeccato questo alternarsi di pensieri dell'uno e dell'altra, di detti e non detti. Il primo ritratto prende forma e Berthe non comprende come l'interesse di Manet per lei debba coniugarsi, come evolverà. Soprattutto non capisce cosa lui pensi della sua arte. è delusa, smaniosa, impaziente, ardimentosa. La passione della donna e dell'artista è divampata in lei e non le dà tregua.
Non so se apprezzo gli intermezzi "moderni" quelli relativi alla mostra postuma... mi rendo conto che servono a fare da raccordo e ad aggiungere informazioni, però li trovo un po' fuori fuoco rispetto alla storia e al modo di raccontarla.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il porto a Lorient

Trovo la struttura narrativa molto interessante, quest'alternanza di forma diaristica ed epistolare.
Un'altra caratteristica che mi incuriosisce molto è la descrizione dei dipinti, non sento infatti la necessità di vederli per quanto vengano descritti nella loro essenza.
In particolare "Il porto a Lorient" è descritto meravigliosamente dalla stessa Berthe: una veduta del porto di Lorient con mia sorella di tre quarti. La sua squisita e sobria eleganza si fonde con l'animata operosità del porto e con il vivace movimento dei cittadini sulla riva opposta. Non ho avuto problemi a dipingere questo scorcio, ma mi sono addirittura esaltata nel ritrarre Edma in un atteggiamento sognante, seduta sul parapetto di pietra.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Io invece, pur avendo di solito molta immaginazione, per le opere artistiche ne ho meno e quindi necessito di doverle proprio vedere. Non mi basta la descrizione, seppur molto accurata, per immaginarle :boh:.
Proseguo con la lettura ma ancora devo trovare il tempo per commentare alcune parti che ho segnato.
Una cosa però intanto voglio scriverla... Pure a me, come a Berthe, si chiude lo stomaco quando sono agitata e spesso mi viene anche il senso di nausea.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ma ho capito bene... Questa Berthe è quella del quadro La donna in nero? È un autoritratto o glielo fece sempre Manet?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
La donna in nero è il ritratto che Manet fece a Berthe.

Nel frattempo ero andata a documentarmi, il titolo del quadro di Manet è Berthe Morisot con un mazzo di violette (almeno così riporta wikipedia). Mentre La donna in nero è il titolo del romanzo di Brunella Schisa di cui mi aveva parlato Ondine :wink:.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Canzone d'autunno

Continuo ad annotare le impressioni di Berthe: Un appiglio, gli ho fornito un appiglio. Non avrebbe mai trovato il coraggio di liquidarmi in modo brusco se io stessa non gli avessi chiesto come una sciocca di ammettere che tra noi non funzionava. Ah, questa assurda e inutile pretesa di chiarezza e onestà da parte di noi donne... ci si ritorce sempre contro. È tutta colpa mia, dovevo stare zitta. Me la sono cercata e ora è finita.

Edouard non può più dipingere Berthe perché ritrarre lo sguardo della donna significa dipingere la parte più intima di se stesso, la parte di sé che lui vuole tenere nascosta al mondo.
 

qweedy

Well-known member
sono al 44%

L'attrazione tra Eduard Manet e Berthe è molto forte, ed entrambi riconoscono nell'altro l'ardore della propria arte, il desiderio furioso di dipingere. Sembra che Manet abbia paura della forte personalità di Berthe, e preferisca trovare modelle e amanti più docili e accondiscendenti. E' consapevole dell'attrazione che esercita su Berthe, ed è consapevole che con Berthe rischierebbe di mettere in gioco tutta la sua vita, perciò direi che è lui che fa un passo indietro, si volge altrove, consapevole che la la tolleranza della moglie verso le sue abituali scappatelle non includerebbe Berthe.

Taccio la proposta scandalosa che Eduard Manet fa al fratello, perchè magari non siete ancora arrivate a quella pagina. Mi ha dato fastidio, davvero un pensiero da padre padrone verso una donna oggetto.
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Il divano

Taccio la proposta scandalosa che Eduard Manet fa al fratello, perchè magari non siete ancora arrivate a quella pagina. Mi ha dato fastidio, davvero un pensiero da padre padrone verso una donna oggetto.
Ho terminato questo capitolo e ho una visione diversa della proposta che Edouard fa a Eugene: secondo me ciò che muove Edouard più che senso di possesso è disperazione al pensiero di perdere Berthe, inoltre sa che anche il fratello è innamorato di lei per cui da un certo punto di vista ci vedo un gesto d'amore nei confronti del fratello e di Berthe perché sa che il fratello non la farà soffrire e che lei sarà amata. Poi certo l'amore di Edouard implica una certa forma di possesso, infatti lui stesso scrive che dopotutto nelle vene di Eugene scorre il suo stesso sangue e che le sue mani su di lei gli faranno meno male delle mani di un estraneo ma questo, entro determinati limiti, lo vedo come un sentimento naturale e umano.
Mi interessa sapere le altre ragazze cosa ne pensano.
 

estersable88

dreamer member
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Le vibrazioni del malva

Mi ero un po' arretrata perché ieri ho preferito concludere una lettura impegnativa che portavo avanti già da qualche giorno, ma ora eccomi qui. Commento al volo solo per dire che... wooow! Il capitolo Le vibrazioni del malva è davvero un pezzo di bravura! è scritto in modo magnifico, ha qualcosa di magnetico nel trasmettere le emozioni, le sensazioni, le vibrazioni di Berthe ed Edouard che, ogni volta che si incontrano, mandano scintille! Anche le lettere di e per Berthe sono molto interessanti, ci aiutano a contestualizzare storia e personaggi.
Non sono ancora arrivata alla famigerata proposta, proseguo ancora un po' nella lettura e ripasso tra poco.
 

estersable88

dreamer member
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Fine "Il divano"

Come non concordare con Berthe sulle considerazioni fatte da lei sulla lettura come mezzo di emancipazione per le donne! Un pensiero ardito e moderno.
E sono arrivata anch'io alla proposta... la vedo grossomodo come Ondine, chiaramente se guardiamo la cosa dal punto di vista di Edouard: egli sa di non potere avere Berthe, sa che non si tratta di una semplice infatuazione, di un capriccio fra tanti; egli sa che anche il fratello ama Berthe e se ne tiene lontano concedendogli margine di "manovra", e sa anche che gli farebbe meno male sapere Berthe fra le braccia del fratello piuttosto che con un estraneo. è egoistico, certo, in linea con il dispotico personaggio di Manet. Il punto di vista di Berthe è poi ben diverso, è ovvio: pur essendo anche lei molto coinvolta da Edouard, credo che aborrirebbe questo tentativo neanche troppo velato di decidere per lei e su di lei.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il punto di vista di Berthe è poi ben diverso, è ovvio: pur essendo anche lei molto coinvolta da Edouard, credo che aborrirebbe questo tentativo neanche troppo velato di decidere per lei e su di lei.
A questo punto sono curiosa di leggere la reazione di Berthe.
Io al contrario penso che, se venisse a sapere che dietro la proposta di matrimonio di Eugene c'è Edouard, avrebbe la conferma che il suo amore per Edouard è corrisposto e sarebbe felice di sapere che lui la vuole accanto, anche se solamente a distanza.
Comunque rimane il fatto che sarebbe liberissima di rifiutare la proposta, come ha rifiutato precedenti pretendenti.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Ragazze, io proseguo la lettura in attesa dell'ispirazione per commentare. Ho segnato parecchie parti, prima o poi le posterò.
Sono rimasta indietro anche dei vostri commenti, devo recuperare.
Comunque l'importante è che sto trovando la storia molto piacevole.

Una curiosità: ma secondo voi le lettere sono vere o inventate? Io credo la seconda, però con riferimenti alla realtà dei rapporti tra chi scrive
 
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