Stollo, Stella - Le impressioni di Berthe

estersable88

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Un romanzo ispirato alla vita della pittrice Berthe Morisot, la "maga dell'Impressionismo". Nel marzo del 1896, a un anno esatto dalla morte di Berthe Morisot, viene organizzata la prima retrospettiva a lei dedicata, con 394 opere tra dipinti e disegni, dal gallerista Durand-Ruel. Per tre giorni gli amici più cari di Berthe, Renoir, Degas, Monet e Mallarmé, affiancati da Julie e da Edma, rispettivamente la figlia e la sorella della pittrice, lavorano senza posa per allestire l'esposizione. Mentre gli artisti discutono animatamente, in disaccordo sulla sistemazione ideale delle opere nelle sale della galleria l'attenzione di Julie viene attratta da alcuni quadri; rivive cosi la storia professionale e personale di Berthe, a cominciare dal suo primo incontro col grande artista Edouard Manet e dalla loro reciproca passione, fino al matrimonio della donna con Eugene, fratello del pittore.

Credo che un libro che parli di arte possa definirsi "buono" quando riesce a far vedere ciò che descrive solo con le parole, senza bisogno di allegare le immagini. Non so – non mi risulta – che in Le impressioni di Berthe ci siano le immagini dei quadri descritti, però posso sostenere, a ragion veduta, che si tratta di un ottimo libro: con la sua scrittura ricchissima, ricercata, perfetta, Stella Stollo è riuscita a far immaginare i quadri ad una persona che non solo non ne ha rimpianto l'assenza e non ha avuto necessità di cercarli, ma non li ha mai visti e mai li vedrà. Ma chi pensa che in questo libro si parli solo di arte e di quadri si sbaglia di grosso: qui si racconta la storia di una donna, di una pittrice professionista, della maga dell'arte Berthe Morrisod per troppo tempo dimenticata o ricordata solo come cognata e modella del grande Edouard Manet. Probabilmente pochi sanno che Berthe era lei stessa una grande artista e che tra lei e Manet c'era una passione proibita, un'attrazione irresistibile, un desiderio bruciante e totalizzante. Stella Stollo descrive tutto questo in modo magistrale, dando vita ai sentimenti, dipingendone quadri meravigliosi solo con le parole. In un alternarsi di flash-back e momenti successivi alla morte di Berthe, ne riviviamo la storia, i sentimenti, le impressioni in un caleidoscopio di colori, sfumature, vibrazioni che ci fanno conoscere e amare questa donna coraggiosa, libera, indipendente ed anticonformista. Un'ottima biografia romanzata, davvero.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Non saprei definire questa lettura una biografia o un romanzo, forse entrambe le cose, ma poco importa.
Bisogna leggere queste pagine con l'immaginazione perché l'arte è immaginazione, percezione, moto sensoriale, che si confonde con la realtà.
La pittura impressionista così come viene descritta in modo semplice e chiaro da Stella Stollo è una pittura che solo apparentemente descrive ciò che è oggettivamente reale perché ogni pittore cosiddetto impressionista filtra il colore e la luce delle cose in modo diversissimo l'uno dall'altro.
E così Edouard Manet fa vibrare il nero, Berthe Morisot fa vibrare il bianco: Edouard e Berthe così diversi eppure così legati.
La loro passione viene raccontata attraverso i momenti di posa nell'atelier di Edouard mentre dipinge Berthe, gli occhi di lei che lui definisce di un verde scurissimo e vellutato al pari di un nero, questo nero sempre presente, questi dipinti che andranno a far parte della serie "variazione sui toni del nero".
L'autrice racconta il rapporto idealizzato e mai vissuto tra il pittore e la pittrice attraverso i loro pensieri che diventano dialoghi muti dove il silenzio e lo scambio di sguardi esprimono ciò che a parole non può essere dichiarato, racconta la profonda passione di Berthe per la pittura, per la propria affermazione professionale, che si scontra con il suo cuore di donna, con il proprio desiderio di vivere un amore alla luce del sole. Teme che l'amore possa allontanarla dalla sua dedizione all'arte ma trova in Eugene, fratello di Edouard, la vicinanza tanto desiderata. Gli impressionisti formarono la Societe des Artistes, in contrasto con la tradizione accademica, e Berthe fu la prima donna a farne parte, i suoi dipinti ritraggono spesso donne allo specchio, donne di intensa emotività che cercano nello specchio un misterioso spiraglio sulla propria anima, dipinti realizzati con pennellate libere dalla preoccupazione dell'immagine perfettamente compiuta. Questo senso di sfumato, di incompiutezza, di non definito mi piace molto, e nelle pagine la descrizione dei dipinti è così bene impressa nella loro luce e nella loro ombra che prendono vita, è forte la presenza del colore, del profumo, del movimento di ogni soggetto rappresentato.
 
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