Henckel von Donnersmarck, Florian - Opera senza autore

elisa

Motherator
Membro dello Staff
[FONT=&quot]Il giovane artista Kurt Barnert si è rifugiato nella Germania dell'Ovest ma continua a essere tormentato dalle esperienze che ha fatto durante l'infanzia e la giovinezza sotto il nazismo e il successivo regime della DDR. Quando incontra la studentessa Ellie, Kurt si convince di aver incontrato l'amore della sua vita e inizia a creare dipinti che rispecchiano non solo il suo destino ma anche i traumi di un'intera generazione. Troverà però la dura opposizione del padre di lei.


Film molto complesso e molto lungo che racconta trenta anni di storia tedesca tra il nazismo e il comunismo e si ispira alla vita di un artista ancora in vita. La bellezza di questo film, oltre agli aspetti tecnici come una fotografia da Oscar, è proprio il racconto sul rapporto dell'arte con la realtà, con la vita vera e con la verità alla fine, che solo l'arte può esprimere. [/FONT]
 

Monica

Active member
Ero sicura che ti sarebbe piaciuto.un film che scava e ti rimane dentro a lungo
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Spoiler

Un film meraviglioso, profondo, raffinato, introspettivo e strutturato in maniera affascinante che, tramite la storia dei protagonisti, racconta la vita nella Germania nazista e poi negli anni della Guerra fredda, fino ai '60.
Dopo un inizio tanto folgorante quanto disturbante - è stato un dispiacere il fatto che un personaggio come quello di Elizabeth abbia vita così breve nel film ma, allo stesso tempo, purtroppo il suo fascino è legato anche alla sua tragica fine - il film prende una piega diversa da quella che mi aspettavo, rallentando l'azione ma scavando profondamente nelle varie fasi della vita della Germania e del protagonista Kurt - nonché del suocero Seeband, perfido antagonista - e della sua pittura: prima il realismo socialista, che non concede soggettività all'arte, rendendola anonima; poi le varie espressioni dell'arte contemporanea e la confusione del pittore il quale, infine, trova la sua strada artistica e umana grazie ai toccanti discorsi di un eccentrico insegnante e trasferisce, solo in parte consciamente, sulla tela il suo vissuto, che prorompe all'improvviso rendendo - inspiegabilmente, agli occhi di chi non lo conosce - uniche le sue opere e imprimendo indelebilmente nell'animo dello spettatore la forza della connessione vita/arte.
Tre ore che passano velocissime, con gli occhi incollati allo schermo.
Bellissima la scena finale.
 
Alto