Wodehouse, P.G. - Piccadilly Jim

ayuthaya

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Spendo poche parole per questo romanzo, perchè alcuni libri non si possono raccontare ma solo leggere.
Ho scoperto P. G. Wodehouse per puro caso l’anno scorso e ne sono rimasta estasiata, per cui sono andata sul sicuro in questo momento in cui avevo bisogno di un sospiro di sollievo dopo una serie di libri particolarmente impegnativi... Per chi non lo conoscesse, ricordo che Wodehouse è un umorista inglese e, se vi piace il genere, qualsiasi suo libro vi ritroverete fra le mani vi conquisterà.
Piccadilly Jim è una commedia degli equivoci che mi ha ricordato un po’ L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde, poichè l’umorismo è basato tutto sullo scambio di identità, in parte voluto e in parte determinato dagli eventi.
La vicenda si svolge a cavallo fra l’America e l’Inghilterra e un tema importante è proprio il confronto irriducibile fra le due culture. Epico (e drammatico per il personaggio in questione!) il momento in cui Bingley Crocker – un ex attore americano costretto ad abbandonare gli States alla volta di Londra dalla sua volitiva seconda moglie, ma talmente appassionato di baseball da soffrire fisicamente durante la stagione del campionato – si sente riferire dal maggiordomo che il suo adorato sport è diffuso anche in Inghilterra: “è noto con il nome di rounders, ci giocano i bambini con una palla soffice e una racchetta, e ci si divertono molto”. Ed ecco, “Crocker si contorse come colto da uno spasmo improvviso. Erano cinque anni che viveva in Inghilterra, ma mai fino a quel momento aveva capito a fondo quanto fosse disperatamente solo in terra straniera. Il fato lo aveva gettato, in ceppi e senza possibilità di scampo, in un paese dove chiamavano il baseball rounders e lo giocavano con una palla soffice.
Ma il protagonista, colui che dà il titolo al romanzo, è il figlio di Crocker: Jimmy, soprannominato malignamente “Piccadilly Jim” a causa delle sue bravate nella capitale inglese. Da Londra egli tornerà a New York per cercare di riscattare la propria disonorevole fama. E, a partire da questo suo ritorno, si innescherà una serie di episodi esilaranti che non potranno non concludersi in un lieto fine per tutti i personaggi.
Se avete bisogno di una lettura leggera e distensiva, ma non banale, perchè l’umorismo di P. G. Wodehouse è colto e brillante, non perdetevi questo autore.

PS Se proprio dovessi fare un appunto, secondo me la coppia Jeeves/ Bertram Wooster che contraddistingue i libri del “ciclo di Jeeves” è insuperabile; se dovessi consigliarvi un libro con cui iniziare, non avrei dubbi che sia da questo.
 
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