Palmaria
Summer Member
Questo libro è il diario del primo anno trascorso dalla Fallaci in Vietnam quale corrispondente di guerra. In esso vengono raccontate e descritte le battaglie cui la scrittrice ha assistito, spesso proprio in prima linea, vengono riportati gli incontri e le interviste che le sono state rilasciate dai maggiori protagonisti di quella guerra, ma soprattutto il libro non prende posizione a favore dell'una o dell'altra fazione, raccoglie testimonianze di come la guerra, che a lungo ha pressochè ininterrottamente afflitto il Vietnam, abbia sconvolto la vita di tutto il popolo vietnamita, a prescindere dalla sua fedeltà all'uno o all'altro regime, costringendo milioni di giovani ad abbandonare le loro terre e le loro famiglie e a dirigersi marciando verso una morte praticamente certa.
Proprio a partire da queste testimonianze, tristemente comuni in ogni conflitto, Oriana Fallaci compie una serie di riflessioni sulla guerra in generale e sulle sue brutture, si interroga sul perchè gli uomini non siano ancora riusciti ad estirparla dopo secoli e secoli di massacri e giovani vite sacrificate, su come spesso il giusto e l'ingiusto siano concetti quantomai relativi ed il bene ed il male stiano in ambedue gli schieramenti.
Questo libro, in realtà, ruota interamente intorno ad una domanda rivolta alla giornalista dalla sua sorellina poco prima della sua partenza per il Vietnam: "Ma la vita, cos'è?". E, soprattutto nelle ultime pagine del libro, la Fallaci cerca di dare, in base alla sua esperienza, una risposta a questa domanda, usando parole destinate a rimanere indelebilmente nella memoria del lettore.
Un libro duro, intenso, schietto, come la vita della scrittrice e giornalista, un libro da non dimenticare!
Proprio a partire da queste testimonianze, tristemente comuni in ogni conflitto, Oriana Fallaci compie una serie di riflessioni sulla guerra in generale e sulle sue brutture, si interroga sul perchè gli uomini non siano ancora riusciti ad estirparla dopo secoli e secoli di massacri e giovani vite sacrificate, su come spesso il giusto e l'ingiusto siano concetti quantomai relativi ed il bene ed il male stiano in ambedue gli schieramenti.
Questo libro, in realtà, ruota interamente intorno ad una domanda rivolta alla giornalista dalla sua sorellina poco prima della sua partenza per il Vietnam: "Ma la vita, cos'è?". E, soprattutto nelle ultime pagine del libro, la Fallaci cerca di dare, in base alla sua esperienza, una risposta a questa domanda, usando parole destinate a rimanere indelebilmente nella memoria del lettore.
Un libro duro, intenso, schietto, come la vita della scrittrice e giornalista, un libro da non dimenticare!