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Il romanzo ha trentanni ma è di una modernità sconvolgente, che dire dell'imagologo? geniale...aveva persino previsto gli influencer...
Io sono arrivata al punto in cui parla proprio di Kundera come personaggio del romanzo e di un suo romanzo (che non ho letto)
“La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere, per ogni cosa, una domanda.”
La storia tra Agnes, Laura e Paul è veramente complessa...se ci sei arrivata magari mi piacerebbe approfondirla con te, se no aspetto.
Ho finito la terza parte e ho incontrato il triangolo familiare
Le due sorelle sono in competizione come capita spesso, specialmente perché sono l'una l'opposto dell'altra. Laura vuole il marito di Agnes, le è piaciuto subito e lei lo sa.
Non riesco a inquadrare Paul però.....davvero non capisce? La scena finale della terza parte mi farebbe optare per il no, fingeva soltanto di non capire .
Comunque Kundera riesce a fare delle riflessioni molto belle e anche i simboli che usa sono particolarmente efficaci. Gli occhiali che Agnes fa rompere sono uno spettacolo!!
PS se dovessi scegliere tra le due sorelle sceglierei Agnes, l'altra mi sembra troppo egocentrica , è più passionale ma esagerata
io sono già arrivata alla quinta parte, la quarta è piuttosto complessa ma molto interessante. E' veramente un caleidoscopio questo romanzo.
Agnes poi è veramente stressante e pretenziosa.
Continua la parte quinta, devo dire che è un romanzo autobiografico pieno di sorprese e di invenzioni, ne resto affascinata e citerei tutto.
“La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte. E neanche subito. Solo molto tempo dopo la morte.”
“A tutti interessa l'ammirazione e non il piacere. L'apparenza e non la realtà. La realtà non significa più niente per nessuno. Per nessuno.”
“Il valore di una coincidenza è uguale al suo grado di improbabilità.”
Kundera, parlando del romanzo che sta scrivendo, ha appena affermato che un romanzo non deve sembrare una corsa ciclistica ma piuttosto un banchetto con diverse portate.
Beh....diciamo che ci sta andando vicino
Il libro è pienissimo, ed è su diversi livelli...come se stessimo completando parti diverse di uno stesso puzzle.
Ho da poco ritrovato Agnes sulle sue amate montagne svizzere dove pensa di trasferirsi.....peccato che alla fine della quarta parte l'autore abbia anticipato la sua morte![]()
In genere non amo molto i libri che saltano da una parte all'altra ma qui la prosa ti avvolge e ti fa scivolare in avanti senza troppa fatica
Anche io sono rimasta male quando ha annunciato anzitempo la morte di Agnes tanto che quando ne parla dopo è ancora più inaccettabile. Io sono già alla parte sesta per cui non ti anticipo niente, però è capitato anche a te di pensare chi fosse quella ragazza che si è inginocchiata sulla strada e ha causato l'incidente mortale, non so se mi è sfuggito ma non è mai stata identificata con Laura o Agnes ad esempio.
Ho appena letto della morte di Agnes e mi è venuto il dubbio se l'incidente sia stato causato dalla ragazza seduta in mezzo alla strada... Kundera lo dice con chiarezza? ....se fosse Laura? In fondo voleva suicidarsi....
L'ho finito ieri sera e stamattina sto ancora riflettendoci su, per cercare di decidere se mi sia piaciuto o meno.
Indubbiamente l'esercizio di scrittura è molto interessante e anche l'idea di fondo visto che è come se Kundera ci facesse partecipare alla stesura del romanzo di cui noi stessi quasi diventiamo protagonisti. Ognuna delle 6 parti del libro tratta di un tema in particolare a partire dal volto umano così pieno di significati e sfaccettature, per passare al desiderio di immortalità, al contrasto fra due caratteri diversi ( Laura ed Agnes) all'amore vero e proprio. I personaggi si ripetono ma in un certo qual modo sempre in maniera frammentata... ed è questo che mi ha dato un po' di fastidio nella lettura. È nelle ultime due parti che tutto sembra collocarsi al proprio posto e anche i protagonisti che sembravano quasi personaggi passati di lì per caso, si incontrano e danno un valore alla loro presenza
È un libro sulla persona, sulla voglia di essere amato, di non essere dimenticato e anche contemporaneamente sulla paura di tutte queste cose
Bella la parte finale in cui tutto come un cerchio finisce dove è cominciato.
Posso dire che in fin dei conti più che la storia in sé, di questo libro va apprezzata l'idea e soprattutto la stesura. Sono le parole stesse il romanzo. Kundera ha dato vita a un'opera moderna e inconsapevolmente attuale.
Grazie ad Elisa per la compagnia![]()
Ultima modifica di isola74; 01-24-2021 alle 01:51 PM.
uau, sei andata come un treno, questo qualifica l'eccellenza della scrittura di Kundera, che pur nella sua complessità è scorrevole e lineare.
Io sono alla Sestra parte, capitolo 19, non manca tanto per finirlo.
Rubens chi è un personaggio che conosciamo? c'è anche un po' di giallo in questo romanzo che no saprei come classificare, perché c'è un po' di tutto.
Si..ieri sera ho messo il turbo
In effetti è vero che nonostante le difficoltà della struttura, la prosa è scorrevole. Se non fosse stato così sarebbe stata dura.
Rubens è nuovo....un altro personaggio che si aggiunge alla schiera, un mancato pittore che dopo aver amato molte donne decide che l'amore è troppo per lui.
PS mi sono dimenticata di chiederti se hai notato che a un certo punto c'è anche un richiamo al nostro Don Chisciotte![]()
L'ho finito anche io!
don Chisciotte ricorre spesso e questo non mi ha fatto che piacere.
L'immortalità è un libro difficile, composto da tante parti, da tanti generi, filosofia, storia, critica, realtà e romanzo che si confondono tra di loro, tenendoti sempre sull'attenti e lo stesso si perde qualche pezzo, qualche passaggio. Entri ed esci dalla realtà fino a confonderle e non sapere più che livello stai leggendo. Un romanzo affascinante che non è facile codificare.
Contenta di averlo letto e di averlo fatto assieme a isola che solitamente sento molto vicina al mio sentire letterario.
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