Introduzione a:
“Montagne russe”
una storia vera.
Introduzione
Devo quest’opera al processo, anzi ai processi predisposti e mai realizzati contro Luigi Sacchi: programmatore e Armando Verdiglione: psicanalista, editore, imprenditore altro…; nonché ai documenti relativi al contenzioso nei confronti di entrambi.
Fu a un anno dalla decisione di rinunciare alla causa: Caparco contro Sacchi che mi venne restituito dallo STUDIO LEGALE CAZZANI- MOIANA il primo pacco di incartamenti; ed è curioso che la data di restituzione coincida con il periodo del mio “Progetto a incarico” presso Spirali, la casa editrice fondata da Armando Verdiglione, reo del secondo furto a mio danno: la sottrazione on line della Piattaforma per la ricerca intelligente di cui sono autrice.
Le notizie e gli elementi di cui dispongo palesano un esito a mio favore: quasi certamente avrei vinto entrambe le cause, ma non è l’esito di quei processi l’argomento del mio libro. E se fu la premura dei miei legali a permettermi di stendere il “Diario -Memoriale” al quale affido il titolo provvisorio di:
la sua scrittura non riguarda affatto l’ipotetica condanna o l’assoluzione di Armando Verdiglione e di Luigi Sacchi, ma porta avanti un differente capo d’accusa:
“Il perseverare nell’impresa nonostante rischi e perdite sensibili”.
E se la scrittura ritaglia una storia vera - la mia - la serie di documenti citati sono i punti di riferimento atti a tessere la tela letteraria. Su questa base si articola l’istruttoria per assolvere o condannare Carlotta Campo, mio alter ego.
Anche per questo processo immaginario, come insegna Antonio Salvati, il verdetto dell’imputata e demandato ai like, poiché saranno i miei lettori a giudicarmi.
Ma se la vera natura della giustizia è contrassegnata dall’ assenza di passione, come possono dei lettori, certamente sensibili alle emozioni rappresentare “il Giudice”?
Sta tra le righe dell’opera la risposta: ogni atto di applicazione della legge è anche un atto creativo, e dal momento che nessun atto creativo è scevro da sentimenti, nemmeno quello del “Giudice” può esserlo in toto. Esistono valori - la creatività è uno di questi - postulati come superiori alla voce di legge; valori che si basano su ciò che l’umanità ritiene giusto, tanto che quella che chiamiamo “Giustizia” si evolve cambiando e nel tempo, e con la gente.
In una realtà affidata ormai solo alle carte e alla memoria, i fatti enunciati nel memoriale dall’io narrante si affiancano al diario di Carlotta Campo che dà a quest’ultimi luce. Fatti che si curvano in ragionamenti sensibili alla materia del processo attraverso un percorso sentimentale e umano, che non abbandona mai chi è portato in giudizio, ed è qui che l’autrice mostra se stessa.
Carlotta Campo, personaggio saliente della storia, si muove in vicende che risalgono al secolo scorso e ai primi anni del nuovo millennio.
Nascono così le pagine che affrontano l’etica dell’iniziativa, dove il valore della creatività è messo a confronto col diritto: due piatti della bilancia che portano chi legge a emettere il suo “Giudizio finale”.
Enrichetta Caparco 22- 12- 2020
Enriquez
“Montagne russe”
una storia vera.
Introduzione
Devo quest’opera al processo, anzi ai processi predisposti e mai realizzati contro Luigi Sacchi: programmatore e Armando Verdiglione: psicanalista, editore, imprenditore altro…; nonché ai documenti relativi al contenzioso nei confronti di entrambi.
Fu a un anno dalla decisione di rinunciare alla causa: Caparco contro Sacchi che mi venne restituito dallo STUDIO LEGALE CAZZANI- MOIANA il primo pacco di incartamenti; ed è curioso che la data di restituzione coincida con il periodo del mio “Progetto a incarico” presso Spirali, la casa editrice fondata da Armando Verdiglione, reo del secondo furto a mio danno: la sottrazione on line della Piattaforma per la ricerca intelligente di cui sono autrice.
Le notizie e gli elementi di cui dispongo palesano un esito a mio favore: quasi certamente avrei vinto entrambe le cause, ma non è l’esito di quei processi l’argomento del mio libro. E se fu la premura dei miei legali a permettermi di stendere il “Diario -Memoriale” al quale affido il titolo provvisorio di:
la sua scrittura non riguarda affatto l’ipotetica condanna o l’assoluzione di Armando Verdiglione e di Luigi Sacchi, ma porta avanti un differente capo d’accusa:
“Il perseverare nell’impresa nonostante rischi e perdite sensibili”.
E se la scrittura ritaglia una storia vera - la mia - la serie di documenti citati sono i punti di riferimento atti a tessere la tela letteraria. Su questa base si articola l’istruttoria per assolvere o condannare Carlotta Campo, mio alter ego.
Anche per questo processo immaginario, come insegna Antonio Salvati, il verdetto dell’imputata e demandato ai like, poiché saranno i miei lettori a giudicarmi.
Ma se la vera natura della giustizia è contrassegnata dall’ assenza di passione, come possono dei lettori, certamente sensibili alle emozioni rappresentare “il Giudice”?
Sta tra le righe dell’opera la risposta: ogni atto di applicazione della legge è anche un atto creativo, e dal momento che nessun atto creativo è scevro da sentimenti, nemmeno quello del “Giudice” può esserlo in toto. Esistono valori - la creatività è uno di questi - postulati come superiori alla voce di legge; valori che si basano su ciò che l’umanità ritiene giusto, tanto che quella che chiamiamo “Giustizia” si evolve cambiando e nel tempo, e con la gente.
In una realtà affidata ormai solo alle carte e alla memoria, i fatti enunciati nel memoriale dall’io narrante si affiancano al diario di Carlotta Campo che dà a quest’ultimi luce. Fatti che si curvano in ragionamenti sensibili alla materia del processo attraverso un percorso sentimentale e umano, che non abbandona mai chi è portato in giudizio, ed è qui che l’autrice mostra se stessa.
Carlotta Campo, personaggio saliente della storia, si muove in vicende che risalgono al secolo scorso e ai primi anni del nuovo millennio.
Nascono così le pagine che affrontano l’etica dell’iniziativa, dove il valore della creatività è messo a confronto col diritto: due piatti della bilancia che portano chi legge a emettere il suo “Giudizio finale”.
Enrichetta Caparco 22- 12- 2020
Enriquez
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