Levante - Se non ti vedo non esisti

estersable88

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Anita, redattrice in una rivista di moda, è quello che tutte sognano di essere: bella, giovane, elegante e colta. Ma anche tremendamente complicata. Sua madre e sua sorella, così concrete, non capiscono da dove arrivi la sua inquietudine, quella voglia di mangiarsi ogni attimo come fosse l'ultimo e di scappare a gambe levate non appena qualcuno minaccia di metterla in gabbia. Anita però lo sa bene: quando si guarda allo specchio, le sue "mille me" – così le chiama lei – riflettono i suoi cambiamenti di umore e la incoraggiano, la contraddicono, la rimproverano quando sbaglia. Perché Anita sbaglia spesso, soprattutto quando si tratta di uomini. I suoi errori più grandi sono tre: Filippo, affascinante e indisponibile, incontrato per caso su un volo per New York; Flavio, un incrocio di sguardi che si è trasformato in passione; e poi Jacopo, il marito che le è sempre stato accanto ma ultimamente sembra non capirla più. Anita crede di amarli tutti, ma forse la verità è che la vita le sta sfuggendo di mano, come la sua immagine riflessa nello specchio. Dovrà scavarsi dentro e fare i conti con un passato ancora dolorosissimo, per imparare a prendersi cura di sé senza smettere di innamorarsi e di sbagliare: solo così potrà ricominciare a vedersi, e a esistere, davvero.

Da tempo volevo leggere questo romanzo di Levante, talentuosa e bravissima cantautrice che seguo e apprezzo tanto. Da tempo volevo leggerlo, sia per mera curiosità, sia perché il titolo mi aveva folgorato e non è difficile immaginare perché (esiste anche una canzone omonima che guardacaso è la mia preferita), sia perché volevo vedere se la bravura di Claudia Lagona come autrice di canzoni si rispecchiasse anche nei libri. Bene, a lettura conclusa posso dire di essere stupita in positivo: Levante scrittrice ha superato le mie aspettative. Mi aspettavo un romanzo gradevole, sì, ma con un tono leggiadro, fresco, giovanile… Se non ti vedo non esisti non lo è: è un romanzo introspettivo, difficile da leggere perché intriso di una tristezza, un'angoscia, una malinconia insospettabili. Eppure, forse anche per questo, è un romanzo profondamente realista e sincero: è la storia di una giovane donna tenace, caotica, irrequieta che si vede costretta nella gabbia del suo matrimonio perfetto e decide di provare a essere libera, a riprendersi i suoi spazi. Ciò che troverà ad attenderla è una serie di errori che la porteranno in una discesa agli inferi fatta di umiliazioni, dolore, rabbia, paura, rischio. Se non ti vedo non esisti è un viaggio difficile, un percorso duro dentro una vita lacerata che cerca, a fatica, inciampando e ferendosi, di ricucirsi. Lo consiglio? Sì, perché è una prova di coraggio sia per chi l'ha scritto, sia per chi lo leggerà: guardare in faccia i propri errori e mancanze non è facile… per nessuno.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mi incuriosisce la tua recensione ester. Levante la conosco distrattamente, non mi sono mai soffermata bene sui testi delle sue canzoni e non conoscevo questo suo romanzo. La sto ascoltando più attentamente in questi giorni al festival e devo ammettere che mi ha colpito in positivo. Non posso comprendere appieno il disagio di cui parla nella canzone perchè non sono mamma ma sono rimasta colpita dal suo grido liberatorio. Penso che la musica e la letteratura servano proprio a questo, a liberarsi.
 

estersable88

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La sto ascoltando più attentamente in questi giorni al festival e devo ammettere che mi ha colpito in positivo. Non posso comprendere appieno il disagio di cui parla nella canzone perchè non sono mamma ma sono rimasta colpita dal suo grido liberatorio. Penso che la musica e la letteratura servano proprio a questo, a liberarsi.
Ondine, ti dico solo questo: Vivo non è il suo brano migliore. Ti lascio immaginare cosa sono i testi di altri brani.
 
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