Banville, John - Il mare

momi

Member
Max Morden, storico dell'arte in fuga dai fantasmi di un lutto recente, giunge nella località balneare che ha fatto da sfondo alle vacanze della sua infanzia. Spera di ritrovare se stesso seguendo le tracce di un passato perduto ma si accorge di essere caduto vittima di un miraggio: il mondo visto attraverso gli occhi del bambino non corrisponde a quello visto dall'adulto. Decenni prima, in riva allo stesso mare, Max aveva conosciuto i Grace con i loro due figli gemelli e la graziosa governante. Sbirciando il corpo statuario della signora Grace aveva provato i primi desideri sessuali. Facendo amicizia con i ragazzi aveva sperimentato un timido amore per la coetanea Chloe. Ma il fulgore di quell'estate era stato offuscato dalla morte e dall'ombra di un oscuro segreto.

Il mare con i suoi flussi è la sua memoria; l’oceano irlandese con i colori, con le onde e le maree fa riemergere il passato e annegare il presente. La luce diviene grigia con il muro di nuvole, il silenzio ha un che di particolare, e la casa, ormai vuota, sembra un’immensa camera a eco.


Questo libro è scritto in maniera decisamente elegante e raffinata, con una vena malinconica che pervade tutto il romanzo;
ma devo ammettere che il alcune parti è decisamente tedioso con un uso eccessivo delle metafore e delle descrizioni prolisse,
e il fatto che il protagonista narrante è decisamente insopportabile non mi ha facilitato la lettura.
 
Alto