Johns, Ana - La donna dal kimono bianco

ila78

Well-known member
Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassettenne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garantirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell'uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone viene definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l'affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un'illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre... Stati Uniti, oggi. Tori Kovac è una giornalista. Mentre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall'altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici.

Questo libro è arrivato a me per caso dalla lista degli scaricabili da Kindle Unlimited, io se leggo le parole: "Giappone-kimono" vengo attratta irresistibilmente, l'ho preso e ho iniziato la lettura pur senza troppe aspettative.
Devo confessare che all'inizio mi ha detto molto poco e sono stata tentata di lasciarlo perdere, la narrazione si sviluppa su due piani: uno ambientato in Giappone nel 1957 che vede protagonista la giovane e affascinante Naoko, l'altro negli Stati Uniti, ai giorni nostri, e vede la giornalista Tori Kovac che accudisce il padre malato terminale, ora, entrambi queste parti all'inizio sono molto melense, Naoko è innamorata persa di Hajime, che però è un marinaio americano, quindi la sua famiglia (molto ricca e prestigiosa) non lo accetterà mai, anzi l'ha già promessa in sposa al figlio del socio del padre. Tori soffre per l'imminente perdita del padre. Tutto molto lento e sconsigliato ai diabetici per le massiccie quantità di "miele". La storia inizia a movimentarsi quando Naoko scopre di essere incinta e Tori scopre una misteriosa lettera indirizzata dal padre a una donna dal kimono bianco in Giappone. A questo punto il libro diventa veramente avvincente (menomale che non l'ho mollato) e l'autrice attraverso de disavventure di Naoko ci fa scoprire l'orrore che vivevano le ragazze madri in Giappone e la terribile fine dei loro figli, ancora di più se erano "meticci", e la storia è ancora più drammatica perchè è un racconto ispirato alla realtà. Non voglio svelare niente di più ma chiaramente le due storie si intrecciano e la narrazione diventa veramente appassionante e a tratti angosciante.
Un romanzo delicato ma potente, che parla di sentimenti, della forza delle donne e delle scelte terrificanti che molte sono state costrette a fare. Lo consiglio assolutamente. Voto 5/5
 

qweedy

Well-known member
A me è piaciuto, anche se effettivamente migliora e diventa più interessante nella seconda parte.
Ispirato a storie vere, è un affresco del Giappone di ieri e oggi e degli intrecci con gli Stati Uniti da un particolare punto di vista, quello degli amori nati tra le ragazze giapponesi e i soldati americani negli anni cinquanta, raccontato con linguaggio semplice e cinematografico.

Voto 7/10

P.S. Leggo ora che Ana Johns è una scrittrice americana pluripremiata che ha studiato giornalismo televisivo e ha lavorato per oltre vent’anni nel campo delle arti creative prima di dedicarsi alla narrativa. In effetti ci starebbe bene un film con questa sceneggiatura...
 

Whisper

New member
Mi è piaciuto molto, scorrevole ma profondo, un libro assolutamente gradevole e che, pur essendo semplice, non scade mai nel banale! Sono d'accordo con chi ha detto che ci vedrebbe bene un film :)
 

isola74

Lonely member
Anche a me è piaciuto molto, storia avvincente e scrittura fluida.
La doppia narrazione non è per niente difficile da seguire. Anche se il romanzo è frutto di fantasia ho letto che storie come questa erano molto frequenti nel Giappone del dopoguerra 😞
Il finale è stato inaspettato per me.
Consigliato
 
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