Goldman, William - La Principessa Sposa

Assieme a "La Storia Infinita" e "L'Isola del Tesoro" è il libro della mia infanzia. Innamorato da piccino del film "La Storia Fantastica" (1987) dove il narratore altro non era che il nonno del nipotino malato al quale legge questa fiaba (Peter Falk, alias Colombo), decisi poi da più grande di leggere il libro. La prima edizione venne pubblicata nel 1973, in Italia invece nel 1988, dopo il film. Lo scrittore, William Goldman (1931 - 2018), affronta la storia ricordando come suo padre da piccolo gli aveva letto un libro intitolato appunto "La Principessa Sposa", scritto da un certo S. Morgenstern . Così il romanzo prende piede con il racconto del racconto, con degli stop dove l'autore parla al presente. Il tutto scritto in modo molto delizioso e originale.
La fiaba prende corpo nella città immaginaria di Florin, dove due giovani innamorati lotteranno sino alla fine per il loro "amore vero". Ma non è la solita storia d'amore sdolcinata da romanzo. E' una fiaba ma anche una commedia, è un fantasy medievale ma non troppo medievale. Un romanzo da una morale estremamente seria che andrebbe letto ad ogni età

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Superclassicone che può vantare un'orda di fan accaniti come raramente se ne vedono, di cui purtroppo io non faccio parte. La storia è anche carina, ma tutta la faccenda degli strati di narrazione a me ha solo appesantito enormemente la lettura: ciò che voleva essere ironico mi dava fastidio perché portato all'estremo, in più le parti in cui il protagonista raccontava della vita in famiglia mi hanno fatto seriamente dubitare della fruibilità di questa storia da parte di giovani lettori. Inigo e Fezzik sono indubbiamente degli splendidi personaggi con degli ottimi Background, ma Buttercup l'ho trovata davvero terrificantemente stupida; forse era normale per quell'epoca, ma questo tipo di caratterizzazione è passato di moda da un pezzo e la vecchiaia si sente tutta.