CVIII GdL - Zorba il greco di Nikos Kazantzakis

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Da domani partiremo con la lettura di questo romanzo di cui io conosco solo il titolo, non ho voluto approfondire la trama.
Qualche commento mi è stato riferito ma per il momento non voglio pensarci :BLABLA.
Saremo 6 donne: io, ayuthaya, bouvard, darida, francesca e qweedy
Se qualche maschietto vuole farci compagnia, sa dove trovarci :wink:.
Io dovrei ancora finire il libro in lettura, mi sa che lo inizierò lunedì.
Che edizione avete?
La mia è di Crocetti editore, versione ebook.
 

bouvard

Well-known member
Un sesto senso mi dice che io, tu ed Ayu abbiamo la stessa edizione :mrgreen:
 

darida

Well-known member
Ciao!
Anch'io Crocetti Editore in cartaceo
Io lo assaggio adesso... qualche pagina prima delle nanne :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho letto la nota all'edizione e ho scoperto che si tratta della prima italiana tradotta direttamente dal greco, la precedente invece era tradotta dall'inglese.
Poi ho proseguito con il Prologo che mi ha subito avvinta, sarà davvero un'appassionante lettura :ad:.
Spero di riuscire ad iniziarlo in serata.
 

Shoshin

Goccia di blu
Mi do ad ogni cosa. Amo, soffro, lotto.
L’universo mi sembra più ampio della mente,
il mio cuore un mistero oscuro e onnipotente.

Se puoi, Anima, sollevati sopra le onde mugghianti
e afferra tutto il mare
con una sola giravolta del tuo occhio.
Trattieni bene il tuo senno, che non vacilli.
E tutto d’un colpo torna a inabissarti nel mare e prosegui la lotta.
Il nostro corpo è una nave e naviga sopra acque
color blu scuro.
Qual è il nostro scopo? Far naufragio!



Nikos Kazantzakis,
da Ascetica o i salvatori di Dio,
Traduttore Nicola Crocetti

Sarà una bella lettura ve lo garantisco.
Intanto lascio in dono alcuni versi meravigliosi.:)
 

ayuthaya

Moderator
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Io ormai ho iniziato Gombrowicz... finirò fra due/tre giorni anche se è breve perché non è una lettura facile e non so se mi stia piacendo...:?
Comunque vi raggiungerò!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Dal Prologo:
Mi sono spesso vergognato della
mia vita, perché ho sorpreso la mia
anima a non avere il coraggio di fare ciò che la suprema follia - l'essenza della vita - mi gridava di fare.
 

darida

Well-known member
Mi sta piacendo, ne ho letto solo una cinquantina o poco più di pagine ma già intuisco l'interesse che l'incontro tra questi due uomini, poli contrapposti, possa riservare
Intanto mi arrivano i profumi e gli odori e i colori del mare che tanto mi mancano... :wink:

Minerva, è ricco di perle di saggezza che tu certamente non mancherai di riportare :D
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Eccone due dal primo capitolo:

La vita è un ergastolo

L'unico modo per salvare te stesso è lottare per salvare gli altri


Io Zorba per ora me l'immagino come Mauro Corona, e voi?

Siccome ero curiosa di avere conferma che fosse realmente esistito, ho fatto ricerche, però attenzione, perché spoilera qualcosa che io ho già rimosso, ma voi non saprei...
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Grecia/La-vera-storia-di-Zorba-il-greco-183221
 

darida

Well-known member
Eccone due dal primo capitolo:

La vita è un ergastolo

L'unico modo per salvare te stesso è lottare per salvare gli altri


Io Zorba per ora me l'immagino come Mauro Corona, e voi?

Siccome ero curiosa di avere conferma che fosse realmente esistito, ho fatto ricerche, però attenzione, perché spoilera qualcosa che io ho già rimosso, ma voi non saprei...
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Grecia/La-vera-storia-di-Zorba-il-greco-183221

Uhm... Mauro Corona ci starebbe anche se è uomo di montagna... :wink:
Ma io ormai sono stata influenzata dalla copertina cartacea che riporta l'immagine di Anthony Quinn lo Zorba cinematografico
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Uhm... Mauro Corona ci starebbe anche se è uomo di montagna... :wink:
Ma io ormai sono stata influenzata dalla copertina cartacea che riporta l'immagine di Anthony Quinn lo Zorba cinematografico

Hai ragione, l'ho appena detto ad un amico che ha già letto il romanzo e mi sono resa conto che in effetti Corona è di montagna e il paragone forse non è molto calzante :boh:.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Dal secondo capitolo

Il dialogo tra Buddha e il pastore -che legge l'autore- che significa secondo voi? Che stanno bene solo coloro che hanno tutto o niente? Quindi chi come me ha qualcosa ma non tutto ciò che vuole è destinato a non accettare il destino e quindi a soffrire :?? ?

Vediamo un po' come questa madame Hortense influenzerà il rapporto tra i due uomini...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sempre dal secondo capitolo

Quando Zorba si domanda come mai Dio abbia dato lo stesso la libertà dopo ripetuti omicidi compiuti da lui e i suoi compagni per ottenerla, Niko vorrebbe rispondere che Dio non esiste oppure che forse ama i delitti o ancora che questi sono indispensabili per ottenere la libertà ma invece gli dice (come avrebbe detto anche De André): "Com'è che dal letame e dalla sporcizia nasce e si nutre un fiore? Fa' conto, Zorba, che il letame sia l'uomo e la libertà il fiore". Zorba però prosegue chiedendosi chi abbia messo il seme nelle nostre putride viscere e Niko risponde che questo nessuno lo sa.

Liberarti da una passione,
obbedendo a un'altra passione
superiore... Ma anche questo
non è forse una schiavitú?
 

qweedy

Well-known member
Fine 2° capitolo

...Zorba mi ha insegnato ad amare la vita e a non temere la morte...

Anch'io sto leggendo l'ebook Crocetti editore. Ho voluto controllare l'anno in cui è stato scritto il romanzo, è il 1946. Il titolo originale è “Parole e opere di Alexis Zorba”.
L'autore parlava e scriveva agevolmente in italiano, inglese, francese, tedesco e russo, e tra l’altro amò e tradusse Dante.
Sulla tomba di Kazantzakis, lungo le mura veneziane di Iraklio, sono incise le parole dettate dallo scrittore: «Non spero nulla. Non temo nulla. Sono libero».

800px-Grabmal_von_Nikos_Kazantzakis-1.jpg


Il dialogo tra Buddha e il pastore -che legge l'autore- che significa secondo voi? Che stanno bene solo coloro che hanno tutto o niente? Quindi chi come me ha qualcosa ma non tutto ciò che vuole è destinato a non accettare il destino e quindi a soffrire :?? ?

Vediamo un po' come questa madame Hortense influenzerà il rapporto tra i due uomini...

Il dialogo tra Buddha e il pastore, che su di me ha avuto un effetto rilassante e calmante, molto rassicurante, io l'ho inteso diversamente. Il pastore ha il cuore colmo di pace e sicurezza perché ha organizzato e sistemato al meglio la sua vita. Il Buddha ha il cuore colmo di pace e sicurezza perché non possedendo niente è totalmente libero. Il Buddha è un passo avanti, il pastore ha bisogno di molto per avere ordine e tranquillità nella sua vita, il Buddha non ha bisogno di nulla e quindi è veramente libero.

Credo che Zorba rappresenti l'uomo delle passioni forti, l'avventuriero saggio e illuminato, amante della vita e delle donne, che filosoficamente si interroga sui bisogni dell'uomo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Citazione dal capitolo terzo

Agire come se non esistesse la morte e agire avendo presente in ogni istante la morte è forse la stessa cosa; ma allora, quando me lo chiese Zorba, non lo sapevo.
 

darida

Well-known member
Che strana coppia...
E quante energie Zorba, in giornate come queste io mi stanco anche solo a leggerlo seduta comodamente sul divano :mrgreen: tuttavia colgo le parti più legate alla terra e alla carne la mia scarsa spiritualità non mi concede di raccogliere tutte le perle, quelle le lascio segnalare a voi :wink: :D
 

qweedy

Well-known member
fine capitolo ottavo

Zorba è un concentrato di vita all'ennesima potenza, mentre il narratore è un uomo passivo e tormentato, che aspira alla pace di Buddha, ma vive una non vita, fatta di tante teorie lette e poca esperienza, un vero e proprio topo da biblioteca.
Zorba invece è talmente straripante di vita che per esprimere la sua passionalità non gli bastano le parole, e quando i suoi sentimenti sono indicibili lascia parlare il proprio corpo attraverso la danza.
Si sente l'amore per Creta nelle descrizioni dell'isola, pare di sentirne il profumo, i suoni della natura e del mare, e i sapori del cibo, la salvia, la menta, il timo, il profumo di fiori d'arancio, gli alberi di agrumi e mandorli, il vino bevuto in abbondanza.

"È un bel villaggio, padrone; ha ogni ben di Dio: carrube, senape, olio, vino. E laggiú sulla spiaggia ci sono i cetrioli più precoci di Creta. È il vento che soffia dall’Arabia che li fa crescere; se di notte dormi nei campi li senti crepitare, crr, crr, crr!, mentre s’ingrossano” .
 
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