Murakami, Haruki - Norwegian Wood (Tokyo Blues)

zaratia

Sideshow
Ragazzi... questo è un vero capolavoro! I personaggi sono costruiti magistralmente, davvero un libro da non perdere...

Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.

Per qualche dettaglio in più vi mando al link wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Tokyo_Blues

Ciao!
 
Ultima modifica di un moderatore:

zaratia

Sideshow
è un libro che mi è stato raccomandato da un'amica. e io l'ho raccomandato a tutti gli amici. Sono rimasti tutti molto colpiti dal libro!
 
la scelta di linkare wikipedia non è stata brutta...ma sai la trama, ovviamente, è un po' freddina...perchè non mi dici qualcosa che ti ha particolarmente colpito??
 

evelin

Charmed Member
non_so_dove_volare ha scritto:
la scelta di linkare wikipedia non è stata brutta...ma sai la trama, ovviamente, è un po' freddina...perchè non mi dici qualcosa che ti ha particolarmente colpito??

Lo stavo per chiedere io!!!
 

zaratia

Sideshow
Adoro il modo in cui Murakami scava la psicologia dei personaggi... Cito la recensione di "nonsolocinema.com":

"Il protagonista, Toru, ha ormai trentasette anni quando l'ascolto casuale di Norwegian Blues dei Beatles provoca in lui ricordi intensi, indelebili legati a persone importanti che hanno portato per sempre con loro un piccolo pezzo del suo cuore. La memoria torna così indietro all'età dell'adolescenza e dei primi anni universitari quando il protagonista e Naoko camminavano silenziosamente per le strade dell'affollatissima Tokyo senza mai affrontare la tragica vicenda del passato che li lega indissolubilmente. Gli avvenimenti si svolgono durante il movimento studentesco di rivolta del sessantotto, vissuto con distacco poichè l'attenzione principale è riservata agli accadimenti personali dei personaggi immersi nelle loro problematiche: la solitudine, l'alienazione e l'abbandono delle persone importanti. Il romanzo è molto di più di una semplice storia d'amore, è piuttosto il racconto del passaggio dall'adolescenza all'età adulta attraverso un percorso doloroso fatto di perdite e di delusioni che portano il protagonista a scegliere di vivere e a non restare per sempre fermo all'età di venti anni anche grazie all'irruzione nella sua esistenza di Midori. Dunque Toru decide di affrontare la vita donando un pò di sè stesso alle persone che più ha amato e portandole in eterno nel suo cuore. Murakami immette il lettore all'interno di un Giappone rivolto totalmente ad occidente nel modo di vestire, nei disinibiti atteggiamenti sessuali e nella scelta della musica. La musica è appunto, in questo romanzo, una grande protagonista in grado di fissare in eterno il ricordo di un momento o di una persona. Ogni personaggio contribuisce a creare una colonna sonora di cui fanno parte: Beatles, Miles Davis, Doors, Rolling Stones, Burt Bacharach e tanti altri. Il protagonista ama anche il libri e in alcune circostanze ne riprende gli atteggiamenti o il modo di parlare come avviene per Il grande Gatsby di Fitzgerald di cui Murakami ha curato delle traduzioni.

La scrittura è intensa, senza pause, piacevole: descrive accuratamente i caratteri dei personaggi lasciando però il protagonista in una sorta di limbo in cui il lettore non riesce a coglierne completamente l'essenza. La scelta risulta accattivante poichè ha il merito di svelare lentamente la personalità di Toru che imprimerà una svolta decisiva alla sua vita solo alla fine del libro."
 
Ultima modifica di un moderatore:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ho iniziato a leggerlo da poco, su consiglio di matt, e devo dire che mi ha preso per la leggerezza e nello stesso tempo la profondità della scrittura e dei contenuti. L'umorismo e la capacità descrittiva sia dei personaggi che delle situazioni. E nello stesso tempo si parla di emozioni e sentimenti. Nell'andare avanti vi saprò dire, per il momento grazie matt! :D
 
Ultima modifica:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sto ancora leggendo Tokyo Blues e ho notato una cosa particolare, l'edizione che ho io si chiama solo Tokyo Blues mentre in libreria ho notato un'edizione più recente che si intitola Norwegian Wood - Tokyo Blues. Qualcuno sa come mai questo doppio titolo?
 

labonsai

New member
L'edizione che ho io, economica feltrinelli (ora la stampa è passata ad einaudi), è intitolata Tokyo Blues- Norwegian Wood.
Sarà la stessa cosa credo!
 
Ultima modifica di un moderatore:

zaratia

Sideshow
elisa ha scritto:
sto ancora leggendo Tokyo Blues e ho notato una cosa particolare, l'edizione che ho io si chiama solo Tokyo Blues mentre in libreria ho notato un'edizione più recente che si intitola Norwegian Wood - Tokyo Blues. Qualcuno sa come mai questo doppio titolo?

credo che sia perchè inizialmente il titolo era "Tokyo blues", mentre il titolo giapponese era "Noruwei no mori" che è la traduzione in giapponese di "Norwegian wood", canzone dei beatles. Effettivamente non capisco perchè inizialmente il titolo scelto fosse Tokyo blues e non "Norwegian Wood". Forse per una questione di copyright sulla canzone dei beatles???? Infatti in italiano "Bosco norvegese" non sarebbe stato per nulla attinente come titolo di un romanzo giapponese... forse è proprio per questo!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
zaratia ha scritto:
elisa ha scritto:
sto ancora leggendo Tokyo Blues e ho notato una cosa particolare, l'edizione che ho io si chiama solo Tokyo Blues mentre in libreria ho notato un'edizione più recente che si intitola Norwegian Wood - Tokyo Blues. Qualcuno sa come mai questo doppio titolo?

credo che sia perchè inizialmente il titolo era "Tokyo blues", mentre il titolo giapponese era "Noruwei no mori" che è la traduzione in giapponese di "Norwegian wood", canzone dei beatles. Effettivamente non capisco perchè inizialmente il titolo scelto fosse Tokyo blues e non "Norwegian Wood". Forse per una questione di copyright sulla canzone dei beatles???? Infatti in italiano "Bosco norvegese" non sarebbe stato per nulla attinente come titolo di un romanzo giapponese... forse è proprio per questo!

avevo anche io pensato che il titolo poteva essere fuorviante, magari qualcuno vedendo Norwegian Wood, scritto da Murakami, avrebbe pensato ad un romanzo ambientato nei boschi norvegesi e scritto da uno scrittore finlandese!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
è un libro un pò particolare, ci sono degli argomenti che mi hanno scosso, particolarmente delicate in un'età come quella adolescenziale
 
Ultima modifica:
oggi ho comprato questo libro e ho appena iniziato a leggerlo...e già mi ha preso!!molto bello!!! per l'edizione italiana si era scelto il titolo tokyo blues...non so per quale motivo...visto che nel 2006/7 ha cambiato edizione si è pensato di ritornare al titolo norvegian wood....da quanto ho letto nella nota dell'autore lui è molto felice di questa cosa....poi ci tiene particolarmente che questo libro venga apprezzato dai lettori italiani perchè l'ha scritto quasi tutto in italia...
 
Ultima modifica di un moderatore:

labonsai

New member
Tokyo Blues è stato il romanzo che mi ha fatto avvicinare alla letteratura giapponese. E' un libro intenso e dolce e tocca argomenti molto particolari e difficli, come il suicidio (tra l'altro ho letto che in Giappone tra gli adolescenti, sono molti numerosi i casi di suicidio). E' un libro che mi ha toccato il cuore e pensare che l'ho comprato senza nemmeno leggere la trama!! :oops: L'o comprato perchè sono entrata in libreria e dalla porta d'ingresso vedevo questo rosso fuoco (la copertina della vecchia edizio è tutta, completamente rossa) che mi attirava. E l'ho comprato!!
Comunque grazie a Murakami poi ho scoperto altri scrittori Giapponesi.
Peccato che quella che sembra essere la più famosa, cioè la Yoshimoto, a me non fa nè caldo nè freddo.
 

zaratia

Sideshow
evvai!!! ragazzi io spingo moltissimo per questo romanzo!!! tutte le persone a cui l'ho consigliato ne sono rimaste affascinate!!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Lo sto quasi finendo e quindi non posso dire la parola definitiva, però devo ammettere che alcune cose del libro mi stanno sfuggendo. Il tema trattato è complesso, anzi i temi, perchè si affrontano molte problematiche legate all'adolescenza, ma anche alla malattia mentale e fisica, alla morte, all'amore e all'amicizia, alla solitudine. C'è talmente tanta carne al fuoco che certe volte ci si perde e si rischia di non fermarsi a riflettere, perchè il libro è scritto in tono leggero ma gli argomenti che tratta non lo sono affatto. Voglio arrivare fino in fondo così da comprendere meglio lo spessore che vuole dare lo scrittore alla storia. per il momento mi stupisce una Tokyo assente, quasi inesistente se non per i bar, i mezzi di trasporti, le scuole, un ospedale e un paio di case e negozi.
 
Ultima modifica:
Alto