in un pub all'improvviso
Ci ho pensato un po’ su e credo di non esser capace di definire “a priori” il mio libro ideale. In realtà i libri che in qualche modo sono “ideali” per me li scopro sempre in itinere, leggendo. Mi vien da quotare Elisa, forse è il post più vicino a quel che penso tra quelli che ho letto in qs thread finora:
Il libro ideale? è quello che mi prende al punto di andare da lui come ad un appuntamento con un innamorato, l'emozione di aprirne le pagine, scorrere con gli occhi le ultime righe lette ed immergermi nelle parole per uscirne solo quando gli occhi non reggono più la stanchezza. L'alchimia di tale libro? è come l'amore, misteriosa...
Aggiungo inoltre, come segnale, come tangibile spia di quando un libro si candida ad essere ideale, quel sottile senso di inquietudine che si avverte quando la lettura sta per finire, quasi dispiace. Mi sembra buono il parallelo con l'innamoramento; come tacere quindi dello struggimento al momento del distacco?
All’ultima pagina de “L’insostenibile leggerezza dell’essere” ho detto: “ciao Teresa…” dandole un bacino sulla guancia: “è stato bello passare del tempo con te…” avrei voluto dire qualcosa di più, ma in certi momenti le parole vengono meno e non sempre si riesce a dire quel che si vorrebbe al tempo giusto.
“Caro Gengè, peccato lei sia solo un personaggio, mi sarebbe piaciuto davvero offrirle una birra e far due chiacchiere…” ho detto al sig. Vitangelo Moscarda quando se ne stava andando via.
Magari ci si può imbattere in vacanze che nemmeno l'Alpitour con le sue offerte migliori, di quelle che davvero quando finiscono quasi non sai darti pace: “Non male come giretto, non male davvero. La prossima volta che decidi di improvvisarti guida turistica, caro Virgilio avvisami, vengo anche io. Si, lo so, devi formare almeno un gruppetto di 30 per ripagare le spese del bus che Caronte ha alzato il prezzo del biglietto. Considerami in lista fin d’ora”.
Boh! Forse i libri ideali sono quelli che ci restano dentro nel tempo, un qualcosa a posteriori quindi, in extremis in simultanea. Complicato anticipare di più. Un po’ come la vita che bisogna viverla, loro bisogna leggerli per capire se lo sono. Provare a definirli a priori rischia di limitare parecchio l’universo delle possibilità.
Non sai mai camminando in strada o entrando in un pub per l'happy hour dov’è che puoi incontrare un amico. Ecco. Entrare in libreria è un po' un atto così.