Anacronismi nei libri che leggiamo

joetiziano

Autore/Curatore Editorial
Su suggerimento di Gurdulù apro questa interessante discussione, in cui possiamo inserire tutti gli anacronismi che si possono trovare nei libri che leggiamo, citando il passo e spiegando in che senso è un anacronismo.:) :YY
Inizio io con Coriolano e Giulio Cesare, di W. Shakespeare.
Coriolano: Atto II, sc. I:
Menenio: La più illustre ricetta di Galeno [...]
Galeno è vissuto dal 129 al 201 d. C., mentre il Coriolano è ambientato nel VI sec. a. C.
Bruto: Tutte le lingue parlano di lui, e quelli che han la vista debole si procurano gli occhiali per poterlo vedere.
Gli occhiali furono inventati intorno al 1300.
Nel Giulio Cesare: Atto II, sc. I:
Cassio: L'orologio ha battuto tre colpi.
Gli unici orologi al tempo dei romani erano le meridiane o le clessidre, e di sicuro non potevano battere alcun colpo.
Ma Shakespeare è sempre Shakespeare.:-D :)
 

Gurdulù

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Anacronismi fuori dal tempo

Approfitto della dotta dissertazione dell'amico joetiziano per inserire questo 3d dedicato agli anacronismi

Molto interessante come 3d.:)
Allora in Coriolano: Atto II, sc. I:
Menenio: La più illustre ricetta di Galeno [...]
Galeno è vissuto dal 129 al 201 d. C., mentre il Coriolano è ambientato nel VI sec. a. C.
Bruto: Tutte le lingue parlano di lui, e quelli che han la vista debole si procurano gli occhiali per poterlo vedere.
Gli occhiali furono inventati intorno al 1300.
Nel Giulio Cesare: Atto II, sc. I:
Cassio: L'orologio ha battuto tre colpi.
Gli unici orologi al tempo dei romani erano le meridiane o le clessidre, e di sicuro non potevano battere alcun colpo.
Ma Shakespeare è sempre Shakespeare.:D :)
 

Gurdulù

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e questo è del Manzoni

Si ricorda dell'unica volta in cui ne I Promessi Sposi compare la parola cioccolata: il padre della futura Monaca di Monza, per festeggiare la bambina che ha finalmente ceduto alle pressioni della famiglia e ha deciso di entrare in convento le fa servire una cioccolata calda. Con tutto il rispetto per il grande Alessandro Manzoni siamo in presenza di un probabile anacronismo. Il romanzo è ambientato in un periodo che va dal 1628 al 1630, e la Monaca di Monza non può avere meno di trent'anni, perciò è stata bambina nei primi anni del Seicento quando il cacao era appena arrivato a corte.

(B. Gambarotta)

:)
 
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