Capossela, Vinicio

Vinicio Capossela (Hannover, 14 dicembre 1965) è un cantautore italiano. Nato in Germania, da genitori di origine irpina (il padre, Vito, è di Calitri, la madre di Andretta) torna poco dopo in Italia con la famiglia. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell'Emilia-Romagna, fino ad essere notato e lanciato da uno dei massimi esponenti contemporanei della musica d'autore, Francesco Guccini. Vive da quasi 20 anni a Milano. Il nuovo millennio lo avvicina molto alla sua terra d'origine, l'Irpinia, e questo amore reciproco con la gente del luogo si concretizza con la cittadinanza onoraria concessagli dal comune di Calitri per onorare la sua grande genialità e creatività.

Debitore nella sua visionarietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento, Capossela ha scritto anche un libro, Non si muore tutte le mattine, uscito nel marzo 2004.

Il suo album d'esordio, All'una e trentacinque circa, risale al 1990. Ad esso è seguito poi Modì, che prende il nome dalla canzone omonima dedicata al pittore Amedeo Modigliani ed è una ballata lenta e commovente in cui si racconta la storia d'amore tra lo stesso pittore livornese e Jeanne Hébuterne, vicenda che viene osservata dal punto di vista soggettivo della donna. Tra gli altri brani dell'album figura ... e allora mambo, che fa parte della colonna sonora dell'omonimo film con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu.

Anche l'album successivo, Camera a sud, si lega al cinema in maniera ancora più forte del precedente, sia per Che cossè l'amor - tra i brani del primo film con Aldo Giovanni e Giacomo e Marina Massironi, Tre uomini e una gamba - sia per Zampanò, ispirato al film La strada di Federico Fellini.

Nel 1996 esce Il ballo di San Vito (l'album della svolta) definito dallo stesso Vinicio non un disco, ma una vicenda. È tuttavia, con canzoni come Accolita dei rancorosi - liberamente tratto dal libro La confraternita del Chianti di John Fante - con L'affondamento del Cinastic (che narra il fallimentare esperimento del caffè letterario Chinasky di San Giuliano Milanese) e con Corvo torvo, probabilmente ispirato al Racconto dell'economo dai celeberrimi I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer[citazione necessaria], che questo album rivela una palese contaminazione letteraria. In particolare è evidente l'enorme influenza del cantautore americano Tom Waits, influenza già presente nei dischi precedenti e che continuerà a contrassegnare fortemente Capossela, in studio e dal vivo.

Dal repertorio di Capossela sono da segnalare La pioggia di novembre, ripresa da Lucia Vasini, e Tanco del Murazzo, modificato da Paolo Rossi in Tango dei furiosi (parte del repertorio della trasmissione televisiva Il laureato). Ma anche Liveinvolvo, con la partecipazione della Kočani Orkestar, e, del 2000, Canzoni a manovella, in cui degne di rilievo sono la canzone d'apertura, Bardamu, dedicata a Celine, Decervellamento, anch'essa presente, seppur con qualche modifica, nella trasmissione Il laureato, Contratto per Karelias, un brano rebetiko tradotto dall'originale greco di Markos Vamvakaris dal nome Φραγκοσυριανή, Con una rosa, rielaborazione del racconto L'usignolo e la rosa di Oscar Wilde.

L'album Canzoni a manovella viene premiato dal Club Tenco con la Targa Tenco per migliore album, a pari merito con Amore nel pomeriggio di Francesco De Gregori.

Nel 2003 Capossela ha pubblicato la raccolta L'indispensabile, con una cover di Si è spento il sole di Adriano Celentano.

Nel 2006 pubblica l'album Ovunque proteggi: il chitarrista è ancora Marc Ribot, collaboratore abituale di Tom Waits, già apparso alla chitarra negli album Il ballo di San Vito e Canzoni a manovella oltre che nell'inedito "Scatà Scatà (scatafascio)" presente in Liveinvolvo. Nell'album Ovunque proteggi compare un brano intitolato S.S. dei naufragati che trae ispirazione dalla Rhyme of the ancient mariner di Samuel Taylor Coleridge, a cui si aggiungono elementi di religiosità popolare dell'Italia del sud. Sono stati realizzati come singoli radiofonici i brani "Ovunque Proteggi", "Brucia Troia", "Medusa Cha Cha Cha" e "Dalla Parte di Spessotto" (composto con musicisti di Calitri, gli stessi che suonarono al matrimonio dei suoi genitori e che lui simpaticamente ha ribatezzato "la banda della posta").

Sempre nel 2006, a novembre, esce il cd/dvd Nel niente sotto il sole - Grand tour 2006 riguardante il tour del 2006. Per questo concerto riceve il "Riccio d'Argento" del celebre orafo Gerardo Sacco come "Miglior Live Teatrale" dell'anno, principale riconoscimento di "Fatti di Musica", la rassegna ideata e diretta da Ruggero Pegna, che presenta e premia alcuni tra i concerti d'autore di maggior successo di ogni stagione.

Il 18 agosto 2008 per protestare contro la decisione del Governo Berlusconi di creare una discarica sull'Altopiano del Formicoso in località "Pero Spaccone", tiene un concerto ad Andretta (paese natìo della madre) per sostenere la causa delle popolazioni locali riguardo alla crisi dei rifiuti in Campania. Durante il concerto, oltre alle canzoni del suo repertorio si è divertito a leggere e cantare stornelli e canti popolari dell'Alta Irpinia insieme agli amici della banda della posta di Calitri (formata da Matalena, Tottacreta, il Parrucchiere e Rocco Briuolo) e "Ciccillo" Di Benedetto, lo storico ristoratore citato nella canzone Al veglione.

Discografia

* All'una e trentacinque circa - 1990
* Modì - 1991
* Camera a sud - 1994
* Il ballo di San Vito - 1996
* Liveinvolvo - 1998 (pubblicato anche in DVD nel 2003)
* Canzoni a manovella - 2000
* L'indispensabile - 2003 (raccolta)
* Ovunque proteggi - 2006
* Nel niente sotto il sole - Grand tour 2006 - 2006 (con DVD)
* Da solo - 2008 (uscirà il 17 ottobre)


Anche in questo caso sono estremamente di parte: adoro ogni cosa riesca ad elaborare quest'uomo geniale (e bellissimo :sbav:). Ha un senso della musica profondo e quasi tribale, affonda le sue radici tanto nel jazz quanto nel folklore e i suoi testi sono citati come fossero letteratura. Ci tengo a raccontare almeno come nasce la canzone Uomo Vivo (Inno alla gioia): Scicli è un paesino in provincia di Ragusa in cui al culmine della settimana santa, il giorno di Pasqua, viene festeggiata la resurrezione di Cristo, detto l'Uomo Vivo, al grido di "Gioia", da cui per antonomasia il Gioia (nome che ha assunto anche la manifestazione in sè).La statua lignea del Cristo, opera settecentesca attribuita a Civiletti e custodita nella Chiesa di Santa Maria La Nova, viene portata in processione per le vie della città e fatta ondeggiare e ballare in segno di gioia per tutto il giorno sino a tarda ora. Ecco il testo:

Ha lasciato il calvario e il sudario
Ha lasciato la croce e la pena
Si è levato il sonno di dosso e adesso per sempre per sempre è con noi

Se il Padre eterno l’aveva abbandonato
Ora i paesani se l’hanno accompagnato
Che grande festa poterselo abbracciare
Che grande festa portarselo a mangiare

Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-ia
Le dita tese indicano gio-gio-ia
Esplodono le mani per la gio-gio-ia
Si butta in braccio a tutti per la gio-gio-ia

E’ pazzo di gioia, è un uomo vivo
Si butta di lato, non sa dove andare
E’ pazzo di gioia e è un uomo vivo
Di spalla in spalla di botta in botta le sbandate gli fanno la rotta

Alziamolo di peso gioventù, facciamolo saltar
Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir

Barcolla, traballa sul dorso della folla
Si butta, si leva, al cielo si solleva
Con le tre dita la via pare indicare
Nemmeno lui nemmeno lui sa dove andare
Barcolla, traballa al cielo si solleva
Con le tre dita tre vie pare indicare

Perché è pazzo di gioia, e è l’uomo vivo
Si butta di lato, non sa dove andare
Di corsa a spasso va senza ritegno mai più su il (?) legno
Non crede ai suoi occhi, non crede alle orecchie
Nemmeno il tempo di resuscitare, subito l’hanno portato a mangiare

Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-ia
Si accalcano di sotto per la gio-gio-ia
Esplodono le mani per la gio-gio-ia
Lo coprono i garofani di gio-gio-ia
Gioia gioia gioia viva per lui
Gioia gioia gioia viva per lui
Gioia gioia gioia viva per lui
Di la, no, di qua, di la, di qua , no gioia gioia gioia

E’ pazzo di gioia, e è un uomo vivo
Esplode la notte in un battimano
Per il Cristo di legno del Cristo col nero è tornato cristiano

Barcolla, traballa, sul dorso della folla

Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir
Gioia gioia gioia gioia gioia gioia

 

Akiko

New member
adoro Vinicio..
un mio grande cruccio è quello di non essere ancora riuscita a vederlo dal vivo..biglietti decisamente troppo cari per me:MM

L'ho visto una volta,l'anno scorso, in un centro sociale..ma non la conto nemmeno perchè non si vedeva un tubo e l'impianto audio era imbarazzante.
 

Ariel

New member
Stupendo artista!!!!!!!!
l'ho visto qui ad Alessandria dal vivo. Fenomenale!!!

Ho faticato un pò a leggere il suo "nn si muore tutte le mattine" ma è stato geniale anche come scrittore.
 

gcbmp

New member
wow! me lo avete trasformato completamente ai miei occhi1
Ora vi spiego: mia madre adora Vinicio e in macchiana ha un CD solo per lui, invece di solito preferisce farli misti! In quelle canzoni però si sente sempre la tristezza incombere sull'animo dell'autore e per questo chiedevo sempre a mia madre di togliere quel CD. Invece ora ascoltando tutte e due le canzoni dei video di youtube che avete postato, mi sono riceduta!
 

Medea

Dancing member
La mia preferita delle sue è "Con una rosa"!!! Lo adoro, l0ho visto a teatro e non vedo l'ora di vederlo all'aperto per ballare le sue canzoni!
 
Ci tengo a raccontare almeno come nasce la canzone Uomo Vivo (Inno alla gioia): Scicli è un paesino in provincia di Ragusa in cui al culmine della settimana santa, il giorno di Pasqua, viene festeggiata la resurrezione di Cristo, detto l'Uomo Vivo, al grido di "Gioia", da cui per antonomasia il Gioia (nome che ha assunto anche la manifestazione in sè).La statua lignea del Cristo, opera settecentesca attribuita a Civiletti e custodita nella Chiesa di Santa Maria La Nova, viene portata in processione per le vie della città e fatta ondeggiare e ballare in segno di gioia per tutto il giorno sino a tarda ora. Ecco il testo:

Ha lasciato il calvario e il sudario
Ha lasciato la croce e la pena
Si è levato il sonno di dosso e adesso per sempre per sempre è con noi

Se il Padre eterno l’aveva abbandonato
Ora i paesani se l’hanno accompagnato
Che grande festa poterselo abbracciare
Che grande festa portarselo a mangiare

Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-ia
Le dita tese indicano gio-gio-ia
Esplodono le mani per la gio-gio-ia
Si butta in braccio a tutti per la gio-gio-ia

E’ pazzo di gioia, è un uomo vivo
Si butta di lato, non sa dove andare
E’ pazzo di gioia e è un uomo vivo
Di spalla in spalla di botta in botta le sbandate gli fanno la rotta

Alziamolo di peso gioventù, facciamolo saltar
Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir

Barcolla, traballa sul dorso della folla
Si butta, si leva, al cielo si solleva
Con le tre dita la via pare indicare
Nemmeno lui nemmeno lui sa dove andare
Barcolla, traballa al cielo si solleva
Con le tre dita tre vie pare indicare

Perché è pazzo di gioia, e è l’uomo vivo
Si butta di lato, non sa dove andare
Di corsa a spasso va senza ritegno mai più su il (?) legno
Non crede ai suoi occhi, non crede alle orecchie
Nemmeno il tempo di resuscitare, subito l’hanno portato a mangiare

Ha raggi sulla schiena irradia gio-gio-ia
Si accalcano di sotto per la gio-gio-ia
Esplodono le mani per la gio-gio-ia
Lo coprono i garofani di gio-gio-ia
Gioia gioia gioia viva per lui
Gioia gioia gioia viva per lui
Gioia gioia gioia viva per lui
Di la, no, di qua, di la, di qua , no gioia gioia gioia

E’ pazzo di gioia, e è un uomo vivo
Esplode la notte in un battimano
Per il Cristo di legno del Cristo col nero è tornato cristiano

Barcolla, traballa, sul dorso della folla

Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che vita, che bellezza è la vita mai dovrebbe finir
Gioia gioia gioia gioia gioia gioia

Curiosità...Scicli è il paese dove vive il mio più caro amico, infatti lui era presente quando Vinicio fece il concerto e si innamorò del luogo!
E' inoltre lo stesso luogo dove hanno girato tutta la serie del "Commissario Montalbano", quindi per conoscere questa meravigliosa terra basta rivedere gli episodi!! :D
 

Asimov

New member
Curiosità...Scicli è il paese dove vive il mio più caro amico, infatti lui era presente quando Vinicio fece il concerto e si innamorò del luogo!
E' inoltre lo stesso luogo dove hanno girato tutta la serie del "Commissario Montalbano", quindi per conoscere questa meravigliosa terra basta rivedere gli episodi!! :D

Anch'io sono di Scicli. Ho visto Capossela "sotto" il Gioia, l'ho sentito suonare la sera di Pasqua in P.zza Busacca con il gruppo di Roy Paci. Ho visto quando si apprestava a registrare il brano con la banda musicale nella chiesa di S. Bartolomeo. Trascinante :)
 

risus

New member
Ho assistito a tre concerti di Capossela... l'ultima volta in piazza del Campo a Siena ad agosto scorso... atmosfera magica, piazza gremita, concerto grandioso!!!
c'è poco da fare... dal vivo Capossela è fantastico!!!:mrgreen:
 

risus

New member
io non l'ho mai visto e non ho mai sentito una sua canzone......che dite, è grave?
:mrgreen::mrgreen:
no, tranquilla... non è grave...
in tv si vede poco, in radio non lo passano tanto spesso... ci sta che molti non lo conoscano...
Può essere che tu abbia sentito alcune sue canzoni senza sapere che fossero sue...
in ogni caso, fai sempre in tempo a recuperare:wink:
... bisogna sempre vedere se poi ti piace:wink:
 

Teina

New member
Ho da poco scoperto la zona musicale del forum (che ci volete fare, sono un po' lenta..!:boh: ) e che dire.. una forza!!
Passando a Vinicio, io l'ho scoperto grazie a mio fratello e da allora non l'ho più lasciato (o meglio è lui che non mi abbandona mai..!) Canzoni stupende, sia i testi che le musiche, non riuscirei a sceglierne una preferita, ma devo dire che Il paradiso dei calzini mi fa impazzire (non ho ancora capito se mi diverte o mi rattrista..)
 

Masamune

Vicious Member
...che spettacolo non è "Brucia Troia"?




naturalmente non è riferita alle classiche donne di facili costumi ma all'altrettanto classica città :mrgreen:
 

Leo

New member
Non è il mio genere, ma devo ammettere che ha fatto delle belle canzoni. I suoi concerti nn mi piacciono troppo perchè son pieni di radical-chic fra il pubblico!
 

Asimov

New member
Gioa

.... La statua lignea del Cristo, opera settecentesca attribuita a Civiletti e custodita nella Chiesa di Santa Maria La Nova, viene portata in processione per le vie della città e fatta ondeggiare e ballare in segno di gioia per tutto il giorno sino a tarda ora. Ecco il testo:

Beh, non propriamente per tutta la giornata:) Diciamo che il trasferimento dalla chiesa di S. Maria la Nova a quella della Madonna del Carmelo (Carmine) dura diverse ore. Pausa post pranzo appanante, processione religiosa. La sera, verso le 23 e fino alle 4.00, 5,00 del mattino, rientro a spalla con centinaia di persone sotto la statua. Ah, dimenticavo, la distanza fra le due chiese è di circa 200 metri :)

e questo è solo il momento in cui la statua viene portata fuori dalla chiesa

 
Offlaga disco pax

Altri tempi, non c'erano i Marco Carta e fratelli e i vari talent show.
Questa gente si faceva le ossa dal vivo. E poi era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere e lo faceva bene.
Anche il fonico.

La "specie di cantautore" è il grande Vinicio Capossela. Il fonico dell'ARCI affamato è il non meno grande Luciano Ligabue.

Mi sembrano tutti fuori di testa!
MA DOVE PENSATE DI ANDARE!




Era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere:
il partito faceva il partito,
la federazione giovanile faceva la federazione giovanile,
l' A.R.C.I. l' A.R.C.I.,
i fonici i fonici.

In quel circoletto ricavato nella sezione del quartiere Pappagnocca
il partito metteva i soldi,
la federazione giovanile i giovani,
l'A.R.C.I. gli spettacoli.

Al giovedì suonavano i cosiddetti “gruppi di base”
…storie improbabili già dal nome:
Toro Toro Taxi
Cipango
Far Fronte
I “Far Fronte” facevano paura solo per quello.

Una sera tocca a una specie di cantautore.
Il fonico dell' A.R.C.I. che lo accompagna è affamato e mentre addenta il panino che gli ho appena preparato anticipa le magnifiche sorti dell'uomo in questione…
Io resto in cucina a cucinare,lui appena fuori dalla porta a fornicare.

In sala non più di venti persone,sul palco un tizio schivo quanto basta farfuglia cosette al microfono.
Lo ascolto con attenzione ma non mi dice niente,
mentre il fonico affamato giura che farà una grande carriera…
Sarà ma il pubblico sparuto del giovedì sera non pare garantirgli un promettente futuro.
Anche il fonico sta lavorando ad un disco in proprio e pure del suo ne dicono un gran bene.

Mi sembrano tutti fuori di testa!
MA DOVE PENSATE DI ANDARE!

Torno in cucina a fare panini per due sedicenti futuri eroi della canzone italiana
ridacchiando alle loro spalle di quelle speranze un po' ridicole
nel loro grossolano errore di prospettiva.
Ripensando al circoletto,
allo sfigato sul palco
e al “mangiapane a tradimento” che stava al mixer
credo che in quel giovedì sera sia andata poi di lusso quasi a tutti.

E…andò che il circolo chiuse assieme alla sezione
per far posto ad una pizzeria dal nome insolito
Andò che l' “A.RC.I. spettacoli” organizza spettacoli sempre più grandi
E il cantautore ha fatto davvero la sua luminosa carriera.
Mentre il fonico si gioca da anni con un modenese
il primo posto nell'immaginario collettivo.

Il partito risulta………………………………………………… NON PERVENUTO
 

zanblue

Active member
Vinicio Capossela è come il capitano di una nave fantasma.
Ai suoi concerti ti aspetti di veder comparire nell'oscurità la nebbia,di sentire il canto delle balene e di essere presi in ostaggio dalla sua ciurma armata non di spade, ma di strumenti musicali.Dal vivo Vinicio è magico!La sua voce è meravigliosa.Quando appare sul palco,nonostante l'esperienza,traspare sempre, anche una mal celata profonda timidezza e l'umiltà di chi,non ha mai scordato il suo passato di parcheggiatore per mantenersi agli studi.Dopo aver assistito ad una sua performance,l'artista,il personaggio ma soprattutto l'uomo lasciano un'orma indelebile.Vinicio Capossela è altro.Non è mai quello che ti aspetti,ma forse è propio quello che speravi di incontrare.
 
Ultima modifica:

zanblue

Active member
Altri tempi, non c'erano i Marco Carta e fratelli e i vari talent show.
Questa gente si faceva le ossa dal vivo. E poi era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere e lo faceva bene.
Anche il fonico.

La "specie di cantautore" è il grande Vinicio Capossela. Il fonico dell'ARCI affamato è il non meno grande Luciano Ligabue.



Era un periodo in cui ognuno faceva il suo mestiere:
il partito faceva il partito,
la federazione giovanile faceva la federazione giovanile,
l' A.R.C.I. l' A.R.C.I.,
i fonici i fonici.

In quel circoletto ricavato nella sezione del quartiere Pappagnocca
il partito metteva i soldi,
la federazione giovanile i giovani,
l'A.R.C.I. gli spettacoli.

Al giovedì suonavano i cosiddetti “gruppi di base”
…storie improbabili già dal nome:
Toro Toro Taxi
Cipango
Far Fronte
I “Far Fronte” facevano paura solo per quello.

Una sera tocca a una specie di cantautore.
Il fonico dell' A.R.C.I. che lo accompagna è affamato e mentre addenta il panino che gli ho appena preparato anticipa le magnifiche sorti dell'uomo in questione…
Io resto in cucina a cucinare,lui appena fuori dalla porta a fornicare.

In sala non più di venti persone,sul palco un tizio schivo quanto basta farfuglia cosette al microfono.
Lo ascolto con attenzione ma non mi dice niente,
mentre il fonico affamato giura che farà una grande carriera…
Sarà ma il pubblico sparuto del giovedì sera non pare garantirgli un promettente futuro.
Anche il fonico sta lavorando ad un disco in proprio e pure del suo ne dicono un gran bene.

Mi sembrano tutti fuori di testa!
MA DOVE PENSATE DI ANDARE!

Baldassare una domanda per te.IL tuo post è "un copia e incolla" del testo della canzone "Lungimiranza " del gruppo new wave Offlaga Disco Pax.
Perchè? Sei un fan di questo gruppo?
 
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