Lettore = secchione/sfigato?

Da bravo estimatore di Poirot, anch'io sono molto interessato alla psiche umana, specialmente quella altrui (a capire la mia c'ho rinunciato molto tempo fa).
E qualche giorno fa, mentre ero in spiaggia, mi è capitata una cosa strana. Dato che ormai di sole ne ho preso abbastanza, e dato che ho davvero un bel libro per le mani, mi sono messo sul mio bel lettino all'ombra a leggere. Dopo circa 10-15 minuti mi sono passati affianco 3 ragazzi stile sono figo, sono bello, sono fotomodello che mi hanno guardato come se avessi in mano un animale morto, e mentre si allontavano ho udito la lieve espressione "che sfigato quello!".
A parte la rabbia per il fatto che persone del genere popolano ancora questo mondo (li sparerei a vista come i fascisti elementi del genere...), è sorto in me un dilemma: spesso, molte persone che mi vedono con in mano un libro mi guardano perplesse, come se non ne avessero mai visto uno, e trovano strano il fatto che io legga molto. E quando non mi danno dello sfigato, mi prendono del secchione.
Ora, perchè questa dicotomia? Perchè è così strano che a qualche persona piaccia leggere un buon libro? Forse perchè leggendo non si rimorchia come ballando musica house?

Che poi un lettore appassionato non è per forza un genio a scuola. Mia madre ha la terza media, eppure legge tanto quasi quanto me.
Io per carità passo sopra ai giudizi della gente, ma se io non mi permetto di giudicare loro e i loro piercing al capezzolo (ahimè, si), perchè loro si permettono di giudicare me?
 

elydark

New member
Il tutto si riassume con una sola parola: IGNORANZA!
 

Lauretta

Moderator
tutto si riassume che solo chi sa leggere veramente con passione e ama la lettura, capisce la bellezza di questa cosa...e molta gente non sa nemmeno da che lato si apre un romanzo.......è Bellezza (Giusto Divino??) che non tutti possono capire.....per me lo sfigato è chi passa la notte in discoteca e si mette al volante ubriaco e strafatto di cocaina e uccide una donna incinta di 5 mesi.....forse meglio stare sul lettino in spiaggia a leggere un buon libro
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Troppo scontato dire che gli sfigati ovviamente sono loro...indubbiamente poco favoriti da madre natura per quanto riguarda la materia grigia. Ma non preoccuparti, io non so quanti anni tu abbia o quanti ne avessero loro, ma in genere è un atteggiamento infantile che crescendo troverai sempre più raramente, anzi ti capiterà spesso di suscitare ammirazione e rispetto in chi non riesce ad avvicinarsi alla lettura
 
Troppo scontato dire che gli sfigati ovviamente sono loro...indubbiamente poco favoriti da madre natura per quanto riguarda la materia grigia. Ma non preoccuparti, io non so quanti anni tu abbia o quanti ne avessero loro, ma in genere è un atteggiamento infantile che crescendo troverai sempre più raramente, anzi ti capiterà spesso di suscitare ammirazione e rispetto in chi non riesce ad avvicinarsi alla lettura

Alla fine, col senno poi, il mio problema è un altro. Non m'interessa cosa pensassero quelli di me perchè stavo leggendo, m'interessa perchè lo pensano. Perchè devono giudicarmi? Perchè al mondo esistono i giudizi?
 

Lauretta

Moderator
poirot, credo che il Giudizio sia necessario nella nostra vita...ogni cosa viene giudicata..ogni passo della nostra vita viene giudicato da altri...e il metro di giudizio varia da persona a persona, a parte alcune cose che sono standard....

la domanda è: Quanto te ne frega del giudizio degli altri???

all'università mi succede la stessa cosa...a fine lezione io alzo la mano e faccio domande al professore...dal fondo dell'aula sisentono dei ridolini...gente universitaria, che è li come me per imparare.....a me non mi interessa..che ci devo fare...in futuro capiranno di aver perso delle grandi occasioni
 

mado84

New member
tutto si riassume che solo chi sa leggere veramente con passione e ama la lettura, capisce la bellezza di questa cosa...e molta gente non sa nemmeno da che lato si apre un romanzo.......è Bellezza (Giusto Divino??) che non tutti possono capire.....per me lo sfigato è chi passa la notte in discoteca e si mette al volante ubriaco e strafatto di cocaina e uccide una donna incinta di 5 mesi.....forse meglio stare sul lettino in spiaggia a leggere un buon libro

brava Lauretta....concordo pienamente. Certa gente è solo capace di giudicare...
 
la domanda è: Quanto te ne frega del giudizio degli altri???

A me non ferisce ciò che la genta pensa di me, ferisce che la gente pensi (male) di me, quando magari io non penso male. Non m'interessa del giudizio di nessuno se non di chi penso io, ma mi rompe che chi non rientra in questa cerchia si permetta di farlo, quando io non lo faccio mai.
 

elena

aunt member
la domanda è: Quanto te ne frega del giudizio degli altri???

Quoto in pieno :D!!!! Aggiungo solo che il problema del giudizio altrui.......in realtà non è un problema........basta non porselo :mrgreen:.
Io sono arrivata ad un'età in cui non è affatto importante cosa pensano gli altri di me.........mi accetto come sono e cerco di essere sempre me stessa.....sia quando ho desiderio di chiudermi ed isolarmi nel mio fantastico mondo di libri sia quando ho voglia di divertirmi in tutti i modi possibili e immaginabili TUNZZZ........ e questo penso possa essere una conquista per tutte le età......per fortuna ci possiamo considerare una categoria di eletti privilegiati (il 7 per cento della polazione) e come tali non ci dobbiamo preoccupare delle etichette che i non eletti vogliono attaccarci :wink:!!!!
 

Morgan@

New member
Da bravo estimatore di Poirot, anch'io sono molto interessato alla psiche umana, specialmente quella altrui (a capire la mia c'ho rinunciato molto tempo fa).
E qualche giorno fa, mentre ero in spiaggia, mi è capitata una cosa strana. Dato che ormai di sole ne ho preso abbastanza, e dato che ho davvero un bel libro per le mani, mi sono messo sul mio bel lettino all'ombra a leggere. Dopo circa 10-15 minuti mi sono passati affianco 3 ragazzi stile sono figo, sono bello, sono fotomodello che mi hanno guardato come se avessi in mano un animale morto, e mentre si allontavano ho udito la lieve espressione "che sfigato quello!".
A parte la rabbia per il fatto che persone del genere popolano ancora questo mondo (li sparerei a vista come i fascisti elementi del genere...), è sorto in me un dilemma: spesso, molte persone che mi vedono con in mano un libro mi guardano perplesse, come se non ne avessero mai visto uno, e trovano strano il fatto che io legga molto. E quando non mi danno dello sfigato, mi prendono del secchione.
Ora, perchè questa dicotomia? Perchè è così strano che a qualche persona piaccia leggere un buon libro? Forse perchè leggendo non si rimorchia come ballando musica house?

Che poi un lettore appassionato non è per forza un genio a scuola. Mia madre ha la terza media, eppure legge tanto quasi quanto me.
Io per carità passo sopra ai giudizi della gente, ma se io non mi permetto di giudicare loro e i loro piercing al capezzolo (ahimè, si), perchè loro si permettono di giudicare me?

Spesso alla lettura, allo studio apporfondito, ai 30 e lode universitari, alle passioni legate alla cultura si associa il vocabolo "secchione" e "sfigato". Mi sono sentita dire talmente tante volte nella vita "ma pensi solo ad imparare, così non ti diverti!" che oramai non ci faccio più caso. Chi ha detto che non mi diverto? Perchè nell'mmaginario comune stare alcune ore sui libri vuol dire automaticamente (sicuramente) non uscire la sera per andare a ballare o bere qualcosa in un pub facendo vita comune? Bhò..io faccio tutte queste cose e vivo bene...
Credo che spesso il problema di fondo per le persone che giudicano o, ancor peggio, che esprimono giudizi senza averne il minimo di facoltà, sia la consapevolezza dell'inarrivabilità a ciò che criticano.
In questo caso non si tratta di mancanza di passione verso la lettura ma, semplicemente, di "incapacità a comprendere l'alto valore del libro".
Se nella loro vita le priorità sono altre e sanno di non essere capaci di avvicinarsi ad altre, l'unico modo che hanno per compensare e "nascondere" i proprio limiti è offendere facendosi forti dell'immagine.
Ho esperienza di persone che, in questo ruolo di "uomini e donne di mondo", ci stanno stretti nonostante lo ostentino giornaliermente e la frase tipica è "la vita è cambiata, oggi le priorità per stare bene in società sono altre, bisogna adattarsi anche se non è nella propria natura".
Io sono solita rispondere "a me interessano le priorità per stare bene con me stessa e con le persone che amo"!
 

Ariel

New member
Se essere sfigati e secchiOni significa essere persone pacate, educate, curiose, serie, affidabili oltre che amanti dei libri e dei divertimenti sani allora siate orgogliosi che lo pensino di voi!!!

Non tutti si è uguali, noi sicuramente apparteniamo ad una nicchia ma vi assicuro che crescendo si è super orgogliosi di essere così...

Certo, gli "uniformati" sono molti più di noi ma dobbiamo tenere duro e portare avanti la nostra specie :YY
 

jaia

New member
Il giudizio secondo me c'è, in tutti: è naturale darsi una propria opinione su quello che ci sta intorno. Il problema è che purtroppo c'è tantissima mancanza di rispetto in giro: mi pensi uno sfigato perchè leggo? Bene, personalmente penso che tu sia sfigato se a 30 anni la cosa più importante della tua vita sono gli ape, la disco, vestirti trendy, essere glamour...Però un conto è pensarlo nella propria mente, un conto è offendere con sguardi, battutine ecc....Ce ne sono di cose che non mi piacciono, non per questo però vado in giro a deridere o offendere la gente.....
Se ti incontrerò io, sappi che magari verrò a chiederti che libro stai leggendo!:)
 
A parte la rabbia per il fatto che persone del genere popolano ancora questo mondo (li sparerei a vista come i fascisti elementi del genere...), è sorto in me un dilemma: spesso, molte persone che mi vedono con in mano un libro mi guardano perplesse, come se non ne avessero mai visto uno, e trovano strano il fatto che io legga molto. E quando non mi danno dello sfigato, mi prendono del secchione.
Ora, perchè questa dicotomia? Perchè è così strano che a qualche persona piaccia leggere un buon libro? Forse perchè leggendo non si rimorchia come ballando musica house?

La convivenza in questo pianeta è spesso difficile per tutti, me ne rendo conto su di me e sull'intolleranza che avverto nel leggere la violenza mista alla superficialità della tua frase.
Penso che, come hai detto tu, la gente sia libera di pensare ciò che vuole al di là della ristrettezza o meno del proprio giudizio. Non ho una risposta alla tua domanda intanto perchè secchione/sfigato non è una dicotomia, mica sono due concetti opposti. Sono diversi e possono essere correlati o no. Secondariamente non capisco xchè chiedi spiegazioni x il loro giudizio.

Poirot ha scritto:
Io per carità passo sopra ai giudizi della gente, ma se io non mi permetto di giudicare loro e i loro piercing al capezzolo (ahimè, si), perchè loro si permettono di giudicare me?

Come non ti permetti? ma se lo hai, implicitamente, appena fatto? Tutti ci facciamo un'opinione delle persone e delle cose che ci stanno attorno, ciò che dovremmo fare,secondo me, è essere meno ipocriti e ammetterlo.
 

danilo87

New member
.....3 ragazzi stile sono figo, sono bello, sono fotomodello che mi hanno guardato come se avessi in mano un animale morto, e mentre si allontavano ho udito la lieve espressione "che sfigato quello!".
A parte la rabbia per il fatto che persone del genere popolano ancora questo mondo....
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
Che vuoi mai...magari a quarant'anni saranno ancora lì a tenere i capelli laccati e a giocare con la lingua col piercing alla bocca e quando loro figlio gli gli chiederà di parlargli degli anni 2000 (Dio non voglia che un figlio debba crescere con un padre truzzo) gli parlerà,tra un "cioè" e un "vecchio"e un "sì,tipo,non so..." di trans,di Joe T.Vanelli,di quanto facevano le pastiglie a Ibiza e che la musica non era un gran chè ma le casse del cocco "spingevano a maiiaaaalaaaa:cool:".
Insomma,io credo che per gente così,gente che ragiona ancora per stereotipi della velina e del calciatore,gente che ragiona con la testa della tv e della società di cui sono schiavi e ribelli, l'ignoranza sia davvero un bene,se dovessero mai trovarsi a doverti rispondere a una delle domande che hai fatto qui si troverebbero con l'espressione di una scimmia pettinata su un Jumbo che prende la scossa ogni volta che spinge il pulsante sbagliato per decollare.
Che rabbia,si credono controtendenza e all'avanguardia e invece sono burattini usurati...:W:W:W
 

Bag End

Tolkien Society Member
Io mi reputo un topo da biblioteca, ma francamente me ne infischio di quello che pensano gli altri di me, soprattutto se è gente che non ha mai aperto un libro in vita sua :OO!

[quote:poirot]E qualche giorno fa, mentre ero in spiaggia, mi è capitata una cosa strana. Dato che ormai di sole ne ho preso abbastanza, e dato che ho davvero un bel libro per le mani, mi sono messo sul mio bel lettino all'ombra a leggere. Dopo circa 10-15 minuti mi sono passati affianco 3 ragazzi stile sono figo, sono bello, sono fotomodello che mi hanno guardato come se avessi in mano un animale morto, e mentre si allontavano ho udito la lieve espressione "che sfigato quello!". [/quote]
Io sono diversi anni che non entro in una spiaggia (e quando andavo, avevo sempre un libro ad accompagnarmi), per svariati motivi. Ecco, credo che tu mi abbia fornito un motivo in più per non tornarci :wink:.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io leggo da quando sono ragazzina ed ho sempre acchiappato :YY

ma a parte gli scherzi credo che ci siano dei pregiudizi da parte delle persone che si basano sulle apparenze e sui luoghi comuni. Compreso il meccanismo, non ci si lascia smontare da frasi "confezionate" ma si cerca di comprendere il punto di vista dell'altro e se proprio non è possibile nulla vieta di lasciar perdere. Spesso un pensiero di questo genere nasconde una propria paura che viene attribuita all'altro. Leggere aiuta anche a comprendere punti di vista diversi, con il tempo ci si fermerà meno alle apparenze che danno sicurezza e si cercherà di guardare le persone per quello che sono e non per quello che noi riteniamo siano.
Che pistolotto noioso che ho scritto :OO
 
Ultima modifica:

Ovio Paccio

Kvaisturei
Da bravo estimatore di Poirot, anch'io sono molto interessato alla psiche umana, specialmente quella altrui (a capire la mia c'ho rinunciato molto tempo fa).
E qualche giorno fa, mentre ero in spiaggia, mi è capitata una cosa strana. Dato che ormai di sole ne ho preso abbastanza, e dato che ho davvero un bel libro per le mani, mi sono messo sul mio bel lettino all'ombra a leggere. Dopo circa 10-15 minuti mi sono passati affianco 3 ragazzi stile sono figo, sono bello, sono fotomodello che mi hanno guardato come se avessi in mano un animale morto, e mentre si allontavano ho udito la lieve espressione "che sfigato quello!".
A parte la rabbia per il fatto che persone del genere popolano ancora questo mondo (li sparerei a vista come i fascisti elementi del genere...), è sorto in me un dilemma: spesso, molte persone che mi vedono con in mano un libro mi guardano perplesse, come se non ne avessero mai visto uno, e trovano strano il fatto che io legga molto. E quando non mi danno dello sfigato, mi prendono del secchione.
Ora, perchè questa dicotomia? Perchè è così strano che a qualche persona piaccia leggere un buon libro? Forse perchè leggendo non si rimorchia come ballando musica house?

Che poi un lettore appassionato non è per forza un genio a scuola. Mia madre ha la terza media, eppure legge tanto quasi quanto me.
Io per carità passo sopra ai giudizi della gente, ma se io non mi permetto di giudicare loro e i loro piercing al capezzolo (ahimè, si), perchè loro si permettono di giudicare me?

Ti dico solo questo, sulla spiaggia mi chiamano "Quello che legge", il pomeriggio sto all'ombra sul lettino a leggere dalle 3 e mezza alle 7 di sera...e sono l'unico del lido che legge...(anche se sono più abbronzato di quelli descritti da te...e senza intrugli e oli ipermegasuper abbronzanti :p) però dove sono stato a inizio mese (S.M. di Leuca) li era il contrario, in spiaggia un buon 80% delle persone nella "controra" leggeva...gli sfigati erano i tipi da spiaggia invece...
 

Ovio Paccio

Kvaisturei
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
Che vuoi mai...magari a quarant'anni saranno ancora lì a tenere i capelli laccati e a giocare con la lingua col piercing alla bocca e quando loro figlio gli gli chiederà di parlargli degli anni 2000 (Dio non voglia che un figlio debba crescere con un padre truzzo) gli parlerà,tra un "cioè" e un "vecchio"e un "sì,tipo,non so..." di trans,di Joe T.Vanelli,di quanto facevano le pastiglie a Ibiza e che la musica non era un gran chè ma le casse del cocco "spingevano a maiiaaaalaaaa:cool:".
Insomma,io credo che per gente così,gente che ragiona ancora per stereotipi della velina e del calciatore,gente che ragiona con la testa della tv e della società di cui sono schiavi e ribelli, l'ignoranza sia davvero un bene,se dovessero mai trovarsi a doverti rispondere a una delle domande che hai fatto qui si troverebbero con l'espressione di una scimmia pettinata su un Jumbo che prende la scossa ogni volta che spinge il pulsante sbagliato per decollare.
Che rabbia,si credono controtendenza e all'avanguardia e invece sono burattini usurati...:W:W:W

che bello un mio coetaneo non imbecille...se ne trovano pochi sai?
 
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