La Bellezza del cambiamento

Fabio

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Membro dello Staff
Per chi ha letto il libro Chi ha spostato il mio formaggio chiedo:
secondo voi cosa ha relamente fatto partire Ridolino alla ricerca del formaggio?
La paura o altro?

Parliamo un po' del cambiamento. Solitamente è visto come una paura perchè da un livello si può andare al livello peggiore.
Come mai raramente il cambiamento è visto ottimisticamente ovvero se cambio posso (altrimenti non potrei) passare al livello migliore?
 

Lauretta

Moderator
Il cambiamento è visto in modo negativo, per la più parte delle volte, dal momento che viene lasciato qualcosa di certo , per qualcosa di cui ancora non si ha piena conoscenza...

Inoltre, per cambiare è necessario rischiare..e il rischio che si corre è lo sgretolamento...cambiare troppo rapidamente o cambiare nel modo sbagliato può avere effeti più negativi che positivi..è anche vero che questo avviene anche rimanendo statici in un mondo in continua evoluzione..ma pare che le persone si accorgano meno di questo rischio...

infine il cambiamento non è un processo linerare......è come un albero che cresce...ha un unico tronco, ma diverse diramazioni e non si può sapere a priori quale sarà la diramanzione più solida e quella necessaria a migliorare!
 

Lisistrata

New member
la paura è senza dubbio il motore primo, ma non c'è di che vergognarsi, lo è stato sin dalla notte dei tempi, se vogliamo "nobilitarla" chiamiamola "istinto di sopravvivenza"
il punto a favore di Ridolino è il modo in cui affronta la paura, perchè, come si dice in Dune (Frank Herbert) “La paura è la piccola morte che uccide la mente“: la paura è un sentimento sano, avverte del pericolo, poi sta a noi come parametrarci con esso, se soccombere, nasconderci in qualche anfratto o affrontarlo
alla fine credo che Ridolino parta per la sua cerca spinto dal desiderio di mantenere/migliorare il suo livello di vita
 

Nerst

enjoy member
Io credo che il cambiamento causi ansie e paure per via del fatto che bisogna rimettersi in gioco. Cambiare significa farsi conoscere, magari studiare, apprendere cose nuove, ma prevede "necessariamente" il caricarsi di nuova energia positiva per rimboccarsi le maniche. Quest' ultima cosa è ciò che abbatte di più, non tutti ci riescono. Ma credo che il cambiamento possa portare a cose positive, tant' è che se si decide di voltare pagina è per lasciare una situazione brutta per intraprenderne un' altra che deve esser migliore. Finchè ogni nuovo piccolo passo sarà scandito dalla paura, si rischia di inciampare e farsi più male.
 
P

ParallelMind

Guest
Mi spiace hai trovato (con me) uno di quelli radicalmente contrari al cambiamento. Io la vedo molto proustianamente,il tempo migliore della nostra vita è quello dell'infanzia e adolescenza,dopo viene solo lo smarrimento dell'essere nel mondo.
Quindi alla ricerca del tempo perduto..dell'io perduto,quello fanciullesco.
 

Nerst

enjoy member
...il tempo migliore della nostra vita è quello dell'infanzia e adolescenza,dopo viene solo lo smarrimento dell'essere nel mondo.
Quindi alla ricerca del tempo perduto..dell'io perduto,quello fanciullesco.


Ed è proprio questo quello che la gente non dovrebbe fare: dimenticarsi dell' io fanciullesco e dei bimbi che siamo stati. Dovremmo ancora meravigliarci dell' arcobaleno, dondolarci su di un' altalena. Per molti bambini lo smarrimento si ha già in età infantile, purtroppo.
 
P

ParallelMind

Guest
Ed è proprio questo quello che la gente non dovrebbe fare: dimenticarsi dell' io fanciullesco e dei bimbi che siamo stati. Dovremmo ancora meravigliarci dell' arcobaleno, dondolarci su di un' altalena. Per molti bambini lo smarrimento si ha già in età infantile, purtroppo.

ma non credo sai,c'è chi ha avuto un infanzia e adolescenza più felice di altri,ma questo alla fine può starci,fa parte della vita.
Quello che non dovrebbe accadere è il dissolversi dell'io fanciullo e delle esperienze,ricordi,sensazioni vissute fino alla fase adulta.
Fase in cui per questioni 'pratiche' si deve per forza abbandonare il vecchio se autentico e genuino per adeguarsi alla dinamica che il mondo prima ti offre poi ti impone.
Difficile riuscire a gestire il conflitto e uscirne vincitori,a testa alta.
 
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