Cibrario, Benedetta - Rossovermiglio

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
"Torino 1928. L’eleganza e il rigore dell’aristocrazia piemontese inchiodano una giovane donna all’infelicità di un matrimonio combinato.
Sulla sua strada però il destino mette l’affascinante ed enigmatico Trott, ed è come se si risvegliasse da un incantesimo. Tutto sta cambiando, nella società italiana ma anche dentro di lei: troppo moderna per adattarsi docilmente a proseguire nel solco tracciato dalle altre donne di famiglia, è tuttavia ancora troppo fragile per vivere la propria ribellione.
Sceglie dunque di trasferirsi, sola, a San Biagio, una proprietà in disarmo nella campagna senese. Intorno, la bufera della Seconda guerra mondiale, la caduta del fascismo.
Il desiderio di rinascita di un intero paese finisce per coincidere con la trasformazione graduale della fattoria semiabbandonata in una moderna azienda vinicola di successo.
Qui, una breve e intesa riapparizione di Trott precede la sua improvvisa scomparsa, misteriosa e immotivata. La protagonista ha davanti a sé tutta una vita per comprendere che il confine tra realtà e apparenza, torto e ragione, verità e menzogna può essere talmente sottile da risultare spesso impercettibile."

"Senti. Andiamo via."
"Dove?"
"Torniamo a casa. Vengo a vivere con te. Ti insegno a fare il vino"

"Un secolo di storia. Un matrimonio spento. Una passione mitteleuropea. Le colline del Chianti. La passione che spezza un incantesimo lungo una vita."
Libro vincitore del Premio Campiello 2008

L'ho appena iniziato ed è molto scorrevole, non troppo romantico o sdolcinato, almeno per il momento. Seguirà commento a lettura terminata.
 
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Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Finito ieri sera.
Un bel romanzo, una storia raccontata dalla protagonista, che si alterna nei ricordi tra presente, passato recente e passato remoto, in un arco temporale molto ampio che va dal 1928 a quasi i giorni nostri, passando attraverso il periodo della guerra. Suggestivi i paesaggi, le colline del Chianti. Storia "quasi" d'amore, con un finale che mi ha sorpreso. Nel leggere questo libro mi viene da pensare alla scrittrice Joanne Harris che ha creato il personaggio di Vianne, come ci fosse una certa somiglianza con il personaggio creato da Benedetta. Una donna sola in questo caso -sposata per necessità, ma sola- con un carattere forte e che vuol far da sè.
 

Mara_z

New member
Bel romanzo davvero. Ero prevenuta, ma mi sono dovuta ricredere.
Stile elegante ma non affettato, scorrevole.
I personaggi sono ben delineati, la protagonista assume uno spessore via via più complesso e interessante.
Bellissime le descrizioni della campagna senese.
Non è certamente un capolavoro, ma un buon libro. Da leggere.

condivido la similitudine con la Harris, anch'io ci ho pensato
 

Meri

Viôt di viodi
L'ho letto lo scorso anno, ma mi è piaciuto molto x lo stile asciutto con cui è stato scritto:)
 

MCF

New member
Anche a me è piaciuto molto perchè la Cibrario ha uno stile piacevole; adesso ho comprato il suo nuovo libro, qualcuno l'ha letto? L'ho incominciato e mi sembra molto diverso dal primo, ha uno stile diverso come se fosse scritto da un'altra persona. Ma forse è solo l'inizio.??
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho iniziato a leggere le prime 50 pagine tutte di filato.Sono rimasta affascinata dalla storia,ma l'ho interrotto per proseguire a leggerlo la settimana prossima con Ugly Betty in un minigruppo.Non vedo l'ora di scoprire il seguito,attraverso i racconti tra presente e passato della protagonista.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Concordo con Minerva, leggete lì!

In ogni caso, brevemente: un libro piacevole che offfre qualche spunto di riflessione, non è un capolavoro ma è carino. 3,5/5
 
V

Valentina992

Guest
Ho iniziato a leggere questo romanzo in maniera titubante, perchè in effetti ha una trama abbastanza comune ma l'ho trovato bello. Lo stile scorrevole ed elegante dell'autrice ha contribuito a delineare questa storia in maniera particolare in modo da farla amare e arricchendola di una buona caratterizzazione storica e dei personaggi. Forse non avrebbe guastato un po' di verve, quel quid in più diciamo, ma nel complesso una buona prima prova.
 
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