Maurensig, Paolo - La variante di Lüneburg

Fabio

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Un bel libro.
Un colpo di pistola interrompe la vita ad un ricco imprenditore tedesco. Per quale motivo? La risposta risiede negli scacchi, in una mossa detta Variante di Luneburg. I protagonisti del libro sono un ebreo ed una guardia nazista, entrambi con la passione per gli scacchi.
Il colpo di pistola è la conclusione di una partita iniziata decenni prima.

L'autore riesce a fondere in un unico libro scacchi ed olocausto. Un giallo che appassiona e che fa riflettere. Il nazismo, uno dei periodi più bui della nostra storia viene visto in un'ottica diversa.
Consigliato.
 
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Fabio

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Non me lo ricordo molto bene ma è ambientato in quel periodo. Mi ricordo che è un libro interessante e che tratta dell'olocausto.
 

Mrs. Rog

New member
Quanto non mi è piaciuto questo libro!!!!
Ok non è il mio genere, ma non mi è piaciuto proprio, però lo consiglio a tutti gli amanti dei scacchi...
 

Elena.90

Curly member
Io l'ho letto tanto tempo fa... Ho apprezzato molto il libro per come indaga il mondo degli scacchisti, che personalmente ho sempre trovato personaggi eccentrici e per molto misteriosi...
Però dai, il fatto che i protagonisti siano un ufficiale nazista e un ebreo internato in un campo entrambi con la fissazione per gli scacchi rendeva un po' prevedibili certi avvenimenti descritti. Ora però non vorrei svelare il finale del libro...
 

elena

aunt member
Terminato ora .....io l'ho trovato stupendo :D!!!


Sin dalle prime pagine sono rimasta affascinata dalla capacità descrittiva dei singoli eventi, riportati da un io narrante che resta celato fino all'ultima parte, e soprattutto di questo sconosciuto mondo degli scacchi: lo spirito di assoluta dedizione e abnegazione che permea gli "eroi" di questo gioco è assimilabile ad un atto di fede per una religione dura e spietata che spinge la competizione fino alle estreme conseguenze. Il romanzo rappresenta un giallo, un libro di iniziazione con un accenno di esoterismo e aspetti di fantasia ma anche una singolare descrizione dell’olocausto…….tutte tematiche trattate con molta arguzia…..quasi come fossero mosse studiate di un esperto giocatore di scacchi :p!!!

Bellissimo.......forse sono accecata dalle splendide sensazioni che mi lasciato.....ma io gli do 5/5 :wink:!!!!!!!!!!!!!!
 

Dorylis

Fantastic Member
Libro coinvolgente e intrigante, dotato di una scrittura leggibilissima seppure di alto livello, scenario azzeccato e personaggi memorabili. Inutile dire come anche la storia faccia il suo ingresso nel mondo razionale degli scacchi in modo del tutto irrazionale.. Consigliatissimo! 5/5

P.S. penso che tirerò fuori la scacchiera e giocherò un po' questo weekend! :D
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Berllo e molto ben scritto. Il finale mi ha lasciato un po' perplesso.
Il fatto di aver giocato a scacchi a livello agonistico da ragazzo me l'ha fatto apprezzare ancora di più.
 

Kodiak

New member
Ho letto il libro e devo dire che, specialmente nel finale, mi ha un poco deluso.
Per scacchisti duri e puri consiglierei senz'altro un libro diverso (in tutti i sensi) come può essere "Pianeta Morphy" di Rogoz. Sempre che riusciate a trovarne una copia.
Ciao!
Ps. Anch'io ( solo ogni tanto, purtroppo) amo giocare a scacchi.
 

asiul

New member
"Sembra che l'invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue.
Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte il sultano volle premiare l'oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione:un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due chicchi sulla seconda, quattro sulla terza, e così via...
Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la terra, per togliersi dall'imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa.
La leggenda sottace il fatto che quel sovrano dovette pagare in seguito un prezzo ben maggiore:egli si appassionò al nuovo gioco fino a smarrirne la ragione. L'esosità del mitico inventore, infatti, è pari solo a quella del gioco stesso"

Mi piace questo romanzo...:YY.
Appena ne avrò il tempo scriverò la recensione.
 

Zefiro

da sudovest
Questo libro è piaciuto molto anche a me per un motivo ben preciso.

E' una bella ed estremamente efficacie traspozione letteraria di un fatto molto semplice: una partita a scacchi, (ogni partita a scacchi) è una questione di vita o di morte. Una roba all'ultimo sangue e violentissima.

Il miglior Maurensig. Il resto della sua produzione a parer mio non è all'altezza della variante, e, a volte come nel caso de 'gli amanti fiamminghi', delude anche un po'.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
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Dal titolo e dalla descrizione ricordo di averlo letto,ma deve essere stato parecchio tempo fa,perchè non rammento granché,soprattutto la fine.
Credo proprio che sia uno di quei libri da rileggere prima o poi.
Il tema dell'olocausto mi interessa sempre.
 

Grock1985

New member
Questo libro mi è piaciuto, soprattutto per la capacità dell'autore di incrociare gli avvenimenti. Le descrizioni sono molto belle: in certi punti mi è sembrato che i personaggi mi balzassero di fronte agli occhi esattamente come sono stati descritti.
 

mame

The Fool on the Hill
Quanto conta conoscere il gioco degli scacchi per apprezzare questo libro? E' comprensibile anche per chi non lo conosce? Presenta il gioco in maniera così intrigante e affascinante da suscitare la voglia di impararlo? Avevo in mente di fare un corso, perciò potrei anche rimandare la lettura al dopo-corso.
 

Fabio

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Membro dello Staff
Quanto conta conoscere il gioco degli scacchi per apprezzare questo libro? E' comprensibile anche per chi non lo conosce? Presenta il gioco in maniera così intrigante e affascinante da suscitare la voglia di impararlo? Avevo in mente di fare un corso, perciò potrei anche rimandare la lettura al dopo-corso.
Conta poco, lo apprezzi anche senza conoscerne le regole.
 

Zefiro

da sudovest
Quanto conta conoscere il gioco degli scacchi per apprezzare questo libro? E' comprensibile anche per chi non lo conosce? Presenta il gioco in maniera così intrigante e affascinante da suscitare la voglia di impararlo? Avevo in mente di fare un corso, perciò potrei anche rimandare la lettura al dopo-corso.

Conta zero mame. Gli scacchi giocano un ruolo centralissimo nel romanzo ma non è assolutamente necessario saperci giocare o conoscerne le regole per apprezzare e cogliere a fondo il punto centrale della storia che è invece giocata su un piano tutto, diciamo così, "umano". Il succo della vicenda è altrove.

Non saprei dire se invoglia ad imparare a giocare a scacchi. Sicuramente rende ragione di quale profondità di passione tale gioco può suscitare, talvolta al limite della ossessione.

E' un romanzo davvero molto bello.
 

mame

The Fool on the Hill
Conta zero mame. Gli scacchi giocano un ruolo centralissimo nel romanzo ma non è assolutamente necessario saperci giocare o conoscerne le regole per apprezzare e cogliere a fondo il punto centrale della storia che è invece giocata su un piano tutto, diciamo così, "umano". Il succo della vicenda è altrove.

Non saprei dire se invoglia ad imparare a giocare a scacchi. Sicuramente rende ragione di quale profondità di passione tale gioco può suscitare, talvolta al limite della ossessione.

E' un romanzo davvero molto bello.

Il mio migliore amico lo ha qualificato come uno dei libri più brutti che abbia letto, ma l'avevo già comprato e adesso me lo leggo. :wink:
 

Zefiro

da sudovest
Il mio migliore amico lo ha qualificato come uno dei libri più brutti che abbia letto, ma l'avevo già comprato e adesso me lo leggo. :wink:


vabbè... Oddio, non è il libro del secolo certamente, ma qualificarlo come "uno dei più brutti" a parer mio suona un tantino ingeneroso.

Dipende da cosa si è letto naturalmente. Mi rendo conto non possa reggere il confronto con l'intera produzione di Moccia o di Faletti per esempio :YY
 
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