Casciello, Pietro - "Il manoscritto del mare"

Pietro

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Ragazzi, si tratta del mio primo romanzo. Ci ho lavorato da ben due anni. Dopo tanta fatica e con tanta fortuna, finalmente sono riuscito a pubblicarlo. Ed a realizzare così il mio piccolo grande sogno.

Titolo: Il manoscritto del mare
Autore: Pietro Casciello
Editore: Il Filo
Prezzo: 18 euro
Pagine: 223
Disponibile presso: librerie Ugo Mursia Editore (controllare sul sito de Il Filo, http://www.ilfiloonline.it/)

Luce fu, e Adamo ed Eva popolarono la terra. Non è un caso che i protagonisti di questo intenso romanzo si chiamino così: alla fine dei tempi, milioni di secoli dopo la favola leggendaria, in un mondo ormai corrotto dal male e dal progresso, dove il serpente ha corrotto ogni sentimento, ogni alleanza possibile tra gli uomini, li ritroviamo giovani superstiti, ma non più soli: ai naufraghi della storia s’aggiunge Lilith, amica e compagna, pietra dello scandalo.
I tre ragazzi si incontrano quasi per caso, in una casa in riva al mare. Qualcosa suggerisce loro di essersi già visti. Ciascuno nega il presentimento, ma è un voler chiudere gli occhi davanti al dolore, è nascondere un passato carico di tensioni e sofferenza. Nessuno però può fuggire a se stesso e attraverso un incredibile viaggio, metafora di espiazione e occasione di redenzione, Adam, Lilith ed Eva potranno forse perdonare se stessi dei propri delitti... Il mare racconta questa incredibile storia, spettatore silenzioso di un dramma esemplare, sintesi della sofferenza dell’uomo, artefice questi della storia e unico responsabile del proprio naufragare.

Pietro Casciello è nato a Napoli nel 1982. Appassionato di cinema e letteratura, si è laureato nel 2005 in Scienze della Comunicazione. Da un anno giornalista pubblicista, ha collaborato con le testate giornalistiche “NapoliPiù” e “Cronache di Napoli”, occupandosi principalmente di Cultura e Spettacoli. Il manoscritto del mare è la sua prima pubblicazione.



Ve ne sarete accorti: ho riportato la quarta di copertina.
Di seguito, ecco come "l'autore" parla del suo romanzo:


Adam, Eva e Lilith, ovvero i tre personaggi, sono chiusi in se stessi, si rifiutano di aprirsi al mondo, di confidare agli altri le proprie paure, le proprie insicurezze. Precludendosi in tal modo qualsiasi possibilità di essere veramente felici. E questa è una condizione esistenziale molto diffusa al giorno d’oggi.
Paradossalmente, nella società della comunicazione di massa, le persone sono sempre più sole ed isolate le une dalle altre. O, almeno, questo è il mio pensiero. Il romanzo, in sé, è fortemente surreale, ed è ambientato tra Londra e la Cornovaglia. Come già detto, i protagonisti sono tre ragazzi ventenni. I tre si incontrano, e non per caso, in una piccola casa in riva all’Oceano Atlantico, all’alba di un evento di proporzioni bibliche. E difatti, i loro nomi non sono scelti a caso. Ma tutti e tre portano rinchiuso nel loro animo un segreto: un segreto fatto di dolore, di colpa, di sangue.
Adam è un giornalista; Eva una fioraia; Lilith una studentessa universitaria. Le loro vite solo in apparenza sembrano normali. In realtà, nascondo agli altri i delitti di cui si sono macchiati. Con il loro incontro, il destino vuole dare all’umanità intera un’ultima possibilità.

L’idea mi è venuta incrociando tra loro tre “esperienze”: lo studio dell’ ermeneutica; i Vangeli apocrifi, in particolar modo la vicenda del demone Lilith; una visita alle segrete di Castel dell’Ovo. Inoltre, come anche tu avrai capito, c’è anche un certo riferimento a Neon Genesis Evangelion. Infine, una mia amica psicologa mi ha detto che, dalla lettura del libro, è possibile evincere la mia passione per giochi come Warhammer e D&D.

Come sono riuscito a pubblicarlo? Beh, qui non c’è niente di originale. Ho lavorato al romanzo per due anni, soprattutto grazie all’aiuto di un editor di Napoli. Quando ho ritenuto che fosse pronto, l’ho semplicemente mandato a più case editrici. Il Filo mia ha risposto, dicendo di essere interessato alla pubblicazione. Ho firmato il contratto, ed ecco realizzato il mio sogno di sempre. È una vicenda di una banalità incredibile, ma è andata proprio così: l’ ho mandato, come ben poche speranze, ed è piaciuto. Oltre a Il Filo, mi hanno risposto anche altre tre case editrici, ma avevo già firmato il contratto (e comunque, la proposta ed Il Filo era la migliore).

Concludo dicendoti che Il manoscritto del mare è il romanzo che avrei sempre voluto leggere.



Per ulteriore comodità, aggiungo il link diretto: http://www.ilfiloonline.it/shop/product_in...roducts_id=1725.
Per qualsiasi informazione, non esistate a chiedere.
 

elisa

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romanzo complesso ma deve essere veramente interessante ed originale, complimenti Pietro :)
 

Pietro

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perchè ne dovrei rimanere delusa? uno scrittore mi ha detto che bisogna abituarsi alle eventuali critiche se no uno non pubblicherebbe mai :)

Più che giusto. Ma non mi spaventano tanto le critiche, quanto il deludere le aspettative del lettore. Vedi, per me la prima qualità di un romanzo deve essere l'onestà.
 

elisa

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se sei onesto in un libro, può piacere o non piacere il romanzo, ma la stima per lo scrittore rimane intatta :)
 

Pietro

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se sei onesto in un libro, può piacere o non piacere il romanzo, ma la stima per lo scrittore rimane intatta :)

Non l'avevo mai considerato questo punto di vista. Forse sono troppo legato all'idea utopica che il libro debba piacere a tutti. Senza rendermi conto che è impossibile: a me per primo non piacciono certo tutti i libri che ho letto nella mia vita.
 

elisa

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ma si può paragonare un libro ad un figlio? mi spiego, l'autore può amare il proprio libro in modo così viscerale da non vederne eventuali limiti?
 

Pietro

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che nel libro ci possono essere delle cose dal punto di vista stilistico o di contenuto che non possono piacere a tutti e quindi già di per sè ne limitano la lettura a certe persone

Beh, agli occhi dell'autore ogni libro ha delle "imperfezioni". Di solito si tratta di minuzie. Ma minuzie che, agli occhi dell'autore stesso, sembrano degli errori madornali.

Poi, ovviamente, un romanzo non può piacere a tutti.
 

elisa

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Pietro ho il libro! appena finisco quello che ho in lettura inizio con il tuo :D

credo che per il fine settimana si parta :YY
 

Pietro

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Pietro ho il libro! appena finisco quello che ho in lettura inizio con il tuo :D

credo che per il fine settimana si parta :YY

Ne sono felice: fa sempre piacere che qualcuno legga le proprie opere.

Però non avere troppe aspettative in merito: non vorrei deluderti. E non aver paura di essere impietosa. Le critiche negative, quando sono sincere ed obiettive, sono come la medicina: hanno un saporaccio, ma fanno più bene che altro.
 

elisa

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ti posso già dire che la copertina mi piace, ha un che di serio e di profondo che mi incuriosisce, anche se mi dà più l'idea dello spazio che del mare. Però è bella. :)
 

Pietro

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ti posso già dire che la copertina mi piace, ha un che di serio e di profondo che mi incuriosisce, anche se mi dà più l'idea dello spazio che del mare. Però è bella. :)

Una volta, il mio amico nonché primissimo editor del romanzo mi ha detto che la copertina è metà romanzo. Non sono mai stato del tutto d'accordo con lui. Per me la copertina deve essere una parte del romanzo, non l'unico elemento decente funzionale solo a catturare l'attenzione del lettore. Ovvero: ad una bella copertina dovrebbe corrispondere anche un buon romanzo.

Ma, in questo caso, spero che lui avesse ragione...
 
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elisa

Motherator
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Una volta, il mio amico nonché primissimo editor del romanzo mi ha detto che la copertina è metà romanzo. Non sono mai stato del tutto daccordo con lui. Per me la copertina deve essere una parte del romanzo, non l'unco elemento decente funzionale solo a catturare l'attenzione del lettore. Ovvero: ad una bella copertina dovrebbe corrispondere anche un buon romanzo.

Ma, in questo caso, spero che lui avesse ragione...

mi piace la frase del tuo amico, ci apro un topic :D
 
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