Gianfranco_Cambosu
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Ciao a tutti i frequentatori di questo simpatico forum. Mi chiamo Gianfranco e vorrei approfittare di questo spazio per presentare il mio secondo romanzo, che uscirà a marzo, riportando le seguenti notizie.
TITOLO: "Pentamerone barbaricino"
AUTORE: Gianfranco Cambosu
GENERE: romanzo noir
CASA EDITRICE: "Fratelli Frilli"
PAGG: per ora non note (approssimativamente tra le 250 e le 300)
PREZZO: euro 12,00
L'autore è rappresentato da Alessandra Oliva, agente letterario indipendente, via Baracca 92 50127 Firenze
Indirizzo di posta elettronica:
alessandraoliva@libero.it
TRAMA (a cura di Alessandra Oliva)
In un paesino della Barbagia sperduto tra i monti, cinque banditi organizzano una rapina in banca che potrebbe essere il colpo della loro vita.
Ma qualcosa va storto, e chi doveva essere loro complice all’interno della banca si trasforma improvvisamente in un nemico pronto ad uccidere. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in due: Tinteri e Cadena, il bandito “buono” e quello cattivo, costretti ad asserragliarsi lì con due ostaggi, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa torinese. Passano le ore, i giorni, ma la condizione degli assediati sembra interessare sempre meno a chi sta fuori; in un’atmosfera surreale e grottesca il mondo esterno si dimostrerà sempre più indifferente a chi sta dentro la banca, dove le voci degli assediati-assedianti si fanno narratrici di storie, di moderne novelle riecheggianti il Decameron. Tutti, tranne l’impiegato, hanno una storia da raccontare, che via via si rivelerà molto più vera e personale di quanto si potesse pensare. Nel frattempo, il mondo là fuori continua assurdamente nelle sue attività frenetiche: lavori stradali, persino uno spettacolo teatrale, i cui personaggi sembrano ridestare antichi fantasmi nell’animo dei due banditi.
Forse qualcuno là fuori vuole la loro morte, forse ormai non ha più importanza vivere o morire, dopo cinque giorni di prigionia estenuante avvolta dal non senso, in un pesante silenzio rotto solo dalle novelle raccontate a turno non tanto per passare il tempo, quanto per dare sfogo a ricordi, rancori, rimorsi, confessioni.
Il finale a sorpresa svelerà l’arcano di questo pentamerone trascorso nell’indifferenza di un intero paese.
"Pentamerone barbaricino" si potrebbe definire un “romanzo criminale etnico”, un giallo a sfondo sociale. Storie di povera gente, dedita alla pastorizia e alla malavita, o a tutte e due, storie di sangue, di faide di paese, di vite bruciate dal crimine, per vocazione ma anche perché non si sa coltivare la speranza di una vita diversa. Al realismo di questo spaccato sociale fa da contraltare l’elemento contrario, il surreale, il mistero che s’infittisce nella vicenda venandola di inquietudine: i riferimenti al satanismo nelle novelle di Eleonora, l’assenza di qualsivoglia forma d’intervento da parte delle forze dell’ordine, lo spettacolo teatrale inscenato nella piazza di fronte alla banca, dove figure dolorose evocano fantasmi di un passato da dimenticare.
ALTRE NOTIZIE SULL'AUTORE
Più o meno lo stesso mese di "Pentamerone barbaricino", uscirà in libreria il racconto "Assassino di carta" nella raccolta di autori vari intitolata "Profondo noir", Edizioni 9muse.
Ciao
Gianfranco
TITOLO: "Pentamerone barbaricino"
AUTORE: Gianfranco Cambosu
GENERE: romanzo noir
CASA EDITRICE: "Fratelli Frilli"
PAGG: per ora non note (approssimativamente tra le 250 e le 300)
PREZZO: euro 12,00
L'autore è rappresentato da Alessandra Oliva, agente letterario indipendente, via Baracca 92 50127 Firenze
Indirizzo di posta elettronica:
alessandraoliva@libero.it
TRAMA (a cura di Alessandra Oliva)
In un paesino della Barbagia sperduto tra i monti, cinque banditi organizzano una rapina in banca che potrebbe essere il colpo della loro vita.
Ma qualcosa va storto, e chi doveva essere loro complice all’interno della banca si trasforma improvvisamente in un nemico pronto ad uccidere. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in due: Tinteri e Cadena, il bandito “buono” e quello cattivo, costretti ad asserragliarsi lì con due ostaggi, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa torinese. Passano le ore, i giorni, ma la condizione degli assediati sembra interessare sempre meno a chi sta fuori; in un’atmosfera surreale e grottesca il mondo esterno si dimostrerà sempre più indifferente a chi sta dentro la banca, dove le voci degli assediati-assedianti si fanno narratrici di storie, di moderne novelle riecheggianti il Decameron. Tutti, tranne l’impiegato, hanno una storia da raccontare, che via via si rivelerà molto più vera e personale di quanto si potesse pensare. Nel frattempo, il mondo là fuori continua assurdamente nelle sue attività frenetiche: lavori stradali, persino uno spettacolo teatrale, i cui personaggi sembrano ridestare antichi fantasmi nell’animo dei due banditi.
Forse qualcuno là fuori vuole la loro morte, forse ormai non ha più importanza vivere o morire, dopo cinque giorni di prigionia estenuante avvolta dal non senso, in un pesante silenzio rotto solo dalle novelle raccontate a turno non tanto per passare il tempo, quanto per dare sfogo a ricordi, rancori, rimorsi, confessioni.
Il finale a sorpresa svelerà l’arcano di questo pentamerone trascorso nell’indifferenza di un intero paese.
"Pentamerone barbaricino" si potrebbe definire un “romanzo criminale etnico”, un giallo a sfondo sociale. Storie di povera gente, dedita alla pastorizia e alla malavita, o a tutte e due, storie di sangue, di faide di paese, di vite bruciate dal crimine, per vocazione ma anche perché non si sa coltivare la speranza di una vita diversa. Al realismo di questo spaccato sociale fa da contraltare l’elemento contrario, il surreale, il mistero che s’infittisce nella vicenda venandola di inquietudine: i riferimenti al satanismo nelle novelle di Eleonora, l’assenza di qualsivoglia forma d’intervento da parte delle forze dell’ordine, lo spettacolo teatrale inscenato nella piazza di fronte alla banca, dove figure dolorose evocano fantasmi di un passato da dimenticare.
ALTRE NOTIZIE SULL'AUTORE
Più o meno lo stesso mese di "Pentamerone barbaricino", uscirà in libreria il racconto "Assassino di carta" nella raccolta di autori vari intitolata "Profondo noir", Edizioni 9muse.
Ciao
Gianfranco
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