diari di viaggio

kikko

free member
Grazie al suggerimento di Elena apro questa discussione per raccontare dei nostri viaggi, comincio con una mia vacanza fatta con 4 amici nell'aprile del 2003 in Scozia. Appena arrivati noleggiamo la macchina e poichè la guida è a sinistra con prudenza e curiosità arriviamo a Edimburgo. La prima impressione è quella di fare un salto nel passato,niente grattacieli o cartelloni pubblicitari ipertecnologici, le strade, le case, gli edifici, sembra di vedere una cartolina in bianco e nero dai contorni sbiaditi, se non fosse per le macchine ti aspetteresti di vedere guerrieri a cavallo passare per le strade.La sensazione aumenta quando a piedi giriamo per il centro storico,e in particolare al castello,maestoso e imponente dalla parte superiore tra merletti e cannoni si ha una bella veduta sulla città.Dopo un paio di giorni nella capitale ci mettiamo sulle tracce del leggendario William Wallace.Andiamo a Stirling La città, con un gradevole centro storico, si sviluppa intorno all'imponente castello medievale situato sulla sommità di una collina, in passato è stata palcoscenico di alcuni degli episodi più salienti della storia della Scozia. Fu nella battaglia del ponte di Stirling che William Wallace sconfisse gli inglesi nel 1297. Su una collina vediamo la torre dedicata al condottiero, dopo un breve tratto a piedi la raggiungiamo,qui il tempo sembra essersi fermato, all'interno della torre possiamo ammirare tra le altre cose la spada di William Wallace lunga quasi 2 metri, dalla cima della torre si ha una vista incantevole.Altra tappa del nostro viaggio Oban,cittadina nata e cresciuta intorno alla sua distilleria che produce l'omonimo whisky. Nel 1874 Hugh Stevenson, con l’aiuto di un esperto distillatore delle Lowlands, costruì la sua distilleria ed iniziò la produzione di quello che sarebbe diventato uno dei whisky scozzesi più apprezzati al mondo.Grazie a una visita guidata è possibile visitare l'antico stabilimento,Tutt’oggi l’intera distilleria non è che una piccola costruzione se comparata ad altre, e continua ad operare usando solamente due alambicchi nel processo di distillazione.Tappa successiva il lago di Loch Ness, qui c'è l'unica piccola delusione del viaggio, se non fosse per la leggenda del mostro del lago non ci sarebbe motivo di venire qui. Altre città visitate Aberdeen e Inverness. Un'ultima citazione per gli storici pub davvero splendidi con i loro interni in legno.Castelli,croci celtiche, monumenti storici,questo e molto altro troverete recandovi in Scozia http://www.forumlibri.com/forum/album.php?albumid=193
 
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elena

aunt member
Bravo Kikko, hai aperto veramente un bel topic : parlare di viaggi consente di condividere le proprie esperienze e amplia le conoscenze di ciascuno, permettendo di “viaggiare” anche attraverso le narrazioni degli altri. Personalmente ho gradito molto la tua accurata descrizione del viaggio in Scozia.......paese che non conosco…... ma che reputo sia veramente interessante da vedere........ovviamente seguendo le tracce di William Wallace :wink:.
Io sarò sicuramente meno precisa di te perché il mio modo di viaggiare è molto più orientato sulle sensazioni percepite in una determinata esperienza che dall'effettiva indicazione delle bellezze viste (diciamo la verità: la mia scarsa memoria non mi consente di fare come te un bel diario di viaggio delle località che ho visitato :boh:).

Mi viene, ad esempio, in mente la mia prima visita in Marocco: abbiamo fatto il giro delle città imperiali (Fez, Marrakech, Rabat, Meknes,) come al solito non con un viaggio organizzato (siamo un po' insofferenti a questa tipologia di viaggi :W) ma rigorosamente da soli (io, mio marito e mio figlio che all'epoca aveva un anno e mezzo).

L'impatto con questo paese è stato da subito meraviglioso.
Dal punto di vista architettonico, Fes e Meknes sono veramente due gioielli dell'arte islamica: sia le moschee che le scuole di religione, nonostante l'assenza di uno stile figurativo, sono riccamente decorate con stucchi e mattonelle vivaci e gli intarsi sul legno sono così minuziosi che sembrano dei merletti. Sempre piacevoli e pieni di vita sono i suq o bazar, presenti in ogni città araba, dove in genere si riescono a passare giornate intere senza avere la percezione del tempo che passa.
Ma lo spettacolo che mi ha lasciato veramente senza fiato è Jama‘a el-Fnaa, la principale piazza di Marrakech e vero cuore di questa città: il giorno in questo spazio immenso si svolgono commerci e attività di ogni tipo: “dentisti” che prestano la loro attività direttamente in loco, bancarelle che vendono i più svariati prodotti (comprese dentiere di ogni forma e tipo, che si possono tranquillamente “provare” fino a che non si trova quella giusta :mrgreen:), suonatori , venditori d'acqua e incantatori di serpenti (unico aspetto decisamente turistico :sbav:).
La sera l'atmosfera cambia: il caos diurno e soprattutto il caldo lasciano il posto ad un ambiente più soft, le bancarelle si trasformano in piccoli ristori che cucinano svariati piatti locali (tra l'altro la cucina marocchina è buonissima!!!) e si tengono diversi spettacoli e piccoli concerti.
Ma il ricordo del Marocco è per me indissolubilmente legato alle persone conosciute e alle esperienze vissute con loro. Sulla spiaggia di Rabat abbiamo conosciuto una famiglia che da anni viveva in Italia: una coppia simpatica, con due figli, con cui abbiamo passato una piacevole giornata, parlando, come si usa in queste circostanze, del più e del meno. Il giorno successivo ci siamo incontrati allo stesso posto e l'uomo ci ha immediatamente comunicato che aveva parlato di noi alla sua famiglia e avevano deciso che non era giusto che restassimo in albergo a sprecare i soldi: dovevamo accettare di essere loro ospiti. Al di là delle inevitabili perplessità iniziali (da occidentali non siamo così abituati a questo tipo di ospitalità) abbiamo accettato e ci siamo trasferiti per due giorni in casa loro. La “famiglia” è risultata essere numerosissima, formata da un numero imprecisato di donne, uomini e bambini: tutti si sono mostrati entusiasti della nostra presenza e ci hanno accolto con estrema cortesia. Anche all'interno delle case, soprattutto di quelle più tradizionali e religiose, vige una stretta separazione tra uomini e donne e, ovviamente, noi ci siamo adeguati alle loro usanze: io ho passato un'intera giornata in una cucina, luogo esclusivo dell'universo femminile: è stata un'esperienza particolarissima. La mia curiosità per il loro mondo, per il loro modo di pensare, per i loro piccoli segreti non era seconda alla loro. E' stato veramente un incontro tra due civiltà e due modi di essere, ognuno dei quali ha tanto da apprendere dall'altro.
Il giorno successivo siamo andati con i giovani (questa volta uomini e donne) in giro per il suq. Con molto tatto mi hanno fatto capire che avrebbero gradito fossi abbigliata come loro: così mi sono ritrovata vestita con un splendido costume locale e perfettamente a mio agio nello scoprire luoghi generalmente non frequentati dai turisti. Anche questa esperienza è stata per me fonte di un ampliamento delle conoscenze dei loro costumi, tradizioni e usanze: mi rendo conto che la mia passione per i viaggi è sostanzialmente legata al desiderio di conoscenza di altri popoli e quindi mi sento appagata quando riesco a penetrare un un minimo nella loro mentalità, superando il semplice sguardo da turista :)!!!!
 

kikko

free member
Beata te Elena che splendida esperienza hai vissuto!! le mie vacanze preconfezionate, organizzate dai tour operator sono sicuramente piacevoli ma mancano di quello scambio di conoscenze e culture che solo i viaggi possono offrire
 

elena

aunt member
Beata te Elena che splendida esperienza hai vissuto!! le mie vacanze preconfezionate, organizzate dai tour operator sono sicuramente piacevoli ma mancano di quello scambio di conoscenze e culture che solo i viaggi possono offrire

Il fatto di viaggiare in modo autonomo ha effettivamente il grande vantaggio di entrare più direttamente a contatto con il popolo che ospitante (e su questo devo dire che ho avuto molte esperienze dirette e tutte speciali sia nella zona de Nord Africa, che ho visto tutta, sia in alcuni paesi del Medio Oriente) ma per contro è più impegnativo: devi avere il tempo per studiare il paese che vuoi visitare sia per sapere cosa vale veramente la pena di vedere che per organizzare, sul posto, le modalità degli spostamenti e, comunque, sei sempre più soggetto a piccoli incidenti o inconvenienti (che quando li racconti rappresentano, forse, un dei ricordi più stimolanti del viaggio ma quando li vivi.......un pò meno :wink:).
Usufruendo di un tour operator sei libero di goderti il viaggio senza grandi pensieri: e visto che qualsiasi tipo di approccio ad un Paese è comunque fonte e stimolo per allargare le conoscenze.......ben venga qualsiasi descrizione dei viaggi effettuati :D!!!!!
 

Friz

New member
Il fatto di viaggiare in modo autonomo ha effettivamente il grande vantaggio di entrare più direttamente a contatto con il popolo che ospitante (e su questo devo dire che ho avuto molte esperienze dirette e tutte speciali sia nella zona de Nord Africa, che ho visto tutta, sia in alcuni paesi del Medio Oriente) ma per contro è più impegnativo: devi avere il tempo per studiare il paese che vuoi visitare sia per sapere cosa vale veramente la pena di vedere che per organizzare, sul posto, le modalità degli spostamenti e, comunque, sei sempre più soggetto a piccoli incidenti o inconvenienti (che quando li racconti rappresentano, forse, un dei ricordi più stimolanti del viaggio ma quando li vivi.......un pò meno :wink:).
Usufruendo di un tour operator sei libero di goderti il viaggio senza grandi pensieri: e visto che qualsiasi tipo di approccio ad un Paese è comunque fonte e stimolo per allargare le conoscenze.......ben venga qualsiasi descrizione dei viaggi effettuati :D!!!!!

Pienamente d'accordo! secondo me gli imprevisti in viaggio sono una delle cose piu belle, magari la momento no, ma in ogni caso quando sorge un problema l'eccitazione ha il sopravvento sulla paura, perche so che in un modo o nell'altro la via d'uscita la trovo; li considero piu che altro chance uniche ed irripetibili per avere nuove e stimolanti esperienze.

PS se trovo il tempo trascrivo tutti i miei diari di viaggio sul pc e poi li posto sul forum.
 

elena

aunt member
PS se trovo il tempo trascrivo tutti i miei diari di viaggio sul pc e poi li posto sul forum.

Che bello .....vuol dire che ci farai partecipi dei tuoi viaggi :D!!!
Quanto mi piace sentire i racconti di viaggio :YY!!!
Ma tu hai dei diari compilati per ogni viaggio effettuato? Se fosse così......sei veramente da ammirare....anche a me (a livello teorico) mi sarebbe sempre piaciuto tenere dei diari....perché con il tempo molti ricordi sfuggono....ma purtroppo sono tutt'altro che metodica e precisa :wink:
 

Friz

New member
si be' ho un unico diario diviso diciamo in capitoli dove ogni capitolo e' un viaggio. diviso a suo volta per giorni.

Appena lo recupero comincio la trascrizione, se non vi scandalizzate per il povero lessico e gli errori grammaticali :D
 

kikko

free member
diari di viaggio, mai come in questo caso il titolo de topic fu più azzeccato, aspettiamo con curiosità i tuoi racconti :D grazie anche ai tuoi diari potremmo visitare posti che non abbiamo mai visto :YY :YY
 

elena

aunt member
Oggi, non so perché, ho pensato allo Yemen.....e quindi eccomi qui con una non predeterminata nota di viaggio di questo paese :D

Lo Yemen è una paese molto particolare.
Le città, antichissime, mantengono inalterato il loro fascino nonostante lo stato di conservazione del patrimonio artistico non sia proprio ottimale (per non parlare delle strutture alberghiere :W!!!). La parte vecchia di Sana’a, la capitale, è bellissima: guardare la città dall’alto, magari da una terrazza di un antico palazzo, è veramente uno spettacolo mozzafiato……non solo per le splendide mosche e i singolari minareti (magici soprattutto nei momenti della giornata in cui i muezzin richiamano i fedeli alla preghiera) ma anche per i palazzi riccamente lavorati con intarsi bianchi su sfondo ocra che la sera assumono le tonalità caldissime del bronzo. Anche le altre città che ho visitato sono molto interessanti sia dal punto di vista artistico (con costruzioni molti eleganti che si innalzano verso il cielo) che per gli splendidi panorami in cui sono inserite.
Ma la cosa che più mi ha colpito di questo paese è la gente. Molti utilizzano ancora gli abiti tradizionali che prevedono per gli uomini lunghe tuniche con una fascia alla vita a cui allacciano anche la jambiya, un pugnale ricurvo e decorato (che abbiamo acquistato e montato all’interno di una cornice), e per le donne………beh più che “abbigliamento” parlerei di “copertura” visto che spesso si intravedono solo gli occhi (e non sempre :mrgreen:). Gli uomini che non vestono in modo tradizionale non hanno alcun vestito particolare: in compenso li vedi girare tranquillamente per le strade con il kalashnikov a tracolla. Il primo uomo che abbiamo visto così “addobbato” mi ha veramente paralizzato dalla paura :OO..ma poi come tutte le cose……ci si fa l’abitudine….anche perché questi incontri sono molto frequenti e non è insolito che siano anche i bambini ad essere armati in questo modo. E’ tanto comune l’utilizzo delle armi, che ci sono diversi mercati: mercati pieni di bancarelle di diverse dimensioni che si differenziano da quelli che in genere frequentiamo solo perché invece di frutta e verdura, vendono pistole o bombe a mano :mrgreen:. Anche se sono assolutamente contraria ad ogni manifestazione di violenza o di bellicosità, la visita di uno di questi mercati è stata veramente interessante: sembrava di essere nel deposito di Matrix con armi di ogni dimensione, forma e adatte ad ogni genere di necessità. Abbiamo anche fatto acquisti: una pistola a forma di penna. Appena usciti dal mercato, in una zona desertica il nostro autista ha voluto provare questo curioso “giocattolo”: ovviamente non era un giocattolo ma una vera pistola che ha svolto egregiamente il suo lavoro emettendo un botto pauroso. Per fortuna si trattava di un’arma concepita per la difesa personale: si utilizza una sola volta e poi si disintegra :YY.
Ma gli yemeniti, al di là dell’aspetto (e forse non solo quello) guerrigliero, sanno essere anche gioviali ed ospitali: un ricordo particolare è quello relativo ad una piccola città del deserto (non ricordo il nome) arroccata su uno sperone. Per arrivare in cima, la salita era notevolmente faticosa e ci hanno proposto l’utilizzo di muli. Accompagnati da una miriade di bambini e anche da tanti adulti, il “viaggio” è stato un susseguirsi di canzoni, scherzi e ripetizioni dei nostri vocaboli da parte loro (e viceversa), in un clima di ilarità generale: non so proprio come riuscissimo a dialogare (ovviamente nessuno parlava inglese) ma so che ci siamo compresi benissimo…..tanto che alla fine ci siamo trovati coinvolti in una simpaticissima corsa degli asini (corredata da inevitabili cadute) :D!!!
Oggi, purtroppo, parlare di “Medio Oriente” vuol dire solo leggere un fatto di cronaca relativo a tristi episodi di guerra, spesso percepiti troppo lontani da noi per coinvolgerci emotivamente……. e non riflettiamo che dietro a questi “fatti” ci sono comunque degli esseri umani che soffrono ma che, nello stesso tempo, amano la vita come e quanto noi :).
 

lillo

Remember
Ricordare un viaggio come quello in Yemen è una sensazione stupenda. Credo che sia stato uno dei viaggi più belli che abbiamo fatto. La cosa che più mi ha colpito è stato appunto vedere tanta gente che andava in giro armata come se fosse scoppiata la guerra. Anch'io ho provato ad usare il kalashnikov e devo dire che si ha una sensazione terribile ed angosciante a sentire quei colpi duri che ti esplodono non solo nelle orecchie.
 

swann

New member
La parte vecchia di Sana’a, la capitale, è bellissima: guardare la città dall’alto, magari da una terrazza di un antico palazzo, è veramente uno spettacolo mozzafiato……non solo per le splendide mosche e i singolari minareti (magici soprattutto nei momenti della giornata in cui i muezzin richiamano i fedeli alla preghiera) ma anche per i palazzi riccamente lavorati con intarsi bianchi su sfondo ocra che la sera assumono le tonalità caldissime del bronzo.

E' uno dei posti in cui prima o poi andrò sicuramente. Pasolini diceva che non esiste al mondo città più bella di Sana'a...
 

elena

aunt member
E' uno dei posti in cui prima o poi andrò sicuramente. Pasolini diceva che non esiste al mondo città più bella di Sana'a...

E' vero anche a me aveva colpito prima di andarci questa frase di Pasolini:
"Sana'a, la capitale (dello Yemen), è una Venezia selvaggia sulla polvere senza S.Marco e senza la Giudecca, una città-forma, la cui bellezza non risiede nei deperibili monumenti, ma nell'incompatibile disegno... è uno dei miei sogni "
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Bravo kikko!!! Bellissimo questo topo :D
Quando sarò un po' più ispirata ci scriverò qualche fesseria, anche se purtroppo per adesso non mi sono spinta così oltre e non posso raccontare realtà così tanto lontane dalla nostra...ma è bellissimo leggere i vostri racconti, quello di Elena sullo Yemen è fantastico! Mi sembra di esserci stata anch'io! :YY
 

zolla

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Malesia!

ciao parlerò dell'ultimo viaggio che ho fatto ormai quasi un anno fa,in Malesia. Una settimana tra Kuala Lumpur e l'isola di Penang. La capitale,a parte le Petronas Towers e la torre delle telecomunicazioni,dove ho cenato al ristorante girevole,godendomi uno spettacolare skyline,non mi ha entusiasmato più di tanto. Avendo visto Singapore,Bangkok,Hong Kong e Shanghai,è sicuramente una capitale con meno fascino e minore identità. Anche l'isola di Penang,rispetto a ben altri posti,tropicali è stata poco entusiasmante,a parte una favolosa isola della barriera,a ben
due ore di aliscafo però! Il ricordo più bello,direi che è stato il rifugio per orang utang nell'entroterra di fronte a Penang, quello veramente notevole. Devo dire che la nursery con gli oranghini coi pannolini era troppo forte! Concludendo un viaggio carino,ma solo per chi ha visto gli altri bei posti che offre l'estremo oriente. Saluti al prossimo diario di viaggio!
 

lillo

Remember
ciao parlerò dell'ultimo viaggio che ho fatto ormai quasi un anno fa,in Malesia. Una settimana tra Kuala Lumpur e l'isola di Penang. La capitale,a parte le Petronas Towers e la torre delle telecomunicazioni,dove ho cenato al ristorante girevole,godendomi uno spettacolare skyline,non mi ha entusiasmato più di tanto. Avendo visto Singapore,Bangkok,Hong Kong e Shanghai,è sicuramente una capitale con meno fascino e minore identità. Anche l'isola di Penang,rispetto a ben altri posti,tropicali è stata poco entusiasmante,a parte una favolosa isola della barriera,a ben
due ore di aliscafo però! Il ricordo più bello,direi che è stato il rifugio per orang utang nell'entroterra di fronte a Penang, quello veramente notevole. Devo dire che la nursery con gli oranghini coi pannolini era troppo forte! Concludendo un viaggio carino,ma solo per chi ha visto gli altri bei posti che offre l'estremo oriente. Saluti al prossimo diario di viaggio!

Bellissima questa descrizione della Malesia, un posto che vorrei vedere!
Grazie Jean :D
 

kikko

free member
Bravo kikko!!! Bellissimo questo topo :D
Quando sarò un po' più ispirata ci scriverò qualche fesseria, anche se purtroppo per adesso non mi sono spinta così oltre e non posso raccontare realtà così tanto lontane dalla nostra...ma è bellissimo leggere i vostri racconti, quello di Elena sullo Yemen è fantastico! Mi sembra di esserci stata anch'io! :YY

ciao Ale ,io purtroppo la nostra bella Italia l'ho girata poco,quindi aspetto con curiosità anche i diari di viaggio del nostro bel paese :D anche della bellissima Sardegna dove sono stato molte volte (avendo genitori sardi) ma che ho girato poco:W:W
 

elena

aunt member
ciao Ale ,io purtroppo la nostra bella Italia l'ho girata poco,quindi aspetto con curiosità anche i diari di viaggio del nostro bel paese :D anche della bellissima Sardegna dove sono stato molte volte (avendo genitori sardi) ma che ho girato poco:W:W


Pienamente d'accordo.....il nostro Paese è così bello che merita più che una nota di viaggio :D
 

elena

aunt member
Il ricordo più bello,direi che è stato il rifugio per orang utang nell'entroterra di fronte a Penang, quello veramente notevole. Devo dire che la nursery con gli oranghini coi pannolini era troppo forte! Concludendo un viaggio carino,ma solo per chi ha visto gli altri bei posti che offre l'estremo oriente. Saluti al prossimo diario di viaggio!

Bellissima questa descrizione della malesia ........il pensiero di vedere gli oranghi e partecipare alla loro quotidianità deve essere meraviglioso..........gli oranghini con il pannolino devono essere spettacolari............se hai qualche foto.......postale, please :D!!!!
 

zolla

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Venezuela te quiero!

Come promesso ecco un altro episodio delle further adventures of Zolla. Venezuela,uno dei più bei viaggi che abbia mai fatto. 15 giorni a scorrazzare in paesaggi incontaminati,tra cascate,spiagge incantate,colori stupendi... Caracas purtroppo è una città poco attraente e molto pericolosa,per un pelo non siamo stati rapinati,e mentre stavamo andando in hotel,abbiamo visto un morto ammazzato per strada,immaginate che benvenuto! Superato il primo shock,nel pomeriggio abbiamo fatto la visita della capitale,che ripeto non ha un grande fascino.Le cose sono decisamente cambiate con la prima tappa alla Canaima,il parco nazionale che comprende la cascata del Salto Angel,la più alta del mondo,che arriva quasi a 1km di precipizio,decisamente impressionante,vista dal basso dopo una bella gita in lancia lungo il rio carrao con la foresta ai lati del fiume e in volo su un dc3 dell'anteguerra,dove alcuni arguti turisti incitavano la bagnarola volante al grido forza con lo scaldabagno! Bellissima esperienza dormire nei cottage nella foresta,anche perché non ho fatto strani incontri,a parte la formica culona,non perché abbia tendenze alternative,ma per il fatto che ha il posteriore molto sviluppato. Successiva tappa alla gran sabana,un luogo incredibile,rimasto come al tempo del giurassico,con i tepuy,quelle curiose montagne piatte con in cima delle foreste con specie endemiche.Anche qui meravigliose cascate e addirittura un piccolo fiume con il fondo ricoperto di diaspro.Un luogo veramente affascinante,con la strada che termina al confine con il Brasile. L'isola Margarita invece è stata abbastanza deludente,troppo turistica. Straordinario invece il parco nazionale dell'arcipelago di Los Roques,il più bel posto di mare che abbia mai visto. Una sola isola è abitata,con gli alloggi per i turisti in caratteristiche posadas.La mattina si arrivava a piedi percorrendo una strada in terra battuta al porto dove stazionavano folti gruppi di pellicani e si partiva alla scoperta delle isole straordinarie,una con le vasche di ripopolamento delle tartarughe marine,un'altra con una spiaggia a falce da un lato e una zona ad arbusti dove nidificano gli uccelli marni dall'altra. Un vero paradiso!!! Andateci se potete un viaggio meraviglioso!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Come promesso ecco un altro episodio delle further adventures of Zolla. Venezuela,uno dei più bei viaggi che abbia mai fatto. 15 giorni a scorrazzare in paesaggi incontaminati,tra cascate,spiagge incantate,colori stupendi... Caracas purtroppo è una città poco attraente e molto pericolosa,per un pelo non siamo stati rapinati,e mentre stavamo andando in hotel,abbiamo visto un morto ammazzato per strada,immaginate che benvenuto! Superato il primo shock,nel pomeriggio abbiamo fatto la visita della capitale,che ripeto non ha un grande fascino.Le cose sono decisamente cambiate con la prima tappa alla Canaima,il parco nazionale che comprende la cascata del Salto Angel,la più alta del mondo,che arriva quasi a 1km di precipizio,decisamente impressionante,vista dal basso dopo una bella gita in lancia lungo il rio carrao con la foresta ai lati del fiume e in volo su un dc3 dell'anteguerra,dove alcuni arguti turisti incitavano la bagnarola volante al grido forza con lo scaldabagno! Bellissima esperienza dormire nei cottage nella foresta,anche perché non ho fatto strani incontri,a parte la formica culona,non perché abbia tendenze alternative,ma per il fatto che ha il posteriore molto sviluppato. Successiva tappa alla gran sabana,un luogo incredibile,rimasto come al tempo del giurassico,con i tepuy,quelle curiose montagne piatte con in cima delle foreste con specie endemiche.Anche qui meravigliose cascate e addirittura un piccolo fiume con il fondo ricoperto di diaspro.Un luogo veramente affascinante,con la strada che termina al confine con il Brasile. L'isola Margarita invece è stata abbastanza deludente,troppo turistica. Straordinario invece il parco nazionale dell'arcipelago di Los Roques,il più bel posto di mare che abbia mai visto. Una sola isola è abitata,con gli alloggi per i turisti in caratteristiche posadas.La mattina si arrivava a piedi percorrendo una strada in terra battuta al porto dove stazionavano folti gruppi di pellicani e si partiva alla scoperta delle isole straordinarie,una con le vasche di ripopolamento delle tartarughe marine,un'altra con una spiaggia a falce da un lato e una zona ad arbusti dove nidificano gli uccelli marni dall'altra. Un vero paradiso!!! Andateci se potete un viaggio meraviglioso!

bellissimo questo viaggio, venezuela mon amour...io ho conosciuto un venezuelano, vale lo stesso? :mrgreen:
 
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