Premessa: bellissimo film visto al cinema anni fa quando uscì. Poi mi sono preso il DVD originale. Io avevo adorato Strade perdute anche se non aveva molto un senso, e alla prima visione mi aspettavo una cosa del genere, invece al cinema ho avuto un flash e tutto mi è apparso chiaro da metà film in poi, pensavo fosse lampante invece dei miei amici nessuno l'aveva interpretato allo stesso modo.
e' da tanto che non lo rivedo quindi vado un po' a memoria e potrei scrivere castroni, cmq, secondo me:
-la prima parte come già detto è un sogno della protagonista bionda, ma non un sogno qualsiasi, un sogno in punto di morte. Rivede la sua vita con molti personaggi reali ma mischiati, i loro nomi invertiti, i ruoli di molti anche. L'unica costante tra la realtà e il sogno è l'amante, la mora, e il fatto che la loro storia a un certo punto finisce.
Ora nella realtà si vede come lei sia stata lasciata e umiliata e organizzi l'assassinio della mora, cosa che si capisce dalla presenza della chiave blu. Quando incontra nel bar l'assassino (o era una donna, non ricordo...) lui/lei gli dice che ora fanno sul serio e non si può tornare indietro, e quando troverà la chiave blu sul tavolo vorrà dire che il lavoro è stato fatto. In alcune scene la chiave è sul tavolo, in altre no. Quindi in quelle senza si capisce che la mora è ancora viva, in quelle con la chiave si capisce che è morta. La bionda è pervasa dai sensi di colpa, e drogata, decide di suicidarsi, mi are sparandosi in testa, e in quel momento partono i suoi sogni in cui la vita va realmente come lei avrebbe voluto, almeno per un po'.
Quindi prima Lynch ci prende un po' in giro con un puzzle di cui non ci fa capire un granchè, poi si diverte a rimescolare tutto puntando molto sul fatto che i personaggi sono gli stessi ma rimescolati nei ruoli e nei nomi (ostenta molto a inquadrare il cartellino della cameriera per far capire che ha un nome diverso da quello della prima parte). Infine ci fa capire che la prima parte era un sogno balordo, e la realtà era la seconda parte, con un intreccio di flash back ci fa inoltre capire che la bionda ha ammazzato la mora.
Poi il resto è di contorno e non mi sono sforzato di dargli un senso, dalla scena al cinema che rsppresenta come qualcuno ha detto la realtà e la finzione, al barbone fuori dal bar, che mi dà l'idea di essere il demiurgo, il deus ex machina.
Io uscito dal cinema ero esaltato perchè aveva fatto un film complicato a livello di "strade perdute" ma con un senso questa volta.
Ho rivisto spesso "Strade perdute" ma lì un senso non ce lo trovo proprio (anche se mi piace molto), e due volte l'ultimo che ha fatto (non ricordo il nome) e nonostante lui insista che il senso è lampante, anche lì non ci ho trovato un nesso...