Giovanni Allevi - Evolution

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Evolution è il titolo del sesto album del musicista Giovanni Allevi, uscito il 13 giugno 2008. È stato realizzato con il supporto dell'orchestra dei "Virtuosi italiani", e comprende lavori per orchestra e per pianoforte e orchestra. Essa contiene sia lavori originali che trascrizioni per diversi organici. Per la prima volta, il pianista di Ascoli Piceno decide di unirsi a un'orchestra, in quanto i cinque album fino ad ora pubblicati vedevano Giovanni Allevi, come solista. A causa di un problema tecnico, la suite in 5 tempi Angelo ribelle è stata divisa in due parti, e il 4° e il 5° tempo sono invertiti. L'album contiene anche una traccia per computer che permette di accedere ad un'area riservata del sito ufficiale e, in tal modo, avere notizie su concerti ed altri eventi.

Da questo album partirà l'omonimo tour, che si svilupperà per tutta la stagione estiva 2008. In contemporanea con la pubblicazione del CD è uscita l'edizione speciale con Dvd (circa 30 minuti), dove l'artista presenta Evolution, spiegando il lavoro che è servito per la registrazione insieme all'Orchestra dei Virtuosi Italiani.

Tracce

1. Foglie di Beslan - 6:43
2. Whisper - 3:37
3. Keep moving - 2:40
4. A perfect day - 6:09
5. Come sei veramente - 5:44
6. Angelo ribelle - 6:36
7. Corale - 2:10
8. Prendimi - 2:50
9. 300 Anelli (parte 1) - 6:33
10. 300 Anelli (parte 2) - 9:09


Formazione


* Giovanni Allevi - direttore e pianista
* I Virtuosi Italiani - orchestra sinfonica


E' un disco bellissimo, rilassante, emozionante..è il disco di lui che preferisco :D
 
Ultima modifica di un moderatore:

Fallen Angel

Prósōpon
Davvero bellissimo questo cd come tutti i lavori di Giovanni Allevi veramente stupendo

P.s: Quanti anni daresti ad Allevi?
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
grande Allevi, è riuscito a portare la musica classica e jazz alla portata di tutti, anche di chi non riesce a sopportare questi generi :D
 

Mizar

Alfaheimr
grande Allevi, è riuscito a portare la musica classica e jazz alla portata di tutti, anche di chi non riesce a sopportare questi generi :D
Ragazzi scusatemi: mi intrometto solo per un appunto.
La musica di Allevi non è a nessun effetto musica classica (ed in realtà neppure jazz).
:wink:
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
secondo me la sua musica rientra un pò nella categoria jazz :D però ascoltando Allevi in alcuni casi si riesce a passare "meno dolorosamente" all'ascolto di jazz e musica classica, sto convertendo molte persone così :mrgreen:
 

fabiog

New member
Ragazzi scusatemi: mi intrometto solo per un appunto.
La musica di Allevi non è a nessun effetto musica classica (ed in realtà neppure jazz).
:wink:
Concordo pienamente con te,Allevi secondo me non ha portato niente di nuovo con le sue musiche sono dei bei motivetti da pubblicità che ti lasciano uguale sia prima che dopo l'ascolto,considerando che si è paragonato ad una specie di messia della musica(ha nominato addirittura Mozart)mi sembra esagerato.E' frutto di un bel marketing personalmente lo considero il Moccia della musica
 

Dory

Reef Member
Concordo pienamente con te,Allevi secondo me non ha portato niente di nuovo con le sue musiche sono dei bei motivetti da pubblicità che ti lasciano uguale sia prima che dopo l'ascolto,considerando che si è paragonato ad una specie di messia della musica(ha nominato addirittura Mozart)mi sembra esagerato.E' frutto di un bel marketing personalmente lo considero il Moccia della musica

Cavoli, addirittura il Moccia della musica? Il violinista Uto Ughi ne ha fatto una critica ferocissima, cosa che non mi aspettavo da lui perché mi sembrava un tipo tanto tranquillo e posato... bah... a me Allevi piace moderatamente, non mi fa impazzire, magari è un po' gonfiato dal successo ma credo che non bisogna demonizzare tutti quelli che cercano di divergere dai classici o dagli schemi dei generi esistenti. Non sarà il fenomeno sovrumano che tutti tanto decantano, ma ha comunque il merito di aver concepito qualcosa di nuovo e di aver raccolto molti consensi. Io non lo paragonerei assolutamente a Moccia che non ha inventato proprio nulla di nuovo, è andato solo riscaldare una minestra già calda. In più aggiungo che secondo me il marketing in alcuni casi è indipendente dall'artista, nel senso che dove viene fiutato il successo,chi lavora in quel campo (parlo di editori, case discografiche, etc) ci si butta a capofitto inventandosi tutto il possibile per guadagnarci su, raccolte, dvd speciali, gadget vari, bambolette, figurine, diari, quaderni, e via dicendo (non mi riferisco solo alla musica, ma anche ad altre cose come libri, film o fiction televisive).
 

saetia

kollaps!
Cavoli, addirittura il Moccia della musica? Il violinista Uto Ughi ne ha fatto una critica ferocissima, cosa che non mi aspettavo da lui perché mi sembrava un tipo tanto tranquillo e posato...


..eh in realtà Ughi è proprio il concentrato della peggior stizza ed alterigia di certo mondo accademico.. mi ricordo alcuni suoi seminari fatti quando ancora andavo a Conservatorio.. dichiarazioni allucinanti.. del tipo esiste solo la musica classica,il resto è una merda, il rock e' solo rumore e così via.. belle cose insomma.. per fortuna quel mondo non vive confinato solo negli steccati mentali di certi personaggi...
 

Dory

Reef Member
..eh in realtà Ughi è proprio il concentrato della peggior stizza ed alterigia di certo mondo accademico.. mi ricordo alcuni suoi seminari fatti quando ancora andavo a Conservatorio.. dichiarazioni allucinanti.. del tipo esiste solo la musica classica,il resto è una merda, il rock e' solo rumore e così via.. belle cose insomma.. per fortuna quel mondo non vive confinato solo negli steccati mentali di certi personaggi...

Io l'ho sentito parlare poche volte... davvero sono sorpresa, non immaginavo che fosse così... però mi devo ricredere...:??
 

saetia

kollaps!
..eh già.. le sue opinioni sul rock uscirono anni addietro su qualche giornale..

..ecco facendo una veloce ricerca ho trovato questa dal Corriere della Sera..


UTO UGHI "I miei preferiti sono i Beatles e la musica contemporanea indiana. Odio tutto il rock che e' rumore e violenza sonora ossessiva".


....ce lo vedo a vedere gli slayer...:D
 

Dory

Reef Member
..eh già.. le sue opinioni sul rock uscirono anni addietro su qualche giornale..

..ecco facendo una veloce ricerca ho trovato questa dal Corriere della Sera..


UTO UGHI "I miei preferiti sono i Beatles e la musica contemporanea indiana. Odio tutto il rock che e' rumore e violenza sonora ossessiva".


....ce lo vedo a vedere gli slayer...:D

:mrgreen: :mrgreen:
 

Mizar

Alfaheimr
Cavoli, addirittura il Moccia della musica?

No no
Molto peggio di Moccia :YY

P.S.
Concordo con saetia. L'Ughino biondino è davvero un concentrato di supponenza (in contrappunto ad una certa mediocrità stilistica).
Ma nel caso specifico della intervista su Allevi disse tutte cose sacrosante. Talmente vere da essere ovvie, scontate e quasi banali.
 

saetia

kollaps!
Ma nel caso specifico della intervista su Allevi disse tutte cose sacrosante. Talmente vere da essere ovvie, scontate e quasi banali.


..ecco nello specifico della questione sono abbastanza d'accordo anche io con quanto detto da Ughi.. (anche se il modo in cui l'ha detto.. sembrava 'na sorta di "me rode che la gente viene ai tuoi concerti e compra i tuoi dischi e non i miei" :D )...

..nel senso..

...non amo nemmeno io la volgarizzazione di una materia per le "grandi masse" (si tratti di narrativa, di storia, di musica o altro).. cioè alla fine preferisco affrontare la materia e magari scontrarmi con essa..

..pero' capisco anche l'utilita' di queste cose.. nel senso.. magari uno ascoltando allevi poi rimane colpito dalla musica e vuole approfondire la materia in modo serio andando a rovistare tra gli autori "seri" (passatemi l'aggettivo..lo uso per comodita'..)..quindi parte da allevi.. e magari poi passa a philip glass o luca flores.. o magari getta tutto e si butta sull'anarco punk inglese :D
 

Mizar

Alfaheimr
..ecco nello specifico della questione sono abbastanza d'accordo anche io con quanto detto da Ughi.. (anche se il modo in cui l'ha detto.. sembrava 'na sorta di "me rode che la gente viene ai tuoi concerti e compra i tuoi dischi e non i miei" :D )...

..nel senso..

...non amo nemmeno io la volgarizzazione di una materia per le "grandi masse" (si tratti di narrativa, di storia, di musica o altro).. cioè alla fine preferisco affrontare la materia e magari scontrarmi con essa..

..pero' capisco anche l'utilita' di queste cose.. nel senso.. magari uno ascoltando allevi poi rimane colpito dalla musica e vuole approfondire la materia in modo serio andando a rovistare tra gli autori "seri" (passatemi l'aggettivo..lo uso per comodita'..)..quindi parte da allevi.. e magari poi passa a philip glass o luca flores.. o magari getta tutto e si butta sull'anarco punk inglese :D

Concordo :mrgreen:
In fondo Uto è un pò geloso...con tutte quelle arie ecumeniche e da (?rock?)star che assume.TUNZZZ
Ma resta la bontà delle sue argomentazioni - ripeto, anche banali.
Sono dubbioso invece sulla "utilità". Solo occasionalmente, secondo il mio parere, l'ascolto di questa musica può condurre (sic!) ad ascoltare musica seria. Semplicmente perchè di musica seria non si tratta...ma solo di una etichetta appositamente e maliziosamente apposta. In tal senso un ascoltatore Alleviano rimarrebbe molto ma molto a disagio all'ascolto di seria musica colta occidentale da pianoforte del Ventunesimo secolo.

Ma ogni esperienza è soggettiva in musica.
Intanto io rimango del parere che probabilmente l'ascolto dei supert. , dei Pink Folid (in particolare) o di De André - con una certa dose di sana curiosità - possa fare miracoli ben più evidenti.
 

fabiog

New member
Ughi è stato eccessivamente duro nellasua uscita,ma ricordiamo anche che è stata dovuta ad una situazione a dir poco ridicola,mi riferisco al concerto che Allevi ha tenuto in Parlamento quasi fosse il nuovo fenomeno della musica italiana.E' vero che il livello musicale di molti dei nostri politici è molto basso,ma qando si vede come lo Stato tratta la musica e poi invita Allevi a suonare e la Rai lo trasmette pure(cosa che non ha fatto con Muti al 1 Maggio)posso capire che gli addetti si arrabbino.Non capisco cosa Allevi abbia portato di nuovo,non penso che Allevi possa rappresentare la prima tappa per il successivo passaggio all'ascolto di classica o jazz,magari chi lo ascolta e sente che lo associano a questo genere musicali andrà ad ascoltarli,ma personalmente ritengo che appena si ascolti uno Studio di Chopin si capisca immediatamente la differenza
 

Mizar

Alfaheimr
Ughi è stato eccessivamente duro nellasua uscita,ma ricordiamo anche che è stata dovuta ad una situazione a dir poco ridicola,mi riferisco al concerto che Allevi ha tenuto in Parlamento quasi fosse il nuovo fenomeno della musica italiana.E' vero che il livello musicale di molti dei nostri politici è molto basso,ma qando si vede come lo Stato tratta la musica e poi invita Allevi a suonare e la Rai lo trasmette pure(cosa che non ha fatto con Muti al 1 Maggio)posso capire che gli addetti si arrabbino.Non capisco cosa Allevi abbia portato di nuovo,non penso che Allevi possa rappresentare la prima tappa per il successivo passaggio all'ascolto di classica o jazz,magari chi lo ascolta e sente che lo associano a questo genere musicali andrà ad ascoltarli,ma personalmente ritengo che appena si ascolti uno Studio di Chopin si capisca immediatamente la differenza
Quoto, ovviamente, questo intervento e sottolineo la grande ironia -da fabiog evidenziata- che sussiste nella relazione Allevi-'nuovo':wink:
 

Dory

Reef Member
Quoto, ovviamente, questo intervento e sottolineo la grande ironia -da fabiog evidenziata- che sussiste nella relazione Allevi-'nuovo':wink:

Quello che ha portato di "nuovo" Allevi è un modo di comporre non ascrivibile a nessun genere particolare, un modo suo, che per raccogliere tanti consensi qualche cosa trasmetterà pure, altrimenti non ci sarebbe tanta gente che lo ascolta. Se fosse solo spazzatura cosa potrebbe aver portato la gente ad ascoltarlo? Secondo me, le sue musiche non sono affatto motivetti da gingol, non saranno complicate da capire come quelle classiche, ma non sono nemmeno il motivetto facilmente orecchiabile che uno si canticchia sotto la doccia. E non c'entra niente con Moccia, che tocca ben altre corde, che sono quelle degli archetipi giovanili dello slang, del bello e dannato di turno, etc., tutte cose in cui molti adolescenti si possono istintivamente ricoscere e a cui quindi può facilmente piacere. Allevi invece è solo musica, musica a cui nulla della nostra esperienza "materiale", per così dire, può essere associato se non l'evocazione di particolari emozioni che scaturiscono dal suono stesso. Come dice Polvere nel suo commento:

E' un disco bellissimo, rilassante, emozionante..

Non so se mi sono spiegata in modo sufficientemente chiaro.
Io non conosco la musica a livello tecnico, non so leggere uno spartito, se non a livello molto elementare, e non so capire bene la complessità di un brano, in questo caso, per pianoforte. So per certo (da fondi attendibilissime, ho un amico diplomato al conservatorio in pianoforte) che la musica di Allevi non è complicata da suonare per un pianista come può sembrare, però trovo un po' ingiusto associare semplice=schifezza. Non sempre ciò che è estremamente arzigogolato e complicato è bello e ciò che è semplice è da buttare.
 

saetia

kollaps!


Non sempre ciò che è estremamente arzigogolato e complicato è bello e ciò che è semplice è da buttare.

...ecco ti quoto a manetta perchè la penso cosi' anche io..

...nel mio modo di relazionarmi alla musica preferisco sempre ricercare l'istintivita' di chi suona rispetto allo sfoggio di tecnica e competenze piu' o meno blasonate..

..riprendendo le parole di Giovanni Lindo Ferretti in una vecchia intervista degli '80s.. "Fanculo qualsiasi tecnica, ciò che importa è l'anima di chi suona e non la qualità dello strumento."

...poi mi viene in mente uno come brian eno.. manifestazione massima di certa musica contemporanea, alta o bassa popolare o meno non ha importanza, che ha sempre rifiutato di essere etichettato come "musicista" proprio per prendere le distanze da certa altezzosita' propria degli "eletti del mondo accademico"..
 
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