Verdena - Requiem

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Requiem è il quarto album dei Verdena, pubblicato il 16 marzo 2007 sotto etichetta Universal. Viene pubblicato a una distanza di tre anni dal precedente lavoro del gruppo Il suicidio dei samurai e vede come produttore i Verdena stessi. Solo due tracce vengono co-prodotte con Mauro Pagani (ex-Premiata Forneria Marconi): "Angie" e "Trovami un modo semplice per uscirne". Queste due tracce, inoltre, sono state registrate presso lo studio "Officine Meccaniche", mentre il resto dell'album risulta registrato nello studio/pollaio Henhouse.

Il disco

Il disco fa la sua comparsa in un clima di grande attesa, specie fra i fans, dopo una lunga fase di preparazione che vede i Verdena attenti, a detta loro[1], a "selezionare" la gran quantità di idee venute fuori durante le improvvisazioni. Uniche anticipazioni del nuovo lavoro sono state alcune tracce (una su tutte "il Gulliver") eseguite direttamente in concerto con il pubblico. Il tutto aumenta l'attesa dell'album, mentre il precedente viene pubblicato all'estero (Francia, Svizzera, Germania e Austria[3]) e le date in Italia diventano una rarità (nel 2006 l'unica tappa italiana è stata all'Arezzo Wave).

L'album si fa apprezzare per quel sapore di maturità artistica a cui i Verdena sembrano avvicinarsi sempre più con il tempo. Maturità non solo puramente tecnica (e in questo è forse il batterista a spiccare più degli altri componenti), ma anche una maturazione di sensibilità che il gruppo dimostra di avere nei confronti della cura del suono, delle ambientazioni, dell'equilibrio compositivo e dell'equilibrio fra la base strumentale, le distorsioni e le parole. Alcune tracce spiccano per la lunghezza e i vari momenti musicali di cui sono composte, altre per la loro brevità che sembra rappresentare un riposo. Si alternano, inoltre, momenti acustici positivamente contaminati col solito registro caratteristico della band, ma che si è molto evoluto rispetto al passato. Le liriche continuano ad essere suggestive e semplici nel pieno dello stile di Alberto leggermente naif, esistenziale, cupo e decisamente diverso da ogni altro italiano. Una novità, forse, sono i diversi riferimenti religiosi (dal titolo dell'album[4] ad alcuni versi), che sarebbe però riduttivo inquadrare in una sola ottica.

Si notano, infine, diverse citazioni dall'immaginario musicale collettivo di un certo tipo di pubblico che i Verdena dimostrano di conoscere e al quale sanno di rivolgersi. La prima ad essere notata: "Non prendere l'acme, Eugenio" ricalca il titolo di una vecchia canzone dei Pink Floyd "Careful With That Axe, Eugene" ("Attento con quell'ascia, Eugenio") dall'album Ummagumma. Non mancano poi quelle musicali, fra le quali spicca l'introduzione di batteria de "Il Gulliver" che richiama "Rock and Roll" dei Led Zeppelin (con qualche variante di grancassa nel secondo momento) dall'album Led Zeppelin IV. “Angie” ha lo stesso nome di una canzone dei Rolling Stones e ricorda “Blue Jay Way” dei Beatles e cita i Nirvana nel testo (compare il dissacrante "God is gay", già rintracciabile nel testo di "Stay Away", decima traccia di Nevermind). E il dottor Huxley a cui si chiede una ricetta ricostituente è evidentemente lo scrittore profeta della mescalina, da un'opera del quale i Doors hanno preso il nome. "Faro" è anche un vecchio pezzo di Elio e le Storie Tese, ma probabilmente in questo caso il terzetto di Bergamo non è stato volutamente citazionista.

Copertina e illustrazioni grafiche

* Copertina: è la fotografia, poi riassemblata dal grafico "di fiducia"[5], di un dipinto eseguito dall'artista Paolo Facchinetti durante una fase della sua lavorazione[6], che raffigura i volti dei tre componenti del gruppo. Il dipinto in una fase avanzata della sua realizzazione appare in copertina della versione in vinile di Requiem.
* Disegni e illustrazioni: Funek, Marta Milanese, Cecilia Giabini, Alberto Ferrari.

Formazione

* Alberto Ferrari (chitarra elettrica, acustica, voce); suona inoltre[7]: chitarra a dodici corde in "Il caos strisciante"; basso in "Muori delay" e "Was?"; mellotron in "Don Calisto", "Isacco nucleare", "Caños" e "Sotto prescrizione del dott. Huxley"; pianoforte in "Angie"; Rhodes in "Sotto prescrizione del dott. Huxley".
* Luca Ferrari (batteria); suona inoltre: percussioni in "Non prendere l'acme, Eugenio", "Aha", "Il Gulliver", "Il caos strisciante" e "Sotto prescrizione del dott. Huxley"; synth in "Non prendere l'acme, Eugenio", "Angie", "Opanopono"; synth in radio in "Isacco nucleare"; xilofono in "Il caos strisciante" e "Sotto prescrizione del dott. Huxley"; Rhodes in "Il caos strisciante"; mellotron in "Sotto prescrizione del dott. Huxley".
* Roberta Sammarelli (basso elettrico)

Altri musicisti

* Fidel Fogaroli suona: rhodes in "Il Gulliver" e "Was?"; djambe in "Was?".
* Mauro Pagani suona: harmonium, mellotron e pianoforte in "Angie" e "Trovami un modo semplice per uscirne" (solo mellotron).
* Chaki suona: rhodes in "Muori delay"
* Gabriele suona: percussioni in "Il caos strisciante"

Tracce CD

1. "Marti in the sky" - 0:23
2. "Don Calisto" - 3:02
3. "Non prendere l'acme, Eugenio" - 6:05
4. "Angie" - 3:44
5. "Aha" - 1:06
6. "Isacco nucleare" - 4:18
7. "Caños" - 3:43
8. "Il Gulliver" - 11:54
9. "Faro" - 0:47
10. "Muori delay" - 2:42
11. "Trovami un modo semplice per uscirne" - 3:34
12. "Opanopono" - 1:50
13. "Il caos strisciante" - 4:35
14. "Was?" - 2:06
15. "Sotto prescrizione del dott. Huxley" - 12:35


Tracce bonus su vinile


1. "Iridio" - 1:50
2. "Non è..." - 4:05


Note

* "Iridio" è interamente strumentale e va a sostituirsi alla dodicesima traccia dell'album. Quindi, nel disco di vinile, non risulta presente "Opanopono" che è della stessa durata di "Iridio" e anch'essa composta di soli strumenti.
* "Non è..." è l'ultima traccia del vinile. La canzone è stata proposta dal gruppo nella maggior parte (se non in tutti) i concerti più recenti. Nei primi secondi della canzone si sente una voce al contrario che, se ascoltata nel verso giusto, dice:"one, two, three, four".

Disposizione delle Tracce sul Vinile

Tracce Vinile

Requiem "(Vinile)"


1. "Marti in the sky" - 0:23
2. "Don Calisto" - 3:02
3. "Non prendere l'acme, Eugenio" - 6:05
4. "Angie" - 3:44
5. "Aha" - 1:06
6. "Isacco nucleare" - 4:18
7. "Caños" - 3:43
8. "Il Gulliver" - 11:54
9. "Faro" - 0:47
10. "Muori delay" - 2:42
11. "Trovami un modo semplice per uscirne" - 3:34
12. "Iridio" - 1:50
13. "Il caos strisciante" - 4:35
14. "Was?" - 2:06
15. "Sotto prescrizione del dott. Huxley" - 12:35
16. "Non è..." - 4:05

Lato A


1. "Marti in the sky" - 0:23
2. "Don Calisto" - 3:02
3. "Non prendere l'acme, Eugenio" - 6:05
4. "Angie" - 3:44
5. "Aha" - 1:06
6. "Isacco nucleare" - 4:18

Lato B


1. "Caños" - 3:43
2. "Il Gulliver" - 11:54
3. "Faro" - 0:47

Lato C

1. "Muori delay" - 2:42
2. "Trovami un modo semplice per uscirne" - 3:34
3. "Iridio" - 1:50
4. "Il caos strisciante" - 4:35
5. "Was?" - 2:06

Lato D

1. "Sotto prescrizione del dott. Huxley" - 12:35
2. "Non è..." - 4:05


Davvero bello e originale questo album.
Alternativo per eccellenza TUNZZZ
Ancora dei grandi :ad:
 

Carson

New member
Credo di far parte di un incubo, ora io so
è lì che io sto, gonfio di lividi, come in un film,
non cambierà mai.
 

ArturoBandini

New member
Secondo me è l'album migliore dei Verdena. Non sono più ragazzini, è un passaggio alla maturità.

Il Caos strisciante e Il Gulliver spettacolari.
 

El_tipo

Surrealistic member
ogni disco dei verdena è incredibilmente differente dal precendente. Questo requiem è meno rock e molto più strumentale. Poi ci sono delle ballate tipo Angie che sono fantastiche. Non so se sia il migliore (raggiungere i livelli di Verdena, il loro primo album è difficile) ma cmq un disco da ascoltare, sicuramente
 
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