Diritti, Giorgio - Il vento fa il suo giro

Ho visto questo film su consiglio di qualcuno su questo forum....e ne sono rimasto estasiato! La storia del pastore francese che decide di trasferirsi con la sua famiglia presso un paesino sperduto nelle valli occiane del piemonte non è la solita occasione per parlare delle bellezze del nostro paese, dell'inquinamento o dello stile New Age. Il protagonista del film risulta essere il rapporto tra uomo e natura. Phlippe vuole vivere di pastorizia, in armonia con la natura incontaminata, come facevano i suoi avi. Siamo noi che abbiamo dimenticato le nostre origini, che siamo troppo invischiati in quel burro delle burocrazie moderne, che ci logorano, ci corrompono. Per dare un senso alla vita bisogna avere il coraggio, il coraggio di fare delle scelte, di rischiare, di cambaire, e di riappropriarci di quello che eravamo, della nostra armonia. Ma l'integrazione con gli abitanti del luogo non è per nulla semplice e finisce con l'essere fonte di scontri anche molto duri. Ma allora il problema è tutto nostro, in quel qualcosa di cui tutti parlano, ma nessuno riesce a dire la verità: il rapporto tra popolo italiano e lo straniero, il diverso, quello che viene, entra in casa nostra. Il quadro finale è raccapricciante, e degno della nostra più profonda riflessione (cit:"questi Italiani sono strani...a volte sono così disponibili, forse anche troppo...")

Ah, dimeticavo! la regia è tutta assolutamente Italiana. E c'è anche un sito Internet http://www.ilventofailsuogiro.com/

anche a me è piaciuto moltissimo, vederlo poi con il regista in sala è ancora più emozionante, perchè è proprio un'opera in cui ci si crede, girata da chi ama quei luoghi e quei valori. Bello

eh no elisa, un film su cui ci troviamo d'accordo, così, alle 22 e 30 di una sera qualunque non me lo dovevi sparare! ho quasi la tentazione di cambiare il thread e scrivere che è un pessimo film....ma non ci riuscirei! troppo interessante, troppo "nuovo" questo film. Vorrei approfondire anche questo "Diritti"

Molto lento e profondo, è un film sull'integrazione fondata sui valori! Ho avuto modo di ascoltare dal vivo a Padova l'intervista con l'attore protagonista Thierry Toscan! Molto bravo, ma di ristrette vedute (odia l'Italia e gli italiani, l'ha detto lui stesso davanti a una platea indignata, eeeh!)

Visto un paio d'anni fa, quando era uscito al cinema, dopo aver cercato a lungo di recuperarlo.
Mi pare di ricordare che fosse stato girato da diverso tempo e prodotto dall'AranciaFilm che non trovava una distribuzione e lo presentava solo ai festival. Poi a Torino è rimasto in programmazione per dei mesi.

Non saprei giudicarlo! All'entusiamo per questo film concorrono l'amore per la Val Maira e l'ammirazione per le produzioni indipendenti.
Una cosa è certa, riesce benissimo a mettere in luce una certa diffidenza che caratterizza la gente del posto, spesso mal celata dietro grandi accoglienze e mille cerimonie. Penso sia un limite caratteriale di natura endemica.

Diritti è stato allievo di Olmi e si vede, a tratti sembra un po' trascinato ma porta avanti la narrazione con molta aderenza alle atmosfere e alle condizioni dei luoghi dove gira.

P.s. questo è il mio messaggio d'esordio, un saluto a tutti

...la poesia tradotta in cinema...
:wink:

risus ha scritto:

...la poesia tradotta in cinema...
:wink:

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concordo! veramente un gran regista Diritti.