Che rapporto avete con la Bibbia?

Vladimir

New member
Come già detto sono ateo, o meglio non credo in ciò che la Chiesa propugna. Credo solo in Cristo come grande uomo, come filosofo rivoluzionario. La Bibbia è stata per me una rivelazione: ho scoperto un testo di una varietà letteraria impressionante, nel quale si passa con la massima naturalezza dalla cronaca storica, all'allegoria; dalla disputa filosofica, al testo profetico; dalle leggi pratiche alla poesia d'amore. Soprattutto hanno catturato la mia attenzione il libro di Giobbe, il Cantico dei Cantici, l'Esodo, l'Apocalisse e il Vangelo Secondo Marco. Voi avete mai approcciato questo libro tralasciando l'aspetto religioso ufficiale? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in proposito.
 

franceska

CON LA "C"
Come già detto sono ateo, o meglio non credo in ciò che la Chiesa propugna. Credo solo in Cristo come grande uomo, come filosofo rivoluzionario. La Bibbia è stata per me una rivelazione: ho scoperto un testo di una varietà letteraria impressionante, nel quale si passa con la massima naturalezza dalla cronaca storica, all'allegoria; dalla disputa filosofica, al testo profetico; dalle leggi pratiche alla poesia d'amore. Soprattutto hanno catturato la mia attenzione il libro di Giobbe, il Cantico dei Cantici, l'Esodo, l'Apocalisse e il Vangelo Secondo Marco. Voi avete mai approcciato questo libro tralasciando l'aspetto religioso ufficiale? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in proposito.

Se poi leggi Ezechiele in chiave ufologica è fantastico!
 
I miei preferiti sono Proverbi, Cantico, Apocalisse, Daniele, Ezechiele, quasi tutti libri storici, intero Pentateuco....
Anche io li leggo da un "non credente", e quasi sempre a caso... prendo libro e leggo li, dove mi capita di aprire... molto spesso mi è successo di trovare le soluzioni giuste alle domande che in quel momento mi passavano per la mente... In ogni caso, credo che da lato storico, ed anche letterario contiene un valore inestimablie.
Risponendo a Francesca, vorrei chiederti se conosci un scrittore tedesco con il nome Erich von Daniken? Riguardo Ezechiele e la chiave ufologica... C'è anche un molto carino passo in Daniele (solo che non riesco a trovarlo adesso) sempre in quella definizione.
 

Pietro

New member
Sono ateo fino al midollo, ma il fascino della Genesi non ha eguali tra i libri di tutta la storia dell'umanità.
 

franceska

CON LA "C"
I miei preferiti sono Proverbi, Cantico, Apocalisse, Daniele, Ezechiele, quasi tutti libri storici, intero Pentateuco....
Anche io li leggo da un "non credente", e quasi sempre a caso... prendo libro e leggo li, dove mi capita di aprire... molto spesso mi è successo di trovare le soluzioni giuste alle domande che in quel momento mi passavano per la mente... In ogni caso, credo che da lato storico, ed anche letterario contiene un valore inestimablie.
Risponendo a Francesca, vorrei chiederti se conosci un scrittore tedesco con il nome Erich von Daniken? Riguardo Ezechiele e la chiave ufologica... C'è anche un molto carino passo in Daniele (solo che non riesco a trovarlo adesso) sempre in quella definizione.
Si, anche se ho letto di lui in generale ma non i suoi libri, nel senso che in tutto ciò che riguarda l'ufologia (altri libri) si fa sempre il suo nome.
 

franceska

CON LA "C"
La Bibbia se si legge in chiave moderna è incredibile, anche il concepimento divino, se visto come una semplice inseminazione assistita appare molto più semplice e credibile.
 

Vladimir

New member
La Bibbia se si legge in chiave moderna è incredibile, anche il concepimento divino, se visto come una semplice inseminazione assistita appare molto più semplice e credibile.

Non credo che si possa intendere l'immacolata concenzione come fecondazione assista. Fino a 30 anni fa credo fosse impensabile una cosa del genere. Nella Bibbia si ravvisano molte tendenze diverse: quella allegorica tipica del giudaismo, le parabole tipiche della filosofia greca (Cristo parla per parabole e il Medio-Oriente ai tempi era pesantemente ellenizzato), la cronaca storica di stampo mesopotamico ecc... Io non sono un cristianista, ma bisognerebbe leggere un commento serio per capire che allegoria si cela dietro di esso.
 

franceska

CON LA "C"
Non credo che si possa intendere l'immacolata concenzione come fecondazione assista. Fino a 30 anni fa credo fosse impensabile una cosa del genere. Nella Bibbia si ravvisano molte tendenze diverse: quella allegorica tipica del giudaismo, le parabole tipiche della filosofia greca (Cristo parla per parabole e il Medio-Oriente ai tempi era pesantemente ellenizzato), la cronaca storica di stampo mesopotamico ecc... Io non sono un cristianista, ma bisognerebbe leggere un commento serio per capire che allegoria si cela dietro di esso.

Ovviamente si parla di visitatori sul nostro pianeta molto più evoluti di noi (dei) infatti tante cose per gli abitanti dell'epoca erano difficili da descrivere, ma se le leggiamo con un'altra ottica, ci appaiono sicuramente più comprensibili.
 

Vladimir

New member
I miei preferiti sono Proverbi, Cantico, Apocalisse, Daniele, Ezechiele, quasi tutti libri storici, intero Pentateuco....
Anche io li leggo da un "non credente", e quasi sempre a caso... prendo libro e leggo li, dove mi capita di aprire... molto spesso mi è successo di trovare le soluzioni giuste alle domande che in quel momento mi passavano per la mente... In ogni caso, credo che da lato storico, ed anche letterario contiene un valore inestimablie.
Risponendo a Francesca, vorrei chiederti se conosci un scrittore tedesco con il nome Erich von Daniken? Riguardo Ezechiele e la chiave ufologica... C'è anche un molto carino passo in Daniele (solo che non riesco a trovarlo adesso) sempre in quella definizione.

Credo allora che tu sia "vittima" come me dell'umanesimo religioso, ossia l'ispirarsi alle norme morali bibliche (che per molti versi trovo giuste) da laico. Per esempio trovo i dieci comandamenti piuttosto che ordini di Dio delle norme di convivenza civile, che se rispettati fanno vivere una comunità in armonia. Con questo non voglio ammettere l'esistenza di Dio, o la legittimità della Chiesa. Credo che se letto laicamente e senza superstizioni, la Bibbia possa rivelarsi un testo che può davvero fornire molte risposte. Il problema principale, a mio avviso, è l'indefinibilità sia delle personalità degli autori (a parte S.Paolo e gli Evangelisti), sia il contesto storico-politico in cui i veri testi sono nati. Questo, com'è facilmente intuibile, favorisce qualsiasi misitificazione o distorsione (come opera abbondantemente la Chiesa) dei principi enunciati. Credo che la parola chiave per sconfiggere le superstizioni che gravitano attorno a questo grande libro sia laicità nel senso esteso del termine: cioè senza seguire rigidamente rigidamente i dogmi e le ideologie religiose imperanti.
 
Le norme morali bibbiche sono la base morali di tutte religione (nel senso che sono uguali), di ogni civilizzazione. Secondo me, i dieci comandamenti li deve sapere a memoria ogni uno di noi (al di la se uno è il credente o meno), se desidera vivere in armonia e fare parte della società...
 

franceska

CON LA "C"
Credo allora che tu sia "vittima" come me dell'umanesimo religioso, ossia l'ispirarsi alle norme morali bibliche (che per molti versi trovo giuste) da laico. Per esempio trovo i dieci comandamenti piuttosto che ordini di Dio delle norme di convivenza civile, che se rispettati fanno vivere una comunità in armonia. Con questo non voglio ammettere l'esistenza di Dio, o la legittimità della Chiesa. Credo che se letto laicamente e senza superstizioni, la Bibbia possa rivelarsi un testo che può davvero fornire molte risposte. Il problema principale, a mio avviso, è l'indefinibilità sia delle personalità degli autori (a parte S.Paolo e gli Evangelisti), sia il contesto storico-politico in cui i veri testi sono nati. Questo, com'è facilmente intuibile, favorisce qualsiasi misitificazione o distorsione (come opera abbondantemente la Chiesa) dei principi enunciati. Credo che la parola chiave per sconfiggere le superstizioni che gravitano attorno a questo grande libro sia laicità nel senso esteso del termine: cioè senza seguire rigidamente rigidamente i dogmi e le ideologie religiose imperanti.
Io sono molto religiosa, credo che ci sia qualcosa oltre al nostro pensiero che prima o poi capiremo. La natura è troppo perfetta per non avere qualcosa di superiore, la chiesa è un'altra cosa. Anche i vangeli sono stati separati, ci sono quelli che la chiesa accetta e ci fa leggere e ci sono quelli apocrifi, perché?
 
Non solo che ci sono i testi apocrifici, cioè che non sono stati inseriti nella Bibbia che noi conosciamo, ma ci sono anche tanti testi nella Bibbia d'oggi che comunque la Chiesa ignora (non nel senso che non conosce, ma non lo nomina)... Si tratta di gran parte del Vecchio Testamento.
E poi, dove sta scritto nella Bibbia del celibato? Nel intero testo non c'è ne neanche una parola al riguardo
Anche io, come Francesca, mi dichiaro credente, ma non nel senso come lo impone la Chiesa. Non credo nella sua istituzione... assolutamente
 

Lauretta

Moderator
Io credo nella Chiesa e ho una gran fede in Dio..la Bibbia non parla direttamente del celibato, ma quello che i preti e le suore compiono è un atto di amore per qualcuno di superiore, e a parer mio è giusto che lo facciano senza contrarre matrimonio, che ricordo comporta la sua consumazione, trasferibile poi a quello che è il peccato originale.
senza comunque creare polemiche infinite ed inutili credo che la Bibbia sia un testo magnifico sia da leggere da credenti nel quale trovare delle risposte rispetto ai dubbi che possono venire, sia da non credenti, dal momento che ha delle parti che sono pura poesia e idee condivisibili da tutti.le leggi del mondo occidentale rispondono in gran parte a quello che la bibbia dice.

riguardo alle parti che mi piacciono di più io dico la "Prima lettera ai Corinzi" si San Paolo....MERAVIGLIOSA. aggiungo il "Cantico dei cantici" e i "Salmi" che leggo quasi sempre durante le mie preghiere giornaliere...sono anch'essi di una bellezza che ha dell'incredibile.

infine ricordo per chi non crede nella Chiesa che è stato Gesu stesso che l'ha fondata su Simone chiamato poi Pietro o Kefa (roccia). Paolo poi ha seguito questo cammino dopo essere stato converito da dio ed ha fontato chiese nei suoi viaggio dopo essere andato da Pietro a farsi confermare, come scrive nella Lettera ai Galati.
 

franceska

CON LA "C"
Io credo nella Chiesa e ho una gran fede in Dio..la Bibbia non parla direttamente del celibato, ma quello che i preti e le suore compiono è un atto di amore per qualcuno di superiore, e a parer mio è giusto che lo facciano senza contrarre matrimonio, che ricordo comporta la sua consumazione, trasferibile poi a quello che è il peccato originale.
senza comunque creare polemiche infinite ed inutili credo che la Bibbia sia un testo magnifico sia da leggere da credenti nel quale trovare delle risposte rispetto ai dubbi che possono venire, sia da non credenti, dal momento che ha delle parti che sono pura poesia e idee condivisibili da tutti.le leggi del mondo occidentale rispondono in gran parte a quello che la bibbia dice.

riguardo alle parti che mi piacciono di più io dico la "Prima lettera ai Corinzi" si San Paolo....MERAVIGLIOSA. aggiungo il "Cantico dei cantici" e i "Salmi" che leggo quasi sempre durante le mie preghiere giornaliere...sono anch'essi di una bellezza che ha dell'incredibile.

infine ricordo per chi non crede nella Chiesa che è stato Gesu stesso che l'ha fondata su Simone chiamato poi Pietro o Kefa (roccia). Paolo poi ha seguito questo cammino dopo essere stato converito da dio ed ha fontato chiese nei suoi viaggio dopo essere andato da Pietro a farsi confermare, come scrive nella Lettera ai Galati.
Non c'è alcun dubbio su chi abbia fondato la Chiesa, forse le indicazioni erano un tantino diverse. Comunque io adoro il Siracide anche se non sono d'accordo su tutto.
 

Vladimir

New member
Io sono molto religiosa, credo che ci sia qualcosa oltre al nostro pensiero che prima o poi capiremo. La natura è troppo perfetta per non avere qualcosa di superiore, la chiesa è un'altra cosa. Anche i vangeli sono stati separati, ci sono quelli che la chiesa accetta e ci fa leggere e ci sono quelli apocrifi, perché?

Vorrei vivere abbastanza per poter vedere il giorno in cui capiremo quel qualcosa di superiore: non avremo più bisogno della religione a quel punto, e se Dio esistesse quel giorno saremo potenti come lui probabilmente.
Per quanto riguarda i Vangeli non essendo un cristianista non so essere esauriete come vorrei, ma per quanto ne so le cose stanno così: i Vangeli Canonici sono spezzabili in 3+1. I tre Sinottici (Marco, Luca, Matteo) sono stati composti fra il 60 e l'80 (Cristo morì fra il 26 e il 36) ed essendo molto simili fra di loro si presume che derivino da una fonte comune, identificata dagli studiosi come fonte Q. (probabilmente composta fra il 40 e il 50). Si sono stratificate anche delle fonti orali giudeo-cristiane forse precedenti la nascita di Gesù. Il più antico, secondo la teoria marciana, è proprio quello di Marco che è anche il più breve e semplice. La lingua in cui sono stati scritti è il greco, idioma franco dell'Impero Romano d'Oriente ed è probabile che Cristo stesso parlasse in greco, visto la grandissima frammentazione dialettale della zona mediorientale. Il Vangelo di Giovanni invece ha una gestazione più travagliata. Edito attorno al 100, non fu scritto da Giovanni (di cui non si sa praticamente niente tanto che molti storici dubitano della sua esistenza) ma da una scuola di Efeso, detta appunto giovannea.
Per stabilire se un testo era canonico o apocrifo la Chiesa adddottò tre criteri: ortodossia (rispetto delle verità dogmatiche); attribuzione
"accertata" ai padri della chiesa; opportunità di una lettura pubblica di un testo (non dovevano nascere dubbi o discussioni, ma solo certezze negli ascoltatori). Perché questi criteri? Perché la Chiesa delle origini politicamente e socialmente sera molto fragile e pertanto serviva, per ovvie ragioni, una linea comune e una catena di comando. In più la creazione di un elenco di testi canonici serviva a combattere il fenomeno della pseudoepigrafia che consisteva nel spacciare testi apocrifi come scritti dai padri della Chiesa per rafforzare l'esegesi di questa o quella corrente.
Contrariamente a quanto si afferma nel Codice da Vinci, gli Apocrifi non furono mai apertamente perseguitati dalle istituzioni ecclesiastiche; anzi la vita di Maria è quasi totalmente basata su testi apocrifi come il Protovangelo di Giacomo o il Vangelo dello Pseudo-Matteo.
So benissimo che la Chiesa l'ha fondata Cristo, ma la sua parabola assomiglia in modo impressionante al quella del socialismo: da teoria che predicava il sovvertimento dell'ordine, dell'oppressione e la libertà, è diventata col tempo essa stessa portatrice di oppressione, di povertà, di privilegi per i potenti. Al Cristianesimo rimprovero le stesse cose che Michail Bulgakov rimproverava al socialismo: aver mancato di risolvere gli affari di tutti i giorni. Quello che poi contesto a questa Chiesa e a questo Papa (ma anche a Wojtyla) è il fatto di voler imporre per legge i propri valori: perché se voglio, da ateo e laico, avvalermi dell'eutanasia non devo potere? Perché impedire il riconoscimento delle coppie di fatto, dato che legalmente il matrimonio è un contratto davanti a un pubblico ufficiale? E potrei continuare con tanti altri perché, ma non mi sembra questa la sede adatta.
 

Dory

Reef Member
Come già detto sono ateo, o meglio non credo in ciò che la Chiesa propugna. Credo solo in Cristo come grande uomo, come filosofo rivoluzionario. La Bibbia è stata per me una rivelazione: ho scoperto un testo di una varietà letteraria impressionante, nel quale si passa con la massima naturalezza dalla cronaca storica, all'allegoria; dalla disputa filosofica, al testo profetico; dalle leggi pratiche alla poesia d'amore. Soprattutto hanno catturato la mia attenzione il libro di Giobbe, il Cantico dei Cantici, l'Esodo, l'Apocalisse e il Vangelo Secondo Marco. Voi avete mai approcciato questo libro tralasciando l'aspetto religioso ufficiale? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in proposito.

Anche io sono atea, però sono molto affascinata dalla Bibbia (e anche affezionata perché me l'ha regalata mia nonna, a cui ero legatissima, il giorno del suo compleanno). Non sono mai riuscita a leggerla tutta, nonostante mi piacerebbe, e la conosco poco, però mi piace moltissimo la Genesi, di cui ho discusso una volta all'università con un teologo, che era venuto a fare una conferenza sul rapporto tra scienza e religione, sul fatto che sulla Bibbia c'è scritto che quando Dio creò l'uomo e la donna disse loro di soggiogare la terra e dominare sui pesci, gli uccelli e ogni essere vivente. Il punto era che io sapevo che nella versione originale in ebraico le parole soggiogare e dominare non ci sono, nel senso che al loro posto ci sono parole che hanno un diverso significato, più vicino ad amministrarre e aver cura, che è tutta un'altra cosa. Ora non posso dare le mie parole per certe perché non ho mai studiato la Bibbia, però so che molte altre cose sono state tradotte male.
Credo che il più grande errore che si può fare è interpretare la Bibbia alla lettera. La Bibbia, soprattutto il Vecchio Testamento, è un testo molto complicato e enormemente metaforico che andrebbe davvero studiato por essere capito nel modo giusto.
 
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