Gramolini, Maurizio - Fotografie da una vita tranquilla

cirpo58

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Ciao a tutti.
Da sempre grande lettore, scrivo racconti prevalentemente umoristici, ma non solo – il mio racconto “La Famiglia” è stato pubblicato da Caravaggio Editore nella raccolta “Trifolium 2008”.
Alla fine su insistenza di mia moglie mi sono deciso a scrivere un romanzo ed a cominciare a mandarlo in giro. Dopo svariati rifiuti e numerose proposte (a pagamento...) ho accettato la proposta editoriale di Arduino Sacco Editore, che non chiede contributi e...il romanzo è uscito.
Si trova, tra gli altri a questi link:
http://www.arduinosacco.it/catalogo/index.php?libro=342&genere=3
http://www.ibs.it/code/9788863541038/gramolini-maurizio/fotografie-da-una-vita.html

Beh, adesso attendo riscontri.
Si trattava soprattutto di una sfida: posso scrivere solo per gli amici e la famiglia o quello che scrivo può interessare anche ad altri?

Questa una pseudo scheda del libro:
Trama o contenuto
Un testo dallo stile sobrio, pacato, volutamente semplice.
Un testo incentrato su pensieri ed eventi che hanno come protagonista un uomo e la sua famiglia.
Tanti scatti per immortalare una o pù generazioni ciascuna con pregi e difetti caratteriali.
Un confronto di ideologie, culture che rappresenta una finestra aperta sul passato in cui i lettori più "maturi" potranno riconoscersi. Interessanti i passaggi generazionali, emblematici dei tempi che cambiano e delle trasformazioni della società.
Scritto in maniera ironica e scanzonata, con una forma narrativa agile e moderna e un linguaggio molto attuale, ‘Fotografie di una vita tranquiilla’ è un breve ma denso romanzo generazionale. Chiaramente autobiografico descrive con efficacia stati d’animo ed espressioni del protagonista.
Se amate lo stile di Benni, del compianto Antonio Amurri, questo libro fa per voi. Una storia in fondo comune, ma raccontata in modo divertente, a volte spassoso, a volte commovente. Il racconto si snoda attraverso 3 generazioni, a cavallo tra la Toscana e la Lombardia e illustra la storia e la visione della vita di un comune cinquantenne, circondato da una famiglia alquanto originale e che si ritrova, a 45 anni, a ricominciare tutto da capo, lavoro, famiglia, tutte le certezze sgretolate. Ma il tono è lieve, conviviale, spesso sarcastico, il tono di chi, in fondo, non riesce a prendersi troppo sul serio, ne a considerare le proprie vicissitudini più drammatiche di tante altre. Un libro leggero e molto divertente.
Per chi credeva che la letteratura italiana umoristica, ma calata in contesti realistici, fosse ormai in disuso, a parte artisti di cabaret e consimili. Invece, come giustamente recita la quarta di copertina, facendo rispettosamente riferimento ad autori come Benni e Amurri, almeno da un punto di vista stilistico, qualcuno che scrive un libro frizzante, divertente, leggero e che si legge senza troppo impegno, c’è ancora.

Il testo presente in quarta di copertina
...Epico come “Via col vento”.
Impegnato come “Er Monnezza”.
Drammatico come “Animal house”.
Concettuale come “Aspettando Godot”...

Attingendo a piene mani dallo stile di Stefano Benni e Antonio Amurri, il romanzo è’ uno spaccato generazionale di carattere autobiografico, dal punto di vista degli “invisibili”, quelli nati “nei pressi” del boom economico degli anni 60, ma troppo piccoli per goderne, e nati “nei pressi” del ’68, ma troppo piccoli per fare casino, essere ricordati, o poter dire quella frase che fa tanto figo:”…

Sì, io ho fatto il ’68…”

Parte del prologo:

"....Prologo :Una donna contro tutti

Alle 6 di ogni mattina il Vecchio si alza.
Grugnisce e ringhia.
Grugnisce e ringhia anche quando non si alza alle 6.
Per le 6 e venti al massimo è già fuori di casa in macchina a bestemmiare con il traffico e con quello che lo aspetta in ufficio.
Alle 6:15 di ogni mattina l’Olandese si alza.
Infila le porte giuste per puro caso.
Fa colazione con biscotti di cartone e comincia a scuotere il resto del mondo.
Capellone giura più volte di alzarsi e alla fine lo fa davvero.
Principessa non giura e non si alza proprio fino al terzo ruggito olandese.
Squinternato si alza subito, ma non sa né dov’è né chi è né perché.
Il mulinello di incroci sulla colazione è devastante e pericolosissimo :
Parte la ricerca della colazione perduta…dove sarà posizionato il latte rispetto a ieri ? in frigo ? nel ripostiglio ? e quello aperto basterà ? per me, sì… pensano tutti e tre e il primo che lo afferra se lo vuota.
Coloro che sono rimasti senza latte vengono nuovamente assaliti dal dubbio primordiale :
E ora dove sarà posizionato il latte rispetto a ieri ? chi subirà l’onta di doverlo procacciare anche per l’altro o gli altri ?
Enormi tazze di latte, chi riscaldato chi no, decollano dal microonde e dal frigo ed atterrano in spazi sempre più ridotti e precari; nevicate di cereali e nuvole di cacao riempiono l’aria (ed anche il tavolo ed il pavimento se è per questo…); cartoni animati ipnotici echeggiano dal televisore e contribuiscono a rendere imprevedibile la durata della colazione fino al rituale ruggito olandese che sancisce il termine del pasto.
Capellone si dirige al bagno con passo da bradipo e ne esce rapidamente con aspetto inalterato quasi l’acqua non avesse avuto alcun potere su di lui.
Principessa e Squinternato entrano in bagno in stereo ed in polifonia a 64 megahertz cominciano a menarsi alternandosi tra la posizione offesa di chi è seduto sul water/bidè e riceve gli schizzi dell’altro/a che si sta lavando e chi offeso vuole occupare la posizione dell’altro/a per poter schizzare il nemico.
Capellone tenta un’uscita in pantaloni corti (every season: qualsiasi stagione) e, se la stagione non è compliant viene rispedito a male parole olandesi a cambiarsi.
Capellone è affetto da sistematica sparizione di sciarpa, che avrebbe volentieri accompagnato con i pantaloni corti, secondo logica; non la trova, si rassegna e scompare in direzione del liceo.
Principessa e Squinternato danno il via al rito della vestizione, ma vale la pena di osservarli separatamente:
Principessa spalanca tutti gli armadi, impedendo di fatto qualsiasi altra attività nella stanza; quindi osserva con occhio critico il proprio guardaroba, mentalmente si immagina con un certo look e, con precisione da cecchino, in mezzo a decine di magliette e pantaloni, cerca una maglietta e pantaloni che sono stati confinati nei panni sporchi (da lei stessa). Principessa ulula la propria tragica impotenza all’olandese che ruggisce di mettersi qualcos’altro. Principessa allora, in trance, ritorna ad osservare il guardaroba, la cui metà è effettivamente stipata nell’armadio, mentre l’altra metà è morbidamente adagiata (sparpagliata in malo modo a casaccio) su tutte e tre le sedie della camera a causa del rito della vestizione del giorno prima e successivi cambi d’abito.
Dopo venti minuti di trance ipnotica Principessa opta per una maglia ed un paio di pantaloni ed accenna mollemente ai primi movimenti che caratterizzano e distinguono l’essere umano dagli altri animali: il vestirsi.
Una volta vestita Principessa si trova ad affrontare altri due difficili momenti introspettivi che mettono a dura prova le sue capacità decisionali: quali scarpe ? ed ancora peggio ….
quale molletta per i capelli ? L’olandese comincia seriamente ad incazzarsi, pur sapendo che è solo l’inizio della giornata e manda 1 ruggito di avvertimento a salve, ma pur sempre minaccioso.
L’onda d’urto del ruggito rimbalza su Principessa che non comprende la fretta olandese, essendo del tutto immune allo scorrere del tempo, ed in generale, alla foga delle umane cose, ma, dopo aver vuotato sul balcone tutte le scarpiere (per scoprire che le agognate scarpe erano sotto la scrivania insieme a quelle degli altri due che avevano già effettuato la ricerca) ed installato l’indispensabile molletta d’ordinanza per i capelli color bubble-gum…………………………………..E’ PRONTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma l’Olandese non può gioire, perché nel frattempo Squinternato….torniamo indietro di un quarto d’ora…entra in camera ed immediatamente accende la TV: riecheggia il solito cartone animato ipnotico che, effettivamente, ipnotizza. Squinternato sembra una statua di sale : seduto in mutande sul letto di Capellone, attende input ed eventi.
L’input gli arriva sotto forma di onda sonica con un ruggito di avvertimento olandese che ottiene l’effetto di avviare lo start-up del primo programma del ciclo della vestizione.
Il I programma del ciclo della vestizione di Squinternato è facilmente riconoscibile, in quanto caratterizzato dalla prima domanda chiave : cosa mi metto ?
Pensate alla fatica ed alla routine quotidiana cui in così tenera età Squinternato deve già sottoporsi senza soluzione di continuità, mattina dopo mattina dopo mattina affrontando i rischi del risveglio che comportano le domande di rito : ma io chi sono ? dove sono e perché sono qui ? e soprattutto, mia sorella se ne sarà finalmente andata ?
Ma torniamo al I programma del ciclo della vestizione (cosa mi metto).
L’Olandese ruggisce un’indicazione e Squinternato, un po’ inquieto, si lancia alla ricerca.
E qui si avvia il II programma del ciclo della vestizione, il cui termine è facilmente riconoscibile in quanto caratterizzato dall’esclamazione : non li trovo !
Squinternato ha ricevuto in input una maglia e un paio di pantaloni precisi, ma la sua mente distratta da questioni più importanti e da domande fondamentali per la fisica quantistica, ha recepito solo il “cosa” (maglia e pantaloni), non il “quale”.
Quindi Squinternato comincia a scrutare l’orizzonte, operazione assolutamente inutile in quanto non sa cosa sta cercando, con una rotazione a 360° che rivela : a est una pericolosa collina di calzini misto - sporchi - a ovest una roccaforte di giubbotti rinforzata da una trincea di cd della Play Station - a sud un crinale di carte di gelato con relativi stecchi - a nord una palude di pantaloni traghettabile su scarpe di varie misure
Squinternato viene preso in parte dallo sconforto, in parte nuovamente dal cartone. animato ipnotico e per non sbagliare mormora a bassa voce la frase “non li trovo” che chiude il II programma del ciclo della vestizione e si siede di nuovo, in mutande, sul letto di Capellone in attesa di ulteriori input/eventi od anche di nulla.
L’Olandese percepisce la consueta situazione di Principessa (faticosamente) pronta, Squinternato a livello primordiale ed orologio che precipita gli avvenimenti, ed essendo lei stessa ormai pronta da un pezzo, interviene con un attacco frontale e risolutivo:
entra in camerina, Squinternato si difende a colpi di “non avevo capito…non sapevo”, l’Olandese emana subito un ruggito che annichilisce ogni protesta e chiude simultaneamente tutti i programmi del ciclo della vestizione, piazza maglia e pantaloni a Squinternato (stavano sulla sedia davanti a lui) concedendogli 1 minuto prima dell’esecuzione capitale (l’Olandese non fa prigionieri).
Nonostante tutto l’Olandese, che lascia la stanza per le ultime rifiniture, commette un grave errore : non spegne il televisore!!! Squinternato comincia freneticamente a pensare che dovrà attivare il proprio cervello affinché condizioni il proprio pensiero ad indurre il proprio corpo a muovere le braccia per afferrare la maglia e cominciare a vestirsi. La frenesia è tale che si ipnotizza nuovamente con un calzino in mano (diverso da quello già infilato) e si risiede a guardare il cartone animato ipnotico.
L’Olandese, trascinando Principessa, ha già guadagnato la pole position sulla porta, ma Squinternato non compare. Allora l’Olandese si lancia in camerina, riesce in qualche modo a non ammazzarlo, ne completa la vestizione a pattoni, lascia i box e si pone nuovamente in pole position chiave di casa alla mano. Sul pianerottolo, pronta a chiudere, si accorge però con raccapriccio di aver perso traccia di Principessa che nel frattempo è scomparsa in casa. Per non sbagliare lega Squinternato con la sciarpa alla ringhiera delle scale e con un ringhio feroce si rituffa in casa…Non è in cucina…non è in sala…non è in camerina….Principessa è in bagno.
Sta installando una diversa molletta per i capelli, in quanto quella precedentemente installata era adatta al look immaginato al principio del ciclo della vestizione (maglia e pantaloni allo sporco) ma non a quello imposto dagli incomprensibili ruggiti olandesi.
L’Olandese perde davvero la pazienza, s’incazza come una bestia, estrae Principessa dal bagno a pattoni e procede al pianerottolo, chiude sullo slancio la porta a chiave, slega Squinternato, si lancia in macchina, raggiunge le scuole, dispaccia i due inebetiti individui e….Che farebbe qualsiasi persona normale a questo punto, in preda a tremori, dislessia, disturbi della personalità e desideri omicidi ?Tornerebbe a casa, si drogherebbe ed andrebbe a letto. Ma lei ? Lei no.
Lei, parte per una destinazione sconosciuta nelle valli bergamasche per recarsi al lavoro, accompagnata dai fidi sacchetti di sabbia che tanta fortuna e popolarità le hanno fatto guadagnare durante le precedenti esperienze di supplenza.
Non ritornano “a volte”…ritornano sempre !!!
Ore 12 l’Olandese rientra, quasi quasi stava meglio al lavoro, dove i rapporti si regolano facilmente con gli amati sacchetti di sabbia…bah…comunque.
Entra in casa e subito, ben sapendo cosa l’aspetta, si droga ripetutamente con la magnesia effervescente. Sentendosi un po’ meglio, comincia a preparare un rapido e frugale pasto a base di lasagne, torte salate di tre tipi, una crostata alla Nutella e una torta di mele (sarà la droga…). Dieci minuti dopo si lancia a prendere i pargoli e, per le 13:20 è di ritorno con i due manigoldi più piccoli. Capellone è missing ed interpellato telefonicamente afferma (mentendo) di aver già comunicato che sarebbe arrivato alle 14:30 (arriverà poi alle 16). Principessa prende posto direttamente a tavola senza neanche levarsi il giubbotto, Squinternato è già attaccato alla Play Station e servono diversi ruggiti materni per farlo comparire a tavola.
(Principessa mangia)
Squinternato cerca immediatamente di riguadagnare la camerina affermando :
- che non ha fame
(Principessa mangia)
- che le lasagne non gli sono mai piaciute
(Principessa mangia)
- beh, a volte le ha mangiate, ma questa volta non gli piacciono…
(Principessa mangia)
Ovviamente viene costretto a mangiare (ne mangia due porzioni).
(Principessa mangia)
Squinternato e Principessa scompaiono immediatamente appena si sente puzza di dover sparecchiare e quando l’Olandese formula la richiesta rispondono in coro che devono fare i compiti (Squinternato gioca alla Play e Principessa sonnecchia a letto guardando la TV). Rassegnata l’Olandese sparecchia e sente il desiderio (sarà la droga) di riposarsi un po’ sul divano. Nel frattempo, rientra Capellone che dichiara candidamente di dover pranzare…."
 
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interessante quello che ho letto, anche perchè incarna un po' anche la mia generazione, che è la nostra. Benvenuto sul forum :)
 

cirpo58

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mie pubblicazioni

Ciao, volevo brevemente aggiornarvi.
allora il mio libro "Fotografie da una vita tranquilla" si è classificato secondo con assegnazione del Premio Speciale della giuria al Concorso letterario nazionale Adamantes della Caravaggio Editore.
Inoltre il mio racconto "Lydia vola ancora" si è classificato secondo al concorso letterario nazionale Trifolium 2009 della Caravaggio Editore ed è stato pubblicato sull'antologia Trifolium 2009 edita da Caravaggio Editore ed uscita a settembre -
link http://www.ibs.it/code/9788895437361/zzz1k1456/trifolium-2009.html

A quanto pare arrivo sempre secondo...:?
Scherzo, ovviamente. Sono molto contento, soprattutto perchè il mio racconto "Lydia vola ancora" è in chiave assolutamente opposta al romanzo "Fotografie da una vita tranquilla".
Autobiografico, satirico, rappresentativo di un'epoca il romanzo, onirico, drammatico e centrato sull'incapacità di accettare la diversità il racconto.
Mi fa piacere quindi aver ricevuto apprezzamenti come autore in generi opposti.
Un saluto.
maurizio
 
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