Ujevic, Augustin - Notturno

“Stanotte, la fronte arde,
Stanotte, le mie ciglia s’imperlano:
e illumina il sogno i miei pensieri.
Morrò, stanotte, di bellezza

L’anima appassionata degli abissi,
è una fiaccola in fondo alla notte;
piangiamo, piangiamo nel silenzio,
moriamo, moriamo in solitudine".
 
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Vladimir

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Tradurre la poesia è il problema più complesso un tradutttore debba affrontare. Chi riuscirebbe a rendere le rime di Dante, la finezza estetica di D'Annunzio, la semplicità di Quasimodo? Tuttavia la tua traduzione non mi sembra male, passa molto il sentimento notturno e tragico della poesia. Che tecnica hai usato?
 
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