Deaver, Jeffery - I corpi lasciati indietro

kikko

free member
È una notte silenziosa e le villette sulla riva del lago sono immerse in un sonno tranquillo. Tutte tranne una: la villa dei Feldman.. Da qui è partita una strana telefonata al locale distretto di polizia, troncata nel giro di pochi secondi dopo una sola, concitata parola. Uno scherzo o una vera emergenza? La poliziotta Brynn McKenzie viene chiamata a intervenire sul posto, inizierà da qui la notte più lunga della sua vita.Braccata da feroci assassini si ritrova a dover fuggire nel bosco e a intraprendere con loro una sottile sfida psicologica a colpi d'astuzia per non farsi catturare. Commento: Un libro che non sarà ricordato come tra i migliori di Deaver, i colpi di scena come al solito non mancano e il lettore (almeno io) sfida lo scrittore a capirli in anticipo e nella prima parte del libro ci si riesce, tanto che vien da pensare che il grande Jeffery stia ormai diventando prevedibile.Nella seconda parte del racconto invece mi sorprende e vince la sfida con i suoi colpi di genio.Nel complesso però la trama è piuttosto banale, aspetti che il racconto si sviluppi e invece niente e il continuo inserimento di personaggi non aiuta il libro a decollare.Voto 3/5
 
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estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Un altro romanzo singolo di Jeffery Deaver ambientato in luoghi aperti, boschi, laghi, nel cuore degli Stati Uniti. Un'altra indagine sorprendente nella quale nulla può essere dato per scontato, fino all'ultima pagina. Un thriller che forse non brilla per originalità – anche se forse il mio giudizio è dovuto al fatto che ormai ne ho letti tanti – ma che comunque evidenzia dei miglioramenti rispetto ai precedenti simili: si sa che Deaver dà il meglio di sé nelle saghe e, comunque, nei luoghi metropolitani (vedi la saga di Rhyme), tuttavia in questo romanzo ho notato molta più sicurezza e scorrevolezza rispetto, ad esempio, a "Pietà per gli insonni", che pure è molto affine. Belli i personaggi femminili, bello anche il legame mentale e la sfida di intelligenza che si crea tra la detective e il killer.
Un ottimo thriller che consiglierei anche a chi fosse digiuno di quest'autore: un buon modo per cominciare a conoscerlo.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Troppo bosco: è una contraddizione, ma a mio parere storia resa troppo statica dall'inseguimento che avviene per tre quarti del romanzo. Per il resto concordo perfettamente, nonostante tutto Deaver è riuscito a sorprendermi con i suoi colpi di scena-trappole.
 
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