E' la storia di un gruppo di solfatori siciliani che alla chiusura della miniera, per non morir di fame, partono per trovare fortuna in Francia. Uomini, donne, vecchi e bambini, il gruppetto si lascia incantare da uno "scafista" che li abbandona alla stazione di Bologna, il viaggio lo fanno un po' in corriera, una corriera "neorealista", e un po' in treno, per poi finirlo a piedi.
Ci saranno diverse vicende durante il viaggio della speranza, alcune melodrammatiche, fino ad arrivare alle scene finali sulla neve del confine francese.
Il film parte con delle annotazioni sociali e realiste, le scene nella miniera e nel paese siciliano, per poi prendere connotati sempre più di stile "americano", sembra citare i film dei pionieri ma anche certi drammi noir.
Ci sono molte scene corali e tutto il corredo musicale è molto accurato. Bella la fotografia e la recitazione degli attori viene ben caratterizzata, con Raf Vallone che interpreta sempre un personaggio di grande forza morale ed Elena varzi che recita per lo più con lo sguardo.
E' un film dove la regia e la sceneggiatura (di Fellini e Pinelli) sono continuamente caratterizzate da spunti e riflessioni, visive e non.
Un film da vedere assolutamente.
Ci saranno diverse vicende durante il viaggio della speranza, alcune melodrammatiche, fino ad arrivare alle scene finali sulla neve del confine francese.
Il film parte con delle annotazioni sociali e realiste, le scene nella miniera e nel paese siciliano, per poi prendere connotati sempre più di stile "americano", sembra citare i film dei pionieri ma anche certi drammi noir.
Ci sono molte scene corali e tutto il corredo musicale è molto accurato. Bella la fotografia e la recitazione degli attori viene ben caratterizzata, con Raf Vallone che interpreta sempre un personaggio di grande forza morale ed Elena varzi che recita per lo più con lo sguardo.
E' un film dove la regia e la sceneggiatura (di Fellini e Pinelli) sono continuamente caratterizzate da spunti e riflessioni, visive e non.
Un film da vedere assolutamente.