SIOUXSIE & THE BANSHEES - Ju-ju

juju.jpg

(Polydor) 1981
dark-punk


"Juju" è il capolavoro di Siouxsie & The Banshees, il disco che segna il culmine del loro affiatamento e la sublimazione della loro mistura sonora. Alle visioni catacombali, al romanticismo inglese, al tipico gusto per l'occulto ereditato da artisti come Blake e Redcliffe, Siouxsie unisce qui il tribalismo stregonesco dell'Africa profonda ("ju-ju" è una tradizione musicale nigeriana). L'uso della musica etnica, combinato con l'elettronica, converge in una sorta di trance allucinata, in un rituale esoterico dai risvolti macabri e funerei.

Apre le danze "Spellbound" ed è subito delirio: la furia della chitarra (acustica) di McGeogh e il tribalismo ossessivo delle percussioni di Budgie spalancano le porte degli inferi, mentre Siouxsie canta come una strega indemoniata, in un climax di deturpazioni sonore e urla lancinanti. Del punk resta solo l'impronta - il ritornello, la velocità, l'immediatezza - ma tutto è ammantato da una cappa nera e maledetta. Giusto il tempo di prendere fiato con l'ipnotica "Into The Light" (melodia avvolgente, con un arpeggio di chitarra e la ripetizione di versi all’infinito in una sorta di effetto-trance), che la band riesplode in un altro dei suoi rituali orrorifici: "Arabian Knights". Il brano sfodera una delle melodie più memorabili del dark-punk, a metà tra atmosfere arcaiche e sapori mediorientali, accompagnata a continue variazioni di ritmo, che sfociano in un galoppo forsennato. Il testo sembra quasi un'invettiva contro l'occidentalizzazione dell'Arabia, ma in un contesto "demoniaco" che non stonerebbe in "Rosemary's Baby": "I heard a rumour, what have you done to her/ Veiled behind screens/ Kept as your baby machine/ Whilst you conquer more orifices...". Siouxsie è l'indiscussa dominatrice di questa cavalcata sonora nei deserti d'Arabia, con il suo vocalismo selvaggiamente roboante e sensuale, che raggiunge qui uno dei suoi vertici.

Dopo tante emozioni, la "danse macabre" di "Halloween" sembra quasi attenuare il pathos, preparando il terreno all'elettronica pulsante di "Monitor", una novelty tecnologica e disturbante, che trasforma le tradizionali atmosfere ossianiche ottocentesche dei Banshees in un incubo post-industriale. Gli spettri gotici riaffiorano però in "Night Shift", ballata dalla maestosità satanica: la notte di Siouxsie si consuma in un ideale cimitero muschioso delle brughiere d'Albione, affollato di vampiri, zombie e assassini: "The cold marble slab submits at my feet/ With a sweet dissection/ Looking so sweet to me - please come to me/ With your cold flesh - my cold love...".

E' invece il retaggio punk della band a riemergere nella schizofrenica "Sin In My Heart", che alza il ritmo grazie al drumming indiavolato di Budgie. La chitarra "noise" di McGeogh prende il sopravvento su "Head Cut", in uno scenario horror degno d'un dipinto di Bosch, tra labbra sanguinanti, maschere della morte, teste tagliate e fiamme dell'inferno. E' il preludio all'epilogo grandguignolesco di "Voodoo Dolly", in cui il fervore di Siouxsie straripa in una terrificante orgia necrofila. Il rituale di magia nera della "bambola voodoo" si celebra tra le urla spettrali di Siouxsie, i ricami atmosferici della chitarra di McGeogh e la rumba tribale inscenata da Budgie. Il testo non è dei più originali - "She's such an ugly little dolly/ and she's making you look very silly/ and when you listen in to her ear/ you get paralysed with her fear" - e la musica scade, a tratti, in una pomposità kitsch, ma il brano si può comunque annoverare tra i più agghiaccianti incubi gothic-rock di sempre.

E' il degno epitaffio di un album che, come pochi altri, ha portato all'eccesso pregi e difetti del gothic-rock, spaziando, nell'arco di poche note, da Edgar Allan Poe a un horror movie americano di serie B. Un disco che in un certo senso, riassumendo il passato, chiude un'era. Difficile addormentarsi, dopo averlo ascoltato, senza che la visione della strega Siouxsie che brandisce la sua bambolina voodoo torni a turbare le nostre notti.

Ondarock
 

Kelly

alienato
Ohhh.... qua ci sono???

The Clash, The Television... Ramones Power! :ad:
 
Alto