Pratchett, Terry - Il tristo mietitore

mìmir

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Editore Salani
€ 15

Tutto ha inizio quando MORTE (scusate le maiuscole, ma leggendo il libro capirete) scopre di essere mortale (minuscolo, stavolta).
§§§
"una giornata di lavoro. Se qui esistessero le giornate.
click click la sagoma scura si sposta con pazienza lungo le file.
Si ferma ed esita perchè c'è una piccola clessidra d'oro, non più grande di un orologio. Ieri non c'era o non ci sarebbe stata, se qui "ieri" avesse un senso. Le ossa si chiudono sull'oggetto e lo tengono alla luce. C'è un nome sopra, in piccoli caratteri maiuscoli.
Il nome è MORTE"
§§§
Certo, in un universo in cui ogni creatura smette di morire, presto si deve risolvere il problema del sovraffollamento.
E quello dei giardini, in cui ogni cosa germoglia con una vitalità incredibile.
E i carrelli della spesa corrono ovunque....
Insomma, MORTE deve trovarsi un altro mestiere e - non sapendo far altro che manovrare la falce, decide di andare a lavorare in campagna.
Col nome di Bill Porta (che nella versione originale è Bill Gate....)
E alla fine, i Signori del Tempo, si accorgono che si stava meglio prima... e reintegrano il tristo mietitore nel suo ruolo.
Insieme alla morte dei ratti, quella dei gatti, quella dei cani etc etc... ognuno con il suo mantello nero e falce (a misura).
 
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