Hitchcock, Alfred - Nodo alla gola

Dorylis

Fantastic Member
[Rope, USA, 1948, Giallo, durata 80']
Regia di Alfred Hitchcock
Con James Stewart, Farley Granger, John Dall, Cedric Hardwicke

Trama

Assassini per sfida, cercano di nascondere il misfatto ma qualcosa li tradisce.

Per dimostrare la teoria del "delitto perfetto", Philip e Brandon uccidono l'amico David e ne nascondono il corpo in una cassapanca per liberarsene più tardi. Sta infatti per arrivare gente nell'elegante appartamento, tra cui i parenti e la fidanzata dello stesso David. La visita si svolge in un clima di tensione. Brandon fa discorsi strani, giustifica l'omicidio quando si tratti di eliminare persone "inferiori". Uno degli invitati, Rupert Cadell, si insospettisce...

Commento

Il delitto perfetto è sempre stata una delle tante ossessioni di sir Alfred. Qui ne troviamo un'altra resa teorica, e perchè no, pure pratica! :paura:
Qui il grande regista usa l'illusione dei piano sequenza e riesce a dare l'idea della continuità per tutto il film!
Sicuramente un film minore rispetto a capolavori di più alto livello come Psyco o La finestra sul cortile, ma è un ottimo thriller, in grado di mantenere tensione e suspance con grande abilità!
Bravissimi gli interpreti (Stewart sempre affascinante!:wink:), un vero e proprio saggio di tecnica e stile! :mrgreen:
 
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ayla

+Dreamer+ Member
Quoto!!!! Rispetto ad altri suoi film questo si trova in secondo piano ma riesce comunque a coinvolgere lo spettatore e mantiene sempre alta la tensione!!Stewart sempre brillante!:mrgreen:
 

El_tipo

Surrealistic member
io non credo che sia un'opera di secondo piano, anzi. Anche se la storia è un po statica, si svolge tutta all'interno di una camera, questo film è un concentrato di psicologia, tecnica di recitazione e tecnica di regia, esempio magistrale del cinema di sperimentazione. Brillante è l'idea del piano sequenza che fa sembrare tutto il film un'unica ripresa, perfetto è l'approfondimento umanistico dei personaggi, sembrano quasi fuoriuscire da un romanzo di Dostoevskij.
per tutti gli appassionati di cinema.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Film molto particolare che si discosta dal genere a cui ci aveva abituati Hitchcock, film di impostazione teatrale, girato tutto in uno spazio e con degli interminabili piani sequenza, il primo mi pare girato in technicolor dal regista inglese. Anche i contenuti sono interessanti in quanto parlano, senza mai citarli, sia dell'omosessualità che della filosofia di Nietsche, il tutto con leggerezza e tensione nello stesso tempo, senza mai dare nessuna connotazione morale. Il testo è molto ricco e complesso, le personalità dei personaggi bene delineata e approfondita, la storia affascina perchè sofisticata e mai banale. Un altro dei capolavori a cui ci ha abituati questo grande regista, consigliato assolutamante.
 

calipso

New member
Nonostante sia uno dei film meno conosciuti del maestro, intendo non da tutti gli appassionati del regista, è quello che più preferisco.
Psycho, The Birds, Vertigo, Dial M for Murder sono i classici intramontabili... ma Rope/Nodo alla gola è unico nel suo genere per lo stile, la direzione degli attori, i dettagli che si notano dopo un'accurata visione (bellissimo lo sfondo - ovviamente artificiale - che si vede dalla finestra, dalla luce del sole fino al crepuscolo, quasi una sorta di testimone degli eventi di quell'unica giornata).
L'impostazione è giustamente teatrale, sembra quasi un dramma pinteriano, in cui tutti i personaggi sono sul filo del rasoio e le parole e i gesti sono armi che fendono l'atmosfera carica di tensione.
Il testo è liberamente ispirato al delitto Leopold/Loeb, realmente accaduto, in cui due giovani omosessuali assassinarono un 14enne per il puro gusto di uccidere.
Anche se non viene mai accennato nel film i protagonosti sono palesemente omosessuali e affascinati dalla teoria del superomismo.
James Stewart è formidabile come sempre, anche se lo preferisco in ruoli diversi: ad es. George Bailey in "It's a wonderful life" di Frank Capra.
John Dall è assolutamente eccezionale nella sua mefistofelica freddezza.
 
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