Epica - Design Your Universe

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2009, Nuclear Blast
Power Metal


Dopo il successo di “The Divine Conspiracy”, album che ha segnato una svolta netta nelle sonorità degli Epica, la band olandese continua a superare i propri limiti grazie al suo ultimo album, intitolato “Design Your Universe”. L’Olanda negli ultimi anni ha fornito illustri esempi di band rock/metal capitanate da avvenenti voci femminili; ciascuna di esse ha intrapreso, a livello artistico, strade più o meno personali. Ebbene, gli Epica si sono allontanati dalla composizione strettamente legata ai canoni del symphonic metal, irrobustendo pesantemente la componente death metal da sempre presente nel proprio sound; la scelta è sicuramente motivata dall’arrivo di due musicisti come Ariën van Weesenbeek e Isaac Delahaye, ex-batterista ed ex-chitarrista dei God Dethroned, che, non a caso, sono proprio una death metal band.


Non traggano in inganno, tuttavia, i riff fulminanti, le cascate di note dalla velocità vertiginosa scaturite dalle chitarre e la martellante doppia cassa della batteria, che sembra vogliano offuscare i pacati ed eleganti albori del sestetto: gli Epica non sono diventati, di punto in bianco, una band estrema, ma, allo stesso tempo, la loro musica non suona nemmeno più così palesemente symphonic. Questa definizione può sembrare molto lusinghiera e positiva, se si pensa alla cura per la varietà che Mark Jansen ha dimostrato negli ultimi due album. C’è da dire, però, che, se già “The Divine Conspiracy” risultava veramente difficile da digerire al primo ascolto, a causa di una pesantezza intrinseca e di una lampante complessità compositiva (elementi che, in parte, hanno penalizzato la piena comprensione del lavoro), “Design Your Universe” non si pone alcun tipo di limite, sfiorando addirittura l'eccesso in molti episodi. Per fare un paragone letterario, potremmo sostenere che gli Epica abbiano peccato in “labor limae”, quella cura che l’autore di un’opera impiegava per rendere un testo efficace e duraturo, limandolo ripetutamente e privandolo di tutte quelle parti che riteneva inutili, anche a costo di correggerlo milioni e milioni di volte.


Allora, che cosa ha reso la musica gli Epica così piacevole ed accattivante in quest’album? In primis l'ottima produzione, curata da Sascha Paeth, che è riuscita ad esaltare le chitarre, eccessivamente penalizzate e fin troppo anonime nel lavoro precedente. La qualità del suono raggiunge livelli degni di lode, dando uno spessore ancor più deciso all’orchestra ed ai cori, questi ultimi curati dall’inossidabile Amanda Somerville, con la quale la band ha stretto un sodalizio che dura ormai da diversi anni. Sono innegabili la qualità e la bravura negli arrangiamenti conseguite da Mark Jansen e soci nel corso degli anni: un aspetto senz’altro pregevole della loro proposta musicale, sottolineato in modo netto dall’uso tendenzialmente smodato che ne è stato fatto in “Design Your Universe”. Simone Simons matura e cresce sempre di più come cantante, mostrando un ampio registro vocale ed una versatilità notevole, merito anche del suo “mentore” Amanda Somerville.


Il filo conduttore di quest’album è la libertà, tematica accompagnata dalle teorie Maya da sempre care a Jansen: il cerchio di “A New Age Dawns” si conclude con la titletrack “Design Your Universe”, ricca di cori e di sfumature prog metal. Il tutto è racchiuso in un percorso strettamente personale, disegnato dai componenti della band, che dimostrano di non aver paura nel seguire ciò in cui credono in modo totalmente libero e di esprimerlo in maniera aggressiva, come accade in “Semblance Of Liberty” o in una canzone fatta di puro death metal (“Martyr Of The Free Word”). Un brano degno di nota, che riesce a “riassumere” tutto l’album, è la lunghissima “Kingdom Of Heaven”: si passa dalla pomposità dell’orchestra alla maestosità dei cori, dall’aggressività delle chitarre al growl di Mark Jansen (coadiuvato dalla voce più bassa e consistente del batterista), per arrivare all’eleganza più tipica e contenuta del symphonic metal. Non si fa sentire la mancanza di un vero e proprio hit single: “Unleashed” è un godibile alternarsi di momenti maestosi ed orecchiabili. Nella seconda metà del disco troviamo quello che, a mio avviso, è il miglior brano del lotto, ovvero “Tides Of Time”, una ballata che suona epica e potente, senza mai strafare o esagerare. Va ricordata, però, la presenza di un duetto alquanto insipido ed anonimo tra la bella Simone Simons e Tony Kakko dei Sonata Arctica in “White Waters”, brano etereo dal sapore quasi new age. Inoltre, va fatta notare una certa somiglianza tra la solenne introduzione di “Our Destiny” e la melodia portante della recente “A Rite Of Passage” dei Dream Theater.


Vorrei concludere questa recensione esprimendo innanzitutto un giudizio positivo, per quanto riguarda la grande maturità compositiva raggiunta dagli Epica, ma mi preme sottolineare come questo “Design Your Universe” non riesca ancora ad emanare il carisma diretto e magico che ogni classico che si rispetti deve necessariamente possedere. Urge diventare più selettivi, più concreti e meno dispersivi, sia nella pomposità e nella magnificenza delle composizioni, che nella lunghezza dei brani, a volte spossante per chi si trova ad ascoltare gli ultimi due lavori dei Nostri senza conoscerne gli antecedenti. Non ultimo, occorrerebbe fare più chiarezza nella scelta delle influenze, per non rischiare di rimanere intrappolati in un limbo nel quale si tende a “mescolare un po’ di death, symphonic, epic, prog e gothic”, rischiando, forse, di disorientare l’ascoltatore che si avvicina per la prima volta alla loro musica. Un lavoro che sicuramente non scontenterà i fedelissimi fan della band, ma che lascia una piccola dose di perplessità in chi avrebbe voluto un po’ più di sostanza e concretezza.

spaziorock.it

01. Samadhi ~ Prelude
02. Resign To Surrender ~ A New Age Dawns - Part IV
03. Unleashed
04. Martyr Of The Free Word
05. Our Destiny
06. Kingdom Of Heaven ~ A New Age Dawns - Part V
07. The Price Of Freedom ~ Interlude
08. Burn To a Cinder
09. Tides Of Time
10. Deconstruct
11. Semblance Of Liberty
12. White Waters
13. Design Your Universe ~ A New Age Dawns - Part VI


Bravi gli Epica, il cd l'ho apprezzato veramente tanto, anche se avevo molta paura di prendere una delusione, non lo nascondo. Complimenti comunque! :D
 
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