Sensibilità: forza o debolezza?

Apart

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Sensibilità come sentire, percepire in modo particolarmente intenso determinate situazioni emotive, ambientali, ecc.. Pensate sia una forza o una debolezza?
 

SALLY

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Secondo me,una forza,a patto di saper gestire questa capacità.Cioè di non esserne in balia,come una vela al vento.
 

SALLY

New member
Sentire più intensamente non ti rende forse più vulnerabile?

Si,ma è anche un vantaggio,ti accorgi di ciò che veramente succede,ed è lì che secondo me deve intervenire il raziocinio,a volte bisogna violentarsi un pò,è vero,ma sempre a parer mio,tante persone si perdono,perchè sono estremamente sensibili e non riescono a prendere in mano il timone della propria vita.
 
Si,ma è anche un vantaggio,ti accorgi di ciò che veramente succede,ed è lì che secondo me deve intervenire il raziocinio,a volte bisogna violentarsi un pò,è vero,ma sempre a parer mio,tante persone si perdono,perchè sono estremamente sensibili e non riescono a prendere in mano il timone della propria vita.

Verissimo, anche secondo deve intervenire il raziocinio, e a volte bisogna violentarsi un pò, però senza esaggerare :)mrgreen:)
 

Apart

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Però state dicendo che c'è bisogno della ragione per gestire la sensibilità, altrimenti se non c'è ragione si è in balia della sensibilità. Allora non è la sensibilità la debolezza? E non è forse la ragione ad essere la forza che agisce su questa debolezza?

:?
 
La sensibilita' non la si puo' comprare e neppure vendere...
La sensibilita' è quel qualcosa che alcune persone portano dentro di se' come un' impronta, quasi come un segno di riconoscimento...forse come una cicatrice lasciata dal tempo. La sensibilita'...compare un giorno, quasi all' improvviso quando dalla vita hai capito che ogni generosita' non ti e' dovuta, ogni sorriso e' una conquista, o quando una ferita ti ha tagliato il cuore....
Forse la sensibilita' la puoi trovare all'angolo della strada, negli occhi di chi ha sofferto ed e' diventato forte mantenendo un cuore dolce...
 

SALLY

New member
La sensibilita' non la si puo' comprare e neppure vendere...
La sensibilita' è quel qualcosa che alcune persone portano dentro di se' come un' impronta, quasi come un segno di riconoscimento...forse come una cicatrice lasciata dal tempo. La sensibilita'...compare un giorno, quasi all' improvviso quando dalla vita hai capito che ogni generosita' non ti e' dovuta, ogni sorriso e' una conquista, o quando una ferita ti ha tagliato il cuore....
Forse la sensibilita' la puoi trovare all'angolo della strada, negli occhi di chi ha sofferto ed e' diventato forte mantenendo un cuore dolce...

Che bellissima immagine....:ad:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Secondo me,una forza,a patto di saper gestire questa capacità.Cioè di non esserne in balia,come una vela al vento.

Concordo,ma aggiungo che quindi la sensibilità può diventare una debolezza proprio quando non la si riesce a gestire e se ne viene sopraffatti.
O meglio sono gli altri a renderti debole aproffitandosi della tua maggiore sensibilità e sfruttandola a loro vantaggio.
E' difficile essere sensibili senza farsi mettere i piedi in testa,senza sapersi far rispettare.Ma non bisogna comunque permettere alle altre persone di renderti meno sensibile solo perchè vogliono importi con la forza la loro mancanza di sensibilità.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la sensibilità è la forza, la ricchezza, la capacità creativa, la ragione è la gabbia, la debolezza, il conformismo se non è guidata dalla sensibilità.

Coltivare la sensibilità secondo me è coltivare le qualità migliori dell'uomo.
 

SALLY

New member
Concordo,ma aggiungo che quindi la sensibilità può diventare una debolezza proprio quando non la si riesce a gestire e se ne viene sopraffatti.
O meglio sono gli altri a renderti debole aproffitandosi della tua maggiore sensibilità e sfruttandola a loro vantaggio.
E' difficile essere sensibili senza farsi mettere i piedi in testa,senza sapersi far rispettare.Ma non bisogna comunque permettere alle altre persone di renderti meno sensibile solo perchè vogliono importi con la forza la loro mancanza di sensibilità.

la sensibilità è la forza, la ricchezza, la capacità creativa, la ragione è la gabbia, la debolezza, il conformismo se non è guidata dalla sensibilità.

Coltivare la sensibilità secondo me è coltivare le qualità migliori dell'uomo.

Concordo che la sensibilità và coltivata,e difesa,perchè è ciò che ci rende la vita viva,ma nello stesso tempo,trasportata nel concreto,deve servire a noi,non diventare,come dice Minerva,un mezzo per cui gli altri ci invadano,ma è proprio quì la forza della sensibilità:ci dà modo di accorgerci,di intuire cosa succede,e di conseguenza,reagire.
 

Apart

New member
La sensibilita' non la si puo' comprare e neppure vendere...
La sensibilita' è quel qualcosa che alcune persone portano dentro di se' come un' impronta, quasi come un segno di riconoscimento...forse come una cicatrice lasciata dal tempo. La sensibilita'...compare un giorno, quasi all' improvviso quando dalla vita hai capito che ogni generosita' non ti e' dovuta, ogni sorriso e' una conquista, o quando una ferita ti ha tagliato il cuore....
Forse la sensibilita' la puoi trovare all'angolo della strada, negli occhi di chi ha sofferto ed e' diventato forte mantenendo un cuore dolce...

Che bella descrizione della sensibilità!
 

~ Briseide

Victorian Lady
Concordo più o meno con tutti, eccetto su un punto: il controllo della sensibilità. La percezione più o meno profonda di eventi, emozioni, sensazioni, sentori non può essere controllata in alcun modo, a mio parere. Può essere solo governato, da chi ne ha sufficientemente forza, il modo in cui la nostra sensibilità si svela agli altri. Come si fa, e perchè mai si dovrebbe controllare l'entità di una sensazione? Quando qualcosa colpisce l'animo, la cosa più bella è farsi arenare da essa, anche quando fa male e strazia dentro; perchè è indice di ricchezza, di calore umano, di ricettività. E' la cosa più straordinaria è che ognuno di noi ha una sensibilità con sfumature differenti, ed è proprio questa a rendere ogni individuo unico nel suo genere.
 

~ Briseide

Victorian Lady
Secondo me sono due concetti strettamente correlati. O meglio, il livello di empaticità di una persona lo vedo direttamente proporzionale a quello di sensibilità. Poi ovviamente dipende dall'ambito cui ci si riferisce; nella vita di tutti i giorni trovo che questo rapporto valga. :)
 

Sir

New member
Anche secondo me sono correlati, ma tuttavia ben distinti.
Chi è particolarmente empatico è, come dire, privo di filtri: ha un canale di comunicazione sempre aperto con l'esterno e assorbe le sensazioni che ha intorno senza poter operare una scelta. Credo che questa definizione si avvicini al problema trattato ad inizio thread.
La sensibilità è qualcosa di più generico, semplice, neutro e quindi meno significativo; la trovo una parola abbastanza vuota, e con essa intendo più una viva attenzione intellettuale, rivolta con interesse ai fenomeni, piuttosto che un aspetto innato del carattere.
 

~ Briseide

Victorian Lady
In effetti le definizioni che hai dato sono ottime e le condivido, eccetto nel fatto che io le ho sempre considerate all'inverso: la sensibilità è per me il canale sempre aperto ed incontrollabile, l'empaticità è qualcosa di più freddo, controllabile, ma di profondità differente a seconda del grado di sensibilità e di maturità intellettuale.
 

Mizar

Alfaheimr
Secondo me c'è un po' di confusione tra sensibilità e empatia. :?

Sono d'accordo

Anche secondo me sono correlati, ma tuttavia ben distinti.
Chi è particolarmente empatico è, come dire, privo di filtri: ha un canale di comunicazione sempre aperto con l'esterno e assorbe le sensazioni che ha intorno senza poter operare una scelta. Credo che questa definizione si avvicini al problema trattato ad inizio thread.
La sensibilità è qualcosa di più generico, semplice, neutro e quindi meno significativo; la trovo una parola abbastanza vuota, e con essa intendo più una viva attenzione intellettuale, rivolta con interesse ai fenomeni, piuttosto che un aspetto innato del carattere.
Vero.
Una concreataziome materiale di questo assunto può essere intercettata in un nazistone di Treblinka. Nulla esclude una affermazione circa la sua sensibilità (tanto per cominciare: sensibilità verso problemi nazionalistici, politici, eugenetici, selettivi sul delirante-andante); ma vari e purtroppo noti elementi inducono a concludere nel senso di una anche troppo chiara mancanza di empatia.
Il concetto di sensbilità è in bianco e nero: non conosce sfumature. Esso è infatti slo critero quantitativo: ci dice del quantum di un rapporto tra realtà e possibilità percettiva.
Meglio puntare su criteri di razionalità umana...
 
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