Primo Artisticforum: la Galleria di Forumlibri

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elisa

Motherator
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Apriamo la nostra Galleria privata di Forumlibri con le opere proposte da dieci utenti del forum e che sono le seguenti:


  1. Savinio Gomorra
  2. Sacrificio di Isacco - Caravaggio
  3. Tre studi per una Crocifissione - 3- Francis Bacon
  4. La tempesta di Giorgione
  5. Ago, filo e nodo a Milano
  6. La zattera della Medusa di Gericault
  7. Canaletto
  8. Cittadina mineraria in Pennsylvania di Edward Hopper
  9. S.Battista di Leonardo
  10. La Seine à Paris au pont Notre-Dame di Albert Lebourg
Intanto procediamo così, io posto la prima opera con il nome anche del proponente, che potrebbe spiegare qualcosa dell'opera stessa e chi vuole può fare commenti o dire semplicemente cosa prova a guardarla. Direi di lasciarla esposta per tre giorni e poi passare a quella successiva :)
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
La prima opera è Gomorra di Alberto Savinio proposta da Mizar

53080.jpg
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
La cosa che mi colpisce di più in questo quadro è l'intreccio dei colori costruito da forme geometriche, che sembrano comporre una figura a cavallo dei fulmini che colpiscono la città come anche nello sfondo a destra. Io non conosco bene l'episodio biblico ma ricordo che Gomorra è stata distrutta per volontà di Dio a causa dei peccati dei suoi abitanti, insieme a Sodoma. Tutto sommato il quadro non mi ispira una situazione così drammatica, anche perchè l'occhio cade su qualcosa di talmente colorato che difficilmente si ha la sensazione della distruzione. C'è poi il contrasto con questa parte surreale dei colori con una sufficente riscostruzione realistica della città e con la matassa del temporale che sembra proprio un intrico di fili. Purtroppo non si può vedere la pennellata e come è steso il colore. Interessante poi il punto di vista dell'osservatore che è attraverso una finestra, una cornice alla scena che ne crea quindi un distacco.
Un'opera molto interessante e complessa che mi piace molto.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io mi chiedo da dove sta guardando il pittore.... perchè il quadro ha una semicornice... una "finestra"... :?

è un punto di vista interno alla scena secondo me, come da una casa della città, per il colore della cornice e per lo stile che assomiglia a quello che si vede fuori.
A furia di guardare il quadro mi sono resa conto che il personaggio deve essere l'angelo che suona la tromba, che si riesce a riconoscere molto bene.
Veramente interessante questa composizione, Alberto Savinio lo conosco molto poco ma basti dire che il suo vero nome è Andrea De Chirico, fratello di Giorgio De Chirico quindi.
 

SALLY

New member
L'opera mi piace,mi piacciono i contrasti che presenta,la città vecchia,morta e polverosa sopraffatta da un immenso oggetto (non sò dire cosa possa essere),colorato,moderno...la vittoria del nuovo,mi ricorda il film "Stargate" questo quadro. :mrgreen:
 

Nikki

New member
non la capisco. e non mi piace.

la "roba" colorata è talmente inguardabile che sarebbe giustificabile solo come simbolo della corruzione morale che emerge dalla città in tutta la sua mostruosità verso il cielo... la corruzione equivarrebbe così al caosdella modernità, disordine, disarmonia, violenza (per l'accostamento dei colori)
In ogni caso, il groviglio, la cromaticità e la composizione mi disturbano. :??
 

asiul

New member
non la capisco. e non mi piace.

la "roba" colorata è talmente inguardabile che sarebbe giustificabile solo come simbolo della corruzione morale che emerge dalla città in tutta la sua mostruosità verso il cielo... la corruzione equivarrebbe così al caosdella modernità, disordine, disarmonia, violenza (per l'accostamento dei colori)
In ogni caso, il groviglio, la cromaticità e la composizione mi disturbano. :??

la "roba" colorata:?sono gli angeli che portano l'ira di dio nella città di Gomorra.
Sono colorati in contrapposizione al resto del quadro che rappresenta il peccato,la corruzione.

La finestra invece è lo sguardo dell'artista e/o dello spettatore e lo invitano ad osservare l'immagine centrale.La rappresentazione biblica appunto della punizione divina sul male.

Diciamo che l'artista è un "fan" di De Chirico,ma non gli riesce troppo bene.Il maestro è insuperabile.:ad:
Nonostante ciò il quadro non mi dispiace:wink:
 

Nikki

New member
la "roba" colorata:?sono gli angeli che portano l'ira di dio nella città di Gomorra.
Sono colorati in contrapposizione al resto del quadro che rappresenta il peccato,la corruzione.

La finestra invece è lo sguardo dell'artista e/o dello spettatore e lo invitano ad osservare l'immagine centrale.La rappresentazione biblica appunto della punizione divina sul male.

Diciamo che l'artista è un "fan" di De Chirico,ma non gli riesce troppo bene.Il maestro è insuperabile.:ad:
Nonostante ciò il quadro non mi dispiace:wink:

:mrgreen: mi riservo la libertà di leggerlo al contrario! mi rifiuto di riconoscere degli angeli lì dentro!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Diciamo che l'artista è un "fan" di De Chirico,ma non gli riesce troppo bene.Il maestro è insuperabile.:ad:
Nonostante ciò il quadro non mi dispiace:wink:

diciamo che l'artista è il fratello di De Chirico, chissà quanto avrà sofferto di senso di inferiorità, mi aspetto di vedere anche il quadro con Caino e Abele :mrgreen:
Io non trovo che non gli riesca bene, trovo che questa immagine biblica sia veramente affascinante e vista dal vivo deve essere una bella opera, e più guardo la sagoma colorata e più mi dà l'idea dell'angelo :)
 

asiul

New member
diciamo che l'artista è il fratello di De Chirico, chissà quanto avrà sofferto di senso di inferiorità, mi aspetto di vedere anche il quadro con Caino e Abele :mrgreen:
Io non trovo che non gli riesca bene, trovo che questa immagine biblica sia veramente affascinante e vista dal vivo deve essere una bella opera, e più guardo la sagoma colorata e più mi dà l'idea dell'angelo :)

"fan" era una battuta.:??

I due fratelli Giorgio De Chirico e Andrea Alberto, il più giovane dei due, che prese poi lo pseudonimo di Alberto Savinio, furono accomunati non solo dal legame di sangue ma anche da comunanza di spirito artistico. Dai primi anni del Novecento si divisero tra Roma e Parigi, intessendo un fitto scambio artistico e spirituale che gli valse l'appellativo di Dioscuri. Intorno al 1909 i due fratelli cominciarono a sviluppare in Italia una nuova espressione artistica, più tardi definita metafisica.

Ma io resto fedele al maestro..che dovrebbe essere Abele:mrgreen:
 

Mizar

Alfaheimr
La cosa che mi colpisce di più in questo quadro è l'intreccio dei colori costruito da forme geometriche, che sembrano comporre una figura a cavallo dei fulmini che colpiscono la città come anche nello sfondo a destra. Io non conosco bene l'episodio biblico ma ricordo che Gomorra è stata distrutta per volontà di Dio a causa dei peccati dei suoi abitanti, insieme a Sodoma. Tutto sommato il quadro non mi ispira una situazione così drammatica, anche perchè l'occhio cade su qualcosa di talmente colorato che difficilmente si ha la sensazione della distruzione. C'è poi il contrasto con questa parte surreale dei colori con una sufficente riscostruzione realistica della città e con la matassa del temporale che sembra proprio un intrico di fili. Purtroppo non si può vedere la pennellata e come è steso il colore. Interessante poi il punto di vista dell'osservatore che è attraverso una finestra, una cornice alla scena che ne crea quindi un distacco.
Un'opera molto interessante e complessa che mi piace molto.
Anche secondo me, son questi gli elemente più interessanti

Io mi chiedo da dove sta guardando il pittore.... perchè il quadro ha una semicornice... una "finestra"... :?
Ecco...


Mio parerino da inesperto.
Credo che non sia inutile ricordare la gran 'tenuta' o coerenza delle parti. Come alcune opre di Gide, Queneau o Chesterton in letteratura, questa tela è definita in una coerenza di strutture che ha dell'assurdo. Spigoli, rettangoli, spigoli, angoli retti ed alcune (stranamente simili) curve. Le forme, i contorni dell'angelo non sono altro che ripetersi celeste delle forme peccanti e terrene della città, della 'terra'. I colori dell'angelo vendicatore sono però quelli, come dire, propriamente vitali dell'arte:sono una esplosione controllata di esuberanza, di forza divino-creatrice(-distruttrice). Forme simili, diverso cromatismo: quasi a dire che non importa la materia ma il modo in cui esa "si colora". Questa massa angelica è alterità rispetto alla storia, è differentia, è qualcosa di innaturale e spettrale. Come scrive Nikki, è elemento quasi disturbante: pare visione Lovecraftiana nella sua indescrivibilità, nella sua indicibilità.
Queste forme ortogonali e questi colori sono proiezioni o incubi della nostra mente. Ci è impossibile vedere l'angelo in modo diverso; dunque vediamo ciò che la nostra mente umana ci permette di vedere, di ricostruire: forme ortogonai, appunto. Forme, come dicevo, simili o uguali a quelle terrestri; diverse solo nella eccezionalità insopportabile dei colori. E diverse perchè agglomerato impossibile o saetta celeste disumana. L'unica 'realtà' possibile è quella sognata dai nostri occhi umani, o dall'inconcepibile arte. Per questo la finestra è un quadro ed il quadro è una finestra. Significativamente, noi osservatori siam fuori da tutto ciò: possiamo solo osservare. Osservare e cercare di capire cosa sia quella figura svettante. Rimane mistero


diciamo che l'artista è il fratello di De Chirico, chissà quanto avrà sofferto di senso di inferiorità, mi aspetto di vedere anche il quadro con Caino e Abele :mrgreen:
Io non trovo che non gli riesca bene, trovo che questa immagine biblica sia veramente affascinante e vista dal vivo deve essere una bella opera, e più guardo la sagoma colorata e più mi dà l'idea dell'angelo :)

Ghgh Io amo più "De Chirico" ma Savinio non mi dispiace affatto. Credo che entrambi siano stati degli artisti d una importanza clamorosa: grandi innovatori, grandi precursori.
Dimentichiamo troppo spesso grandi artisti come questi.

P.S. Savinio è stato anche un valente scrittore ed un buon compositore. Scrivo ciò non per sottintendere una qualche forma di superiorità di chi pratica più discipline -tamquam non esset- ma per ricordare la qualità delle sue lettere e delle sue musiche.
 

shvets olga

Member
Secondo me la base del quadro troppo serena: o tutti contenti e riposano,o tutti gia sono stati castigati e sono morti, chissa.Trovo troppa dissonanza tra le parti superiore e inferiore del quadro.
In questo conglomerato colorato vedo(immagino) i giocattoli dei bambini di Gomorra.In tendina nera con la mia fantasia malata ho trovato faccia nera che ride, guardando giu:mrgreen:
Fin adesso,guardando il quadro, rimango indifferente.
 

Brethil

Owl Member
Prima di commentare il quadro mi sono documentata un po' sull'autore e in particolare ho osservato anche altre sue opere. Mi pare che l'uso di forme astratte colorate sia un elemento quasi costante nella sua produzione.
Veniamo all'opera in questione: non mi piacciono i colori che sono stati scelti per rappresentare l'intrico di forme, avrei preferito l'uso magari di una coppia di colori complementari oppure l'uso dei primari senza aggiunta di verde.
Mi piace come Savinio ha usato i colori, non avessi letto che è olio su tela avrei pensato a dei pastelli a cera.
A livello emotivo nemmeno a me comunica molto, mi sarebbe piaciuto di più se la "creatura" colorata fosse stata incombente sull'osservatore e non incombente sulla città, mi sarebbe piaciuto avere l'impressione di essere annientata con Gomorra dall'inquietante agglomerato colorato.
 
Stato
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