C.S. Lewis è noto ai più per i libri poi resi noti film come Le cronache di Narnia per ragazzi e il Diario di un dolore interpretato da A. Hopkins in Viaggio in Inghilterra. Eppure Le lettere di Berlicche sono un capolavoro letterario e psicologico. Ho letto il libro nell'edizione Oscar Mondadori, in 131 pagine. L'ho riletto un paio di volte, scorgendovi sempr qualche spunto che mi era precedentemente sfuggito.
Trattasi di una serie di lettere che l'autore fa scrivere a un diavolo esperto (Berlicche), indirizzandole al suo discepolo più giovane (Malacoda), che deve imparare a tentare gli uomini al peccato. Al giovane demonio è stato "affidato" un uomo affinchè lo porti all'inferno. La trovata è indubbiamente originalissima, e attraverso le lettere di Berlicche a Malacoda noi vedremo dipanarsi la vita di quell'uomo senza nome che alla fine morirà (e qui non voglio anticipare cosa gli accadrà dopo la morte per non rovinare tutto al lettore), mentre contemporaneamente assiteremo a disquisizioni profonde sulla psicologia umana, sul peccato, Dio e la Grazia. Tutto ciò da un punto di vista "privilegiato" e particolarissimo, nientemeno che il punto di vista di Satana.
Libro scorrevolissimo nello stile, fatto di 31 brevi capitoli (quante le lettere), impregnato di una sottile ironia che un lettore attento saprà certamente trasformare in autoironia, perchè le passioni gli amori le debolezze e la forza del protagonista sono quelli di ogni uomo. Da leggere, e soprattuto rileggere più attentamente una seconda volta.
Francesca
Trattasi di una serie di lettere che l'autore fa scrivere a un diavolo esperto (Berlicche), indirizzandole al suo discepolo più giovane (Malacoda), che deve imparare a tentare gli uomini al peccato. Al giovane demonio è stato "affidato" un uomo affinchè lo porti all'inferno. La trovata è indubbiamente originalissima, e attraverso le lettere di Berlicche a Malacoda noi vedremo dipanarsi la vita di quell'uomo senza nome che alla fine morirà (e qui non voglio anticipare cosa gli accadrà dopo la morte per non rovinare tutto al lettore), mentre contemporaneamente assiteremo a disquisizioni profonde sulla psicologia umana, sul peccato, Dio e la Grazia. Tutto ciò da un punto di vista "privilegiato" e particolarissimo, nientemeno che il punto di vista di Satana.
Libro scorrevolissimo nello stile, fatto di 31 brevi capitoli (quante le lettere), impregnato di una sottile ironia che un lettore attento saprà certamente trasformare in autoironia, perchè le passioni gli amori le debolezze e la forza del protagonista sono quelli di ogni uomo. Da leggere, e soprattuto rileggere più attentamente una seconda volta.
Francesca
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