Virgil è un ragazzino che cresce in un quartiere a rischio e diventa un delinquente, rapinatore di banche e finirà in prigione diverse volte, dalla quale però evade più volte in modi sempre fantasiosi, mitica quella in cui usa una saponetta scolpita a forma di revolver che poi si scioglierà a causa della pioggia. Il film è costruito come un'intervista alle persone che hanno conosciuto Virgil, dai genitori alla moglie, al suo maestro di violoncello, ecc. Poi ci sono i vari spezzoni o gag della sua vita che riproducono il suo percorso dall'infanzia fino alla prigione a cui è condannato per 800 anni ma già medita di fuggire.
Il film è la seconda prova da regista per Allen ed è veramente esilarante, anche perchè Allen ha tutto fuorchè le phisique du role del rapinatore di banca. Allen perfezionerà poi il genere del falso documentario sulla vita di un personaggio in Zelig, anche qui Virgil si trasforma in rabbino, lui ateo ma educato da cristiano a suon di botte, dopo aver accettato la sperimentazione di un vaccino.
Io lo consiglio perchè si ride di gusto.
Il film è la seconda prova da regista per Allen ed è veramente esilarante, anche perchè Allen ha tutto fuorchè le phisique du role del rapinatore di banca. Allen perfezionerà poi il genere del falso documentario sulla vita di un personaggio in Zelig, anche qui Virgil si trasforma in rabbino, lui ateo ma educato da cristiano a suon di botte, dopo aver accettato la sperimentazione di un vaccino.
Io lo consiglio perchè si ride di gusto.