Bruno (Valerio Mastandrea), professore di lettere che conduce una vita insoddisfacente e priva di stimoli, viene improvvisamente chiamato da Valeria (Claudia Pandolfi), la sorella più giovane, la quale riesce a convincerlo ad andare a trovare la madre Anna (Stefania Sandrelli), gravemente ammalata. Anna è ancora vitale ed entusiasta come era da giovane (interpretata da Micaela Ramazzotti), impossibile credere che possa essere in punto di morte. Il regista percorre a ritroso la vita di Anna e dei suoi figli, a partire dal momento in cui lei vince il titolo di "mamma più bella" che, a causa anche della fresca ingenuità della protagonista, darà il via ad una serie di problemi e di incomprensioni, prima con il marito accecato dalla gelosia e poi con Bruno che, pur adorandola, non riuscirà nemmeno da adulto a non provare risentimento nei suoi confronti.
A me è piaciuto tantissimo, a partire dall'interpretazione di Stefania Sandrelli (questo ruolo sembra fatto apposta per lei) e di Micaela Ramazzotti, che sorprendentemente riesce a reggerne il confronto.
E' il racconto, a tratti frizzante grazie alla protagonista, a tratti ironico e a tratti drammatico, molto spesso commovente (se penso a certe scene mi scappa ancora la lacrimuccia ), di come la personalità involontariamente "ingombrante" di una mamma possa condizionare i figli e il rapporto con loro, nel bene e nel male. Il messaggio che trasmette è comunque, in fin dei conti, positivo e ottimista. Anna e Bruno sono due bellissimi personaggi, molto intensi, la Pandolfi ha un ruolo forse un po' meno importante ma mi è piaciuta anche lei. L'atmosfera anni '60 è resa benissimo, con l'accompagnamento di una splendida colonna sonora. Grande prova di Virzì
A me è piaciuto tantissimo, a partire dall'interpretazione di Stefania Sandrelli (questo ruolo sembra fatto apposta per lei) e di Micaela Ramazzotti, che sorprendentemente riesce a reggerne il confronto.
E' il racconto, a tratti frizzante grazie alla protagonista, a tratti ironico e a tratti drammatico, molto spesso commovente (se penso a certe scene mi scappa ancora la lacrimuccia ), di come la personalità involontariamente "ingombrante" di una mamma possa condizionare i figli e il rapporto con loro, nel bene e nel male. Il messaggio che trasmette è comunque, in fin dei conti, positivo e ottimista. Anna e Bruno sono due bellissimi personaggi, molto intensi, la Pandolfi ha un ruolo forse un po' meno importante ma mi è piaciuta anche lei. L'atmosfera anni '60 è resa benissimo, con l'accompagnamento di una splendida colonna sonora. Grande prova di Virzì