Zefiro
da sudovest
Da Vanity Fair del 29 marzo 1879:
“DEAR VANITY, Just a year ago last Christmas, two young ladies--smarting under that sorest scourge of feminine humanity, the having "nothing to do"--besought me to send them "some riddles". But riddles I had none at hand, and therefore set myself to devise some other form of verbal torture which should serve the same purpose. The result of my meditations was a new kind of Puzzle--new at least to me--which, now that it has been fairly tested by a year's experience, and commended by many friends, I offer to you, as a newly-gathered nut, to be cracked by the omnivorous teeth which have already masticated so many of your Double Acrostics”
(Cara Vanity,--solo un anno fa, l'ultimo Natale, due signorine--rese impertinenti dal più terribile flagello che possa tormentare la natura femminile, il "non avere niente da fare"-- mi chiesero di inviar loro "qualche indovinello". Ma di indovinelli non avevo per mano, e perciò mi diedi da fare a inventare qualche altra forma di tortura verbale che potesse servire lo stesso scopo. Il risultato delle mie meditazioni fu un nuovo tipo di rompicapo--per lo meno nuovo per me--che (ora che è stato ben testato dall'esperienza di un anno, e lodato da molti amici) offro a voi, come una noce raccolta da poco che i vostri onnivori denti, che già hanno masticato tanti doppi acrostici, potranno rompere)
Lewis Carrol
(Fonte: Wikipedia)
Fu con queste righe indirizzate a Vanity Fair che Lewis Carrol (ancora lui!) rese noto al pubblico un gioco di sua invenzione, da lui chiamato “doublets”, in italiano noto come “metagramma”.
Il gioco consiste nel passare da una data parola iniziale ad una data parola finale modificando progressivamente una sola lettera per volta, ovvero ricorrendo ad anagrammi ottenendo ad ogni passaggio parole di senso compiuto. Spigolatura di Wikipedia per inciso, che personalmente non conoscevo: una delle due young ladies in questione sembra fosse Julia Arnold, futura madre di Aldous Huxley.
Le regole usualmente applicate (esistono varianti del gioco) ad ogni passo della trasformazione sono:
· Ad ogni trasformazione si deve sempre ottenere una parola di senso compiuto (questa regola vale in tutte le varianti del gioco)
· si può cambiare una sola lettera (regola originale di Carrol)
· si può aggiungere o togliere una sola lettera
· si possono usare le medesime lettere in un diverso ordine (anagramma)
· i verbi vanno usati all’infinito
Il creatore del metagramma indica inoltre il numero massimo di passi consentiti. Se il solutore risolve in un numero di passi inferiore a quello indicato, questa allora diventa la nuova soluzione del metagramma.
Uno dei primi e più famosi doublets di Carroll richiedeva di far entrare un maiale (PIG) in un porcile (STY), in 5 passi:
From PIG to STY (5):
PIG-WIG-WAG-WAY-SAY-STY
Ancora due esempi, sempre da Wikipedia.
Il primo è il doublet originale di Carrol inviato a Vanity Fair, che consentiva esclusivamente il cambio di una lettera e chiedeva di passare dalla “testa” alla “coda” in 5 passi:
From HEAD to TAIL (5)
HEAD-HEAL-TEAL-TELL-TALL-TAIL
Il secondo è in lingua italiana, utilizzando le regole più ampie che ho indicato sopra:
da ALICE a SCALA (4)
ALICE-ALCE-CALE-SCALE-SCALA
---------------------------------
A questo punto direi che chi vuole può provare a risolvere un metagramma abbastanza noto che richiede di passare da “cento” a “mille” in 6 passi applicando la regola originale di Carrol: è consentito solo il cambio di una lettera per volta.
Da: CENTO a: MILLE (6)
“DEAR VANITY, Just a year ago last Christmas, two young ladies--smarting under that sorest scourge of feminine humanity, the having "nothing to do"--besought me to send them "some riddles". But riddles I had none at hand, and therefore set myself to devise some other form of verbal torture which should serve the same purpose. The result of my meditations was a new kind of Puzzle--new at least to me--which, now that it has been fairly tested by a year's experience, and commended by many friends, I offer to you, as a newly-gathered nut, to be cracked by the omnivorous teeth which have already masticated so many of your Double Acrostics”
(Cara Vanity,--solo un anno fa, l'ultimo Natale, due signorine--rese impertinenti dal più terribile flagello che possa tormentare la natura femminile, il "non avere niente da fare"-- mi chiesero di inviar loro "qualche indovinello". Ma di indovinelli non avevo per mano, e perciò mi diedi da fare a inventare qualche altra forma di tortura verbale che potesse servire lo stesso scopo. Il risultato delle mie meditazioni fu un nuovo tipo di rompicapo--per lo meno nuovo per me--che (ora che è stato ben testato dall'esperienza di un anno, e lodato da molti amici) offro a voi, come una noce raccolta da poco che i vostri onnivori denti, che già hanno masticato tanti doppi acrostici, potranno rompere)
Lewis Carrol
(Fonte: Wikipedia)
Fu con queste righe indirizzate a Vanity Fair che Lewis Carrol (ancora lui!) rese noto al pubblico un gioco di sua invenzione, da lui chiamato “doublets”, in italiano noto come “metagramma”.
Il gioco consiste nel passare da una data parola iniziale ad una data parola finale modificando progressivamente una sola lettera per volta, ovvero ricorrendo ad anagrammi ottenendo ad ogni passaggio parole di senso compiuto. Spigolatura di Wikipedia per inciso, che personalmente non conoscevo: una delle due young ladies in questione sembra fosse Julia Arnold, futura madre di Aldous Huxley.
Le regole usualmente applicate (esistono varianti del gioco) ad ogni passo della trasformazione sono:
· Ad ogni trasformazione si deve sempre ottenere una parola di senso compiuto (questa regola vale in tutte le varianti del gioco)
· si può cambiare una sola lettera (regola originale di Carrol)
· si può aggiungere o togliere una sola lettera
· si possono usare le medesime lettere in un diverso ordine (anagramma)
· i verbi vanno usati all’infinito
Il creatore del metagramma indica inoltre il numero massimo di passi consentiti. Se il solutore risolve in un numero di passi inferiore a quello indicato, questa allora diventa la nuova soluzione del metagramma.
Uno dei primi e più famosi doublets di Carroll richiedeva di far entrare un maiale (PIG) in un porcile (STY), in 5 passi:
From PIG to STY (5):
PIG-WIG-WAG-WAY-SAY-STY
Ancora due esempi, sempre da Wikipedia.
Il primo è il doublet originale di Carrol inviato a Vanity Fair, che consentiva esclusivamente il cambio di una lettera e chiedeva di passare dalla “testa” alla “coda” in 5 passi:
From HEAD to TAIL (5)
HEAD-HEAL-TEAL-TELL-TALL-TAIL
Il secondo è in lingua italiana, utilizzando le regole più ampie che ho indicato sopra:
da ALICE a SCALA (4)
ALICE-ALCE-CALE-SCALE-SCALA
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A questo punto direi che chi vuole può provare a risolvere un metagramma abbastanza noto che richiede di passare da “cento” a “mille” in 6 passi applicando la regola originale di Carrol: è consentito solo il cambio di una lettera per volta.
Da: CENTO a: MILLE (6)
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