è vero, le materie letterarie son più piacevoli se studiate senza l'impellenza degli esami e l'inflessibilità dei programmi.....
Quando leggevamo in classe Manzoni io facevo solo finta di seguire ma sulle ginocchia, nascosto sotto il banco, avevo il Diario Minimo di Eco. Eppure ora rimpiango di aver snobbato quelli che al tempo ritenevo degli "inutili". Niente è inutile in letteratura (come del resto nella vita
) nemmeno ciò che reputiamo al momento "una palla mortale". Se sono lì, col loro vestitino apparentemente stupido e isolente, sono lì per darci l'idea di cosa "non ci piace" (pensa che noia pazzesca se ci piacesse TUTTO!! :OO), salvo poi tornarci su a distanza di anni per scoprire che molte di quelle opere racchiudono valenze prima insospettate.
Così ho (ri)scoperto Leopardi, per esempio.