Sánchez, Clara - Il profumo delle foglie di limone

BluButterfly

New member
Visto che ho letto questo libro....mi è stato chiesto di fare un commento o recensione qui. Ho già fatto la stessa in un altro forum per cui la copio pari pari e incollo qui:

Ho comprato questo libro senza pensarci troppo su. Ero entusiasta del mio nuovo e-reader e ho preso uno dei tanti che avevo in wish list di cui fosse disponibile un e-book. Devo dire di non aver sbagliato per niente nella scelta.
La cosa che mi ha colpito subito è l’aspetto della narrazione a due voci. La storia viene raccontata a capitoli alterni, in uno è vista dal punto di vista del protagonista maschile Julian e nell’altro da quello femminile di Sandra. Il bello è che prosegue senza che vi siano ripetizioni di contenuto, ovvero la storia ha un suo continuum logico.
L’argomento trattato è molto delicato, l’autrice riesce bene a rappresentare la sofferenza, che traspare nei racconti di Julian, patita dagli ebrei nei campi di concentramento.
Una grande storia d’amore, dove traspare primo tra tutti il grande sentimento dell’amicizia e del bene reciproco nonostante lo sfondo di una guerra e di crudeltà come quelle effettuate dai nazisti.
Mi sono affezionata quasi da subito alla figura di Sandra, che dimostra una grande forza e un enorme coraggio, nonostante il mancato coinvolgimento diretto nella storia.
Un libro da leggere assolutamente se non altro per una certa sensibilizzazione su certi temi.

8.5/10
 

Meri

Viôt di viodi
Un libro coinvolgente, forse più x il tema trattato che x la storia d'amore.
La figura a cui mi sono affezionata, a differenza di BluButterfly, è Julian, un uomo ormai arrivato alla fine della sua vita che è stata dolorosissima, accompagnata costantemente dai ricordi della prigionia e dal desiderio di vendetta, non c'è mai stata pace x lui. Le sue riflessioni sulla sofferenza e sulla vecchiaia mi hanno colpita molto.
 

Frundsberg

New member
Appena sufficiente.
Una buona favoletta raccontata affrettando il passo verso il finale che, per motivi sfuggenti, risuona della più vasta ed imbarazzante noia.
Il tema dei nazisti latitanti ha fatto, purtroppo, il suo tempo.
La Sanchez si lascia prendere la mano, ma le persone da lei citate, se veramente esistite, avrebbero dai 109 ai 121 anni.
Scolastico.
Ben confezionato per il mercato di basso profilo.
 

Edel

New member
Appena sufficiente.
Una buona favoletta raccontata affrettando il passo verso il finale che, per motivi sfuggenti, risuona della più vasta ed imbarazzante noia.
Il tema dei nazisti latitanti ha fatto, purtroppo, il suo tempo.
La Sanchez si lascia prendere la mano, ma le persone da lei citate, se veramente esistite, avrebbero dai 109 ai 121 anni.
Scolastico.
Ben confezionato per il mercato di basso profilo.

pienamente d'accordo
soprattutto... finale deludente e, secondo me, tirato un pò via
 

fazeman

New member
Appena sufficiente.
Una buona favoletta raccontata affrettando il passo verso il finale che, per motivi sfuggenti, risuona della più vasta ed imbarazzante noia.
Il tema dei nazisti latitanti ha fatto, purtroppo, il suo tempo.
La Sanchez si lascia prendere la mano, ma le persone da lei citate, se veramente esistite, avrebbero dai 109 ai 121 anni.
Scolastico.
Ben confezionato per il mercato di basso profilo.

Quoto il messaggio di Frundsberg. Romanzo più che deludente, incompleto in ogni parte della storia, scollegato e mediocre in scrittura. Grande operazione commerciale e recensioni che narrano di una storia e di un coinvolgimento del lettore che non c'e'. Da scartare e non consigliare.
 

mame

The Fool on the Hill
Riesco a definire questo libro più in negativo che in positivo. Non è certamente un capolavoro, non è abbastanza coinvolgente, non è abbastanza forte. E' una storia che in alcuni momenti è decisamente surreale. Le conversazioni tra vecchietti che esprimono idee importanti senza odio, senza passione, come se stessero parlando del tempo. Due tifosi di calcio parlerebbero con più veemenza di una partita rispetto a quella che ci mettono loro nel parlare di un momento devastante della storia dell'uomo, che peraltro i personaggio hanno vissuto in prima persona. Si fa tanto fumo su cose insignificanti come il furto delle siringhe usate, le analisi chimiche sul loro contenuto, come se i due protagonisti stessero davvero sbaragliando i cattivi, ma in realtà tutto appare sciocco e di gran lunga meno importante di come lo si racconti. E' un romanzo senza la forza che avrebbe dovuto contenere, e non fa arrivare quasi nulla di quell'agghiacciante passato. L'unica soddisfazione che ne ho ricevuto è che alla fine si scopre che Alberto era quello che fin dall'inizio avevo desiderato che fosse, per quanto sperassi in un lieto fine con Sandra.
 

pieracd

New member
l'ho letto l'anno scorso :)
ammetto: mi è piaciuto! :mrgreen:

quando ho iniziato a leggerlo non mi aspettavo di inciampare in un capolavoro, ma in un romanzo con uno sfondo diciamo "un po' difficile"
forse, letto con questi presupporti, potrebbe essere gradevole

in effetti la scrittura è scorrevole e il personaggio si Sandra mi è piaciuto da subito.
Non è un libro che rileggerei, ma non lo considero insufficiente :D
 

nitina

New member
Io ho finito di leggerlo stanotte...
piacevole.
ho apprezzato il fatto che ci sia di base il tema dello sterminio nazista, che continua a turbare, intrigare e affascinare, ma lo sfondo è la costa spagnola nei dintorni di Alicante, dove si respirano il sole, il mare e gli odori d'estate.
Mi è piaciuto Julian e un pò di meno Sandra. -Mi affeziono ai vecchietti così attivi e tenaci!
Sandra è un personaggio in evoluzione, perchè cresce durante lo svolgimento della storia, insieme al bimbo che porta in grembo.
Il finale mi ha un pò deluso...almeno in parte.
secondo me vale la pena leggerlo!
:wink:
 

Rossi

New member
L'ho letto l'anno scorso e devo dire che già comprandolo non mi aspettavo che fosse un capolavoro. E' carino, certo, scorrevole, ma il finale mi ha un po' delusa. Inoltre ho trovato l'intera narrazione a tratti un po' surreale.
Voto: 6-
 

stephyland

New member
Credo sia già trascorso un anno da quando ho terminato la lettura di questo libro.
Ricordo che rimasi delusa...
Sembrava sempre che dovesse succedere qualcosa, ma non succedeva mai niente!!!
Inconcludente.
 

Elianora1340

New member
Sinceramente sono rimasta delusa anch'io. Quando lo leggi sembra stia per succedere qualcosa di inaspettato da un momento all'altro ma poi non è niente di che. Mi aspettavo un finale migliore, e poi mi ha un po' amareggiato il fatto che l'Anguilla emerga inizialmente come un viscido schifoso, quando alla fine è una delle persone migliori. Avrei dato un maggiore spessore questo personaggio.
 

Mfrigerio

New member
Il libro mi è piaciuto molto.... concordo pienamente sul fatto che il finale sia inconcludente....
Sembra che debba succedere chissà cosa mentre alla fine cade un po' tutto nel vuoto...
Consiglio comunque di leggerlo, è comunque un bel libro
 

isola74

Lonely member
Non l'ho comprato perchè son sempre un po' prevenuta sui best sellers "mondiali", poi me l'ha prestato un'amica e allora mi sono immolata:mrgreen:...
Devo dire che non è male, la storia è accattivante e ti cattura abbastanza ma non è certo un capolavoro. Direi che è abbastanza "furbo" come romanzo, l'argomento che tratta è sempre di moda e si va quasi sul sicuro.
Anche per me il personaggio riuscito meglio è Julian
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
All'inizio l'ho trovato lento e un po' superficiale, poi mi sono ricreduta. E' vero che alcune conversazioni, considerato l'argomento, sono ingenue e che la tragedia dell'Olocausto non è trattata in modo incisivo come in altri libri. Ma l'autrice sembra lasciare la complessità del dramma ad altri autori e riesce comunque a colpire nel segno, concentrandosi su una riflessione, come dice lei stessa nell'intervista alla fine del libro, sull'impunità dei colpevoli e soffermandosi su un aspetto inusuale della tragedia. La presenza di una Confraternita di ex nazisti, basata su falsi rapporti e sulla menzogna volta a non farsi scoprire, concentrata sul patetico inseguire l'eterna giovinezza (e ricchezza) e che, tuttora, non si fa scrupoli prima di "eliminare" i presunti deboli, è già agghiacciante di per sé, senza bisogno di una scrittura ricercata o di ulteriori approfondimenti. La formazione di Sandra, tipica trentenne figlia di questo tempo e, dapprincipio, concentrata unicamente su se stessa, è descritta ugualmente senza giri di parole, ma la descrizione dei fatti basta a restituire, alla fine del romanzo, l'immagine di una donna diversa. Riuscito e credibile il personaggio di Julian, il modo tenace ma allo stesso tempo attento e sensibile degli anziani; così ho trovato realistica la storia d'amore, soprattutto interiore, di Sandra - seppur non le circostanze - e il suo concentrarsi su di essa per sopravvivere a quanto di terribile le accade intorno. Trama decisamente avvincente dopo la prima metà. Per me è promosso.
 
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