Stevenson, R.L. - Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde

maurizio mos

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E' un libro che, per l'epoca in cui è stato scritto, il 1880 mi pare, è di straordinario interesse e fortemente anticipatore. La ricerca della separazione del bene e del male che sono in noi precorre le teorie di Freud sull'IO (EGO) , l'ID o ES e SUPER IO (SUPER EGO) che arriveranno nel 1920.
Mr Hyde è il nostro ES liberato dal controllo del SUPER IO e quindi libero di lanciarsi alla ricerca del piacere, suo fine unico. Vive parallelamente all'IO dr Jekyll che nei momemnti "normali" (Freud mi perdoni) ne conserva memoria e oscilla tra la paura di lui (..la belva che è in noi...) e la tentazione di liberarlo ancora per ritrovare quei piaceri E nel momento in cui cede alla tentazione di liberarlo già sfugge, IO non ancora ES, al SUPER IO: il male è quindi prevalente in noi?
Libro di grande fascinio quindi, se si pensa che quando veniva scritto vi erano ancora le teorie di Lombroso sul criminale-tipo e il relativo visus e la psicoanalisi muoveva i primi passi ancora con Freud che curava la paziente insterica di Vienna.
Estremamente raffinata e attenta la costruzione, con i tremendi dubbi e le tentazioni di Jekill e un mr Hyde giustamente non descritto come un mostro (come farà la cinematografia) ma come un uomo normale: tuttavia chi lo inciontra, gli parla, è colto da una sorta di ripugnanza versio di lui. E' il "male" di cui è permeato che affiora e spaventa. Il nostro male.
Qualcuno vi ha anche visto un monito alla scieza e la sua ricerca di superare le frontiere (il dr Jekyll borghese che cerca la doppia vita è una teoria zoppicante). E' un argomento che viene sempre fuori in casi come questi, dimenticando che la scienza è fatta dagli scienziati: sta a loro saper valutare i rischi, sempre presenti nella ricerca. l'importante è essere il dr Jekill e non i medici pazzi di Hitler.
Il libro è stato sempre ostico al grande pubblico, che di solito si ferma ai caratteri più pittoreschi ( e per fortuna il buon gusto vittoriano ci ha risparmiato stupide scene granguignolesche), e ciò è testimoniato dal fatto che ancora nel 1946 Mondadori lo inseriva nel suoi "Gialli" (sia pure con la traduzione di Oreste del Buono)
 

Martymiky

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Leggendo i vostri commenti devo dire che mi sono ritrovata in tutti quelli che dicevano di essere non stati completamente assorbiti a causa della precedente conoscenza della storia. Quuesto aspetto mi ha talmente sopraffatta che non mi sono accorta di molte cose profonde che questo libro racchiude in sé. Molto probabilmente è stato un mio limite che spero più avanti di superare quando il libro mi ricapiterà sotto mano.
 

George

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Nonostante conoscesi quasi tutta la storia (non mi ricordavo bene la fine), è stato una lettura molto piacevole. Mi sono piaciuti molto i pezzi in cui avveniva la metamorfosi durante il sonno.
 

samsa

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Non è la favoletta che dicono quelli che non l'hanno letto. E' terribilmente psicologico e malato. Non si tratta della scelta del Male per costrizione ma per volere. Pensateci due volte prima di darlo a leggere ai vostri pargoletti.
 

Grantenca

Well-known member
Leggendo i vostri commenti devo dire che mi sono ritrovata in tutti quelli che dicevano di essere non stati completamente assorbiti a causa della precedente conoscenza della storia. Quuesto aspetto mi ha talmente sopraffatta che non mi sono accorta di molte cose profonde che questo libro racchiude in sé. Molto probabilmente è stato un mio limite che spero più avanti di superare quando il libro mi ricapiterà sotto mano.

Anche per me è stato così..
 

velvet

Well-known member
Non avevo ancora mai letto questo racconto perché come tutti o quasi ne conoscevo già la trama.
L'ho apprezzato comunque molto e quello che mi ha colpito di più rispetto a quanto già sapevo è come la divisione tra bene e male fosse in realtà imperfetta: Jekyll resta un uomo in cui il bene prevale ma è cosciente della sua parte malvagia, Hyde invece viene sempre descritto come male puro. Più che dividere il bene dal male in realtà quello che fa la pozione è liberare il male dalle catene della coscienza.
Da leggere.
 

MarioG

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la lettera di Fanny

Il titolo completo sarebbe Lo strano caso del dr. Jekyll e Mr. Hyde, ma nel titolo non ci stava. Comunque questo libro è un classico dell'800, scritto da un grande del genere. Penso che tutti conosciate la storia: il dr. Jekyll è un noto scienziato, che però ad un certo punto inizia a comportarsi in modo strano. La trama è narrata da una persona esterna, da una sorta di narratore onnisciente. Le notti successive ai giorni strani di Jekyll un certo Mr. Hyde commette sempre azioni efferate e malvage, senza che esso venga mai arrestato. La vicenda crolla (in senso buono) e la suspense sale quando il narratore scopre che tra i comportamenti strani del suo amico Jekyll e questo strano Mr-. Hyde c'è un possibile collegamento.

Voto 8/10.

Scusate, qualcuno sa dove trovare la lettera completa in cui la moglie fanny scrive a Henley che era riuscita a convincere Stevenson a bruciare la prima versione del romanzo?
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/10/26/il-mistero-stevenson.html
Grazie!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Un medico rispettabile, con amici rispettabili, in una Londra vittoriana avvolta da una nebulosa patina di rispettabilità, è convinto che l’uomo, ogni uomo, non sia unico, ma duplice. Da tempo egli crede che in ognuno di noi convivano due nature, una dignitosa e l’altra malvagia, perciò compie una serie di esperimenti per dimostrare questo principio. Tali esperimenti lo portano ad una pozione in grado di trasformarlo in un'altra persona, sia fisicamente che moralmente, così il rispettabile, alto, robusto e muscoloso Dottor Herry Jekyll diventa il magro, basso, malvagio Mr Hyde.
Due persone in una sola, due metà della stessa anima, una altruista e filantropa, l’altra in grado di soccombere alle passioni più smodate, ai desideri più turpi, agli istinti più beceri. Ma accade un imprevisto, la parte malvagia continua a crescere e Jekyll perde il controllo del suo esperimento…
Un romanzo gotico breve e fulminante che racconta con straordinaria incisività un aspetto importante della natura umana, il concetto del doppio, che verrà approfondito da molti autori in futuro. Lettura consigliata, un paio d’ore decisamente ben spese.
 
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